domenica 30 dicembre 2012

Il fisco ci spia 128 volte

C’è Demetra e Falstaff, Sinfonia e Magister, Sistan e Taric. Nomi suggestivi, ma la mitologia non c’entra. Si tratta della miriade di banche dati che costituisce il Sistema informativo della fiscalità gestito dalla Sogei. Un’architettura complessa, che rappresenta il nucleo centrale dell’anagrafe tributaria, ovvero il cuore del Grande fratello fiscale.

sabato 15 dicembre 2012

Il debito fa il record: sfondati i 2.000 miliardi

Duemilaquattordici miliardi di euro. È questa, secondo il bollettino statistico di Bankitalia, la cifra monstre raggiunta ad ottobre dal debito pubblico italiano. Qualcuno parla di soglia psicologica. In effetti, lo sfondamento di quota 2.000 rappresenta un record assoluto, mai raggiunto prima nella storia.

Dal vescovo di Treviso parte la rivolta anti-Imu

«Non pagate l’Imu». Ad invitare i contribuenti alla disobbedienza fiscale non è, come si potrebbe pensare, un esponente dei Tea Party Italia, che da mesi si battono contro l’imposta voluta dal governo Monti. A guidare la rivolta anti-Imu è la diocesi di Treviso, che a pochi giorni dalla scadenza del balzello ha suggerito alle parrocchie di tenersi i soldi in tasca.

venerdì 14 dicembre 2012

Pronta la mazzata sui rifiuti ma è caso sulle nuove tariffe

Ancor prima di riuscire ad infilare il portafoglio in tasca, dopo il salasso fiscale di fine anno, tra Imu, Iva e acconti Irpef e Irap, dovremo già aprirlo di nuovo per l’ennesimo balzello. Entro gennaio dovrà infatti essere pagata la prima delle quattro rate della Tares, la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili comunali introdotta dal salva Italia dello scorso anno.


I fondi per le ricongiunzioni li tolgono a imprese e lavoro

Le ricongiunzioni restano onerose, ma per le imprese. Alla fine, salvo sorprese dell’ultim’ora che potrebbero arrivare  dal Senato, dove stanno fioccando gli emendamenti, è questa la soluzione escogitata da Elsa Fornero per mettere una toppa agli effetti abnormi provocati dalle modifiche introdotte dall’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi nel 2010 in materia previdenziale.


giovedì 13 dicembre 2012

"Lo spread non è tutto". Parola di economisti

Lo spread è un imbroglio? Le affermazioni di Silvio Berlusconi, ribadite ieri dall’ex premier, hanno scatenato una raffica di polemiche e reazioni indignate. Eppure, il Cavaliere non è davvero il primo né il più autorevole critico dell’indice che misura il differenziale tra i nostri Btp decennali e i Bund decennali tedeschi. Nell’ultimo anno in molti hanno giudicato il valore del tutto inadatto ad indicare lo stato di salute dell’economia. L’ultima in ordine di tempo è stata Lucrezia Reichlin, economista della London Business School ed ed ex direttore generale delle ricerche della banca centrale europea, la quale in un’intervista alla Cnbc ha spiegato che «non bisogna concentrarsi sullo spread e sulla speculazione, verso cui c’è un’eccessiva attenzione», ma sulle «condizioni disastrose in cui si trova la nostra economia».


mercoledì 12 dicembre 2012

Smentiti in un giorno gli avvoltoi dello spread

Impatto drammatico sui conti pubblici, perdite catastrofiche per i risparmiatori, stangata sui mutui. Ieri, leggendo i giornali, sembrava che la profezia Maya si fosse avverata con 10 giorni di anticipo. A colpi di spread. Come se in questi ultimi mesi non avessimo visto oscillazioni del differenziale Btp-Bund di oltre duecento punti e cadute verticali della Borsa di oltre 3 punti percentuali.

Tagli per tutti, ma non per Equitalia

Gli agenti del fisco si salvano dalla spending review. Può sembrare incredibile, ma tra le varie voci di bilancio delle amministrazioni centrali dello Stato che non saranno toccate dalle sforbiciate previste dal governo ci sono proprio i servizi di riscossione e, in particolare, quelli che fanno capo ad Equitalia spa.

martedì 11 dicembre 2012

Pil e produzione industriale a picco. Ecco l'eredità del governo

Mario Monti ha detto ieri che non accetterà «mistificazioni» sulle «terapie» attuate dal governo nell’ultimo anno. Speriamo non se la prenda troppo con l’Istat, che ieri ha certificato per l’ennesima volta il tracollo dell’economia italiana, che continua a scivolare inesorabilmente verso il baratro. Nel terzo trimestre dell’anno il Pil è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% sul 2011. Si tratta del quinto trimestre consecutivo in cui si registra un calo congiunturale della crescita (mentre Francia, Germania e Gran Bretagna chiudono tutte col segno più).

La sfida al Cav di Monti parte da UnoMattina


I cittadini italiani «sono maturi e non tanto disposti» a credere a facili promesse, «non sono schiocchi». La campagna elettorale è iniziata ufficialmente ieri a Oslo, dove il dimissionario Mario Monti si è recato per partecipare alla cerimonia di consegna del Nobel all’Unione europea.

domenica 9 dicembre 2012

Imu, Iva, accise: mazzata alle famiglie con figli

Imu, crescita di Iva, accise sui carburanti e addizionale Irpef regionale. Il conto dei balzelli introdotti dal governo Monti è salato. L'elenco di nuove tasse o, semplicemente, di aliquote più care piovute negli ultimi 12 mesi ha fatto crescere sensibilmente il peso complessivo sulle famiglie, con aggravi che nel 2012 potranno raggiungere i 726 euro.

Così la riforma Fornero ha licenziato i lavoratori

L'obiettivo, messo nero su bianco nel testo della legge 92, era quello di «di contribuire alla creazione di occupazione, alla crescita sociale ed economica e alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione». Ad oltre cinque mesi dall'entrata in vigore, però, l'unico risultato visibile della riforma firmata da Elsa Fornero è l'affossamento del lavoro flessibile. Non compensato, come qualcuno ci aveva garantito, da forme contrattuali più stabili.

sabato 8 dicembre 2012

Italiani più poveri del 40%. Vendono i gioielli di famiglia

«Volge al termine un anno segnato da una crisi così grave da imporre l'assoluta centralità del problema della sopravvivenza». Sono racchiusi in questa frase del presidente Giuseppe De Rita il senso e la sintesi del tradizionale rapportone del Censis , dove quest'anno abbondano le tinte fosche. Tra l'incubo dello spread e lo spettro del default, si legge nelle considerazioni generali, «ci siamo trovati dentro fenomeni e processi non padroneggiabili e in parte neppure comprensibili», dove il sentimento più diffuso è stato quello «della paura di non farcela».

Il fisco non vuol rimborsare chi per sbaglio paga più Imu

Occhio al calcolo dell’Imu. Se sbagliate, avere i soldi indietro non sarà così semplice. Tanto per rendere la pillola un altro po’ più amara, infatti, la nuova Imposta municipale non potrà essere utilizzata come credito per la compensazione fiscale, così come avviene per gli altri tributi. Con quello che pesa, direte voi, nessuno è così pazzo da sborsare più quattrini di quelli richiesti. Eppure, l’eventualità di pagamenti in eccesso non è così peregrina come si potrebbe pensare. Caf e commercialisti hanno già ricevuto moltissime segnalazioni relative ad acconti errati. E lo stesso accadrà in sede di saldo.

venerdì 7 dicembre 2012

Il conto dell’Imu sale a 28 miliardi, ma il peggio deve ancora venire

Il conto è più salato del previsto. Il gettito fiscale complessivo dell’Imu, grazie al giochino degli aumenti comunali delle aliquote che peseranno adesso sul saldo di dicembre, potrebbe arrivare fino a 28,21 miliardi di euro. È questo il bilancio della stangata secondo i calcoli realizzati dalla Confcommercio, che ieri ha messonero su bianco anche un impietoso confronto con la vecchia Ici. Il totale del 2007, quando le tasse si pagavano anche sulla prima casa, non ha raggiunto i 12 miliardi di euro. 

Consumi, Pil, tasse e lavoro. Così sarà la campagna elettorale

Forse non è esattamente il baratro, come dice Silvio Berlusconi, ma ci siamo molto vicini. Ieri Confcommercio ha calcolato che la stretta sui consumi porterà l’italia indietro di 15 anni, mentre il reddito disponibile nelle nostre tasche ci farà tornare addirittura al 1985, 28 anni fa. Ma le categorie spesso esagerano, lanciano allarmi eccessivi, manipolano i numeri a proprio vantaggio.

giovedì 6 dicembre 2012

L'Ultima beffa della Fornero sui ricongiungimenti

Niente. È questo il risultato di una settimana di lavoro congiunto tra gli esperti del ministero del Lavoro e quelli dell’Inps per risolvere la questione delle ricongiunzioni onerose. «Stiamo ancora lavorando molto intensamente», ha detto Elsa Fornero. La settimana scorsa, anche per cercare di allentare un po’ la tensione, il ministro aveva chiesto una settimana di tempo, lasciando intendere che avrebbe tirato fuori dal cilindro qualcosa di adatto quanto meno a tamponare il problema. E invece, ieri si è presentata in commissione Lavoro della Camera, accompagnata dal fido vice ministro Michel Martone a mani completamente vuote.
Alla fine, anche la soluzione che sottobanco aveva gettato in pasto alla stampa di una circolare che avrebbe almeno garantito a chi, all’entrata in vigore della legge 122 del 2010, aveva già i requisiti, di unificare senza esborsi aggiuntivi le posizione contributive Inpdap e Inps non è arrivata.

Saldo Imu: si paga il 53% in più

A certificare l’impatto devastante sulla tasche degli italiani della stangata sulla casa, a pochi giorni dalla scadenza dei termini per il saldo, è lo stesso ministero delle Finanze. «Pur in presenza di una congiuntura fortemente negativa», si legge nella nota ufficiale diffusa ieri sui dati dei primi 10 mesi dell’anno, «la dinamica delle entrate conferma la tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all’analogo periodo 2011 per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà 2011». In particolare, ammettono da Via XX Settembre, «ha contribuito il gettito della prima rata Imu». In effetti 9 miliardi di gettito aggiuntivo non sono pochi, considerato che l’incasso complessivo da gennaio a ottobre è di 322 miliardi e che l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2011 è di 12 miliardi di euro.

martedì 4 dicembre 2012

La pezza della Fornero sui ricongiungimenti onerosi

La circolare, secondo quanto risulta a Libero, è già pronta. E probabilmente verrà presentata già domani in commissione Lavoro della Camera, come promesso la settimana scorso da Elsa Fornero. Ma la questione dei ricongiungimenti onerosi è tutt'altro che risolta. 

sabato 1 dicembre 2012

L'Imu sulla seconda casa sfonda quota 1.200 euro

Il bagno di sangue è servito. Come era prevedibile, la stragrande maggioranza dei comuni italiani ha sfruttato la possibilità gentilmente offerta dal governo (in cambio, va detto, di consistenti tagli ai trasferimenti) di ritoccare al rialzo l'asticella dell'Imu.

venerdì 30 novembre 2012

Ma il fisco si può battere sul tempo

Battere il fisco è difficile, ma non impossibile. Il tempo, ad esempio, scorre per tutti, anche per gli agenti dell’erario. E, prima o poi, pure l’ispettore più agguerrito sarà costretto a mollare la presa. Non è un caso che in queste settimane i funzionari dell’agenzia delle entrate stiano intensificando il lavoro.

Il governo risuscita le cartelle pazze

«Libertà di non rispondere, licenza di vessare». Il presidente della commissione Finanze del Senato, Mario Baldassari, sintetizza così l’effetto della clamorosa entrata a gamba tesa del governo sul cosiddetto ddl anti cartelle pazze. Un provvedimento legislativo che, una volta tanto, avrebbe introdotto un principio di civiltà giuridica a difesa del contribuente.

giovedì 29 novembre 2012

Altro miracolo di Draghi: Bot sotto l'1%. E i Prof ringraziano

Alla fine, com'era prevedibile, a fare la differenza saranno le mosse di Mario Draghi. I dati diffusi martedì dall'Ocse hanno certificato per l'ennesima volta che l'Italia si è avvitata in una spirale depressiva da cui, forse, potrà iniziare ad uscire nel 2014. Il che, tradotto in indicatori macroecnomici, significa Pil a picco dell'1% nel 2013 rispetto al -0,2% stimato dal governo nella nota di aggiornamento al Def presentata a settembre. Uno scostamento che mette a rischio tutto l'impianto costruito da Vittorio Grilli e Mario Monti per acciuffare il pareggio di bilancio strutturale alla fine del prossimo anno.

Bluff della Fornero sui ricongiungimenti

Lo stratagemma tecnico non è ancora ben chiaro. Forse neanche alla stessa Elsa Fornero. L’obiettivo, però, è quello di aggirare il problema della copertura finanziaria attraverso una norma interpretativa della legge del 2010 sui ricongiungimenti onerosi. È questa l’ipotesi a cui sta lavorando il ministro del Welfare, secondo quanto emerso ieri pomeriggio al termine dell’incontro con il comitato ristretto della commissione Lavoro della Camera, che sta cercando di risolvere la questione dei maxi esborsi chiesti dall’Inps per unificare una precedente posizione previdenziale con un altro ente.

mercoledì 28 novembre 2012

Il prof Mapelli sull'Ilva: "I pm fanno un favore alla Merkel"

Tra un paio di settimane, se la situazione non si sblocca, dovremo iniziare a comprare acciaio fuori dall’Italia. E indovinate chi è pronto a vendere? Sembra che i tedeschi abbiano diverse tonnellate già pronte per la spedizione. Il professore Carlo Mapelli, ordinario di Meccanica al Politecnico di Milano ed esperto di metallurgia, non vuole ipotizzare collegamenti tra i pm e altri soggetti industriali. Ma non ha problemi ad ammettere che «a livello internazionale c’è sicuramente interesse a colpire il nostro sistema produttivo».
L’impianto dell’Ilva, spiega, «è una delle migliori realtà della siderurgia mondiale per efficienza, patrimonio tecnologico e capacità di produzione. A molti farebbe comodo togliere un concorrente così dal mercato».

martedì 27 novembre 2012

Goldman Sachs tira la volata a Monti

Se è vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, il soccorso di Goldman Sachs a Mario Monti non poteva mancare. A pochi mesi dalle elezioni la potente banca d’affari americana, che ieri ha aggiornato il suo già fitto scacchiere con la nomina di Mark Carney (13 annni in Goldman prima di approdare alla Banca centrale del Canada) alla guida della Banca centrale d’Inghilterra, ha messo in circolazione un report che definire generoso non è azzardato.

domenica 25 novembre 2012

Pensioni, nasce il partito anti-Fornero

I presupposti per una soluzione farsa in stile esodati ci sono tutti. Il tempo per risolvere la grana dei ricongiungimenti onerosi sta ormai per scadere e l'esecutivo dei prof non sa ancora dove mettere le mani. Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ha assicurato che il governo si farà carico del problema, ma la verità, come per chi è stato lasciato in mezzo al guado dalla riforma delle pensioni, è che nessuno sa con esattezza le dimensioni del fenomeno e i costi di un ipotetico intervento.

sabato 24 novembre 2012

Altro fallimento: niente intesa sul bilancio Ue

Per Mario Monti, che nei giorni scorsi aveva alzato la voce e ieri si è quasi vantato di aver fatto saltare il tavolo, «non aver raggiunto l’accordo non pregiudica nulla». Per il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, «non arrivare a un accordo nei tempi previsti avrebbe costi enormi in termini politici, economici e sociali».

Ecco l'effetto Fornero: meno lavoro e più caro

Meno flessibilità in entrata, poche modifiche a quella in uscita e stallo normativo sugli ammortizzatori sociali. A circa cinque mesi dall’approvazione definitiva, gli effetti della riforma Fornero iniziano a farsi sentire. E i timori di chi prevedeva un impatto negativo sul mondo del lavoro si stanno purtroppo rivelando fondati.

giovedì 22 novembre 2012

I Prof riesumano il piano casa di Fanfani

«La situazione di emergenza abitativa che si va delineando sembra richiamare quella del Dopoguerra: perché allora non recuperare lo schema che ebbe a suo tempo successo per assicurare la casa ai cittadini e cioè il piano Fanfani?». Non è uno scherzo, ma la proposta lanciata ieri dal viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia. La buona notizia è che il governo si è finalmente accorto che la crisi ha riportato l'Italia indietro di 70 anni, la cattiva è che, pur di non prendere in considerazione l'ipotesi di abbassare le tasse per rilanciare il settore delle costruzioni, viene rispolverata un'idea del 1949. Il tormentone dell'edilizia popolare e dell'emergenza abitativa è stato del resto un chiodo fisso di tutti gli ultimi governi. E bisogna dare a atto a Ciaccia, quanto meno, di aver riconosciuto la sostanziale inefficacia delle misure messe finora in campo, anche dallo stesso governo Monti, per il social housing, considerato che le stime parlano di 600mila famiglie ancora in attesa di un alloggio pubblico.

mercoledì 21 novembre 2012

La bufala del redditest. Semaforo verde anche se spendi il doppio di quanto guadagni

Maneggiare con cura. Da ieri il tanto atteso Redditest è on line sul sito dell'Agenzia delle entrate. Basta andare su www.agenziaentrate.gov.it, scaricare il software e installarlo sul proprio computer. Come è stato spiegato durante la presentazione ufficiale il nuovo strumento è «facile e discreto». In effetti, il funzionamento del programma è semplice e intuitivo. Quanto alla privacy, il software non richiede alcun dato identificativo e tutto resta sul proprio pc.

Occhio, tra i presunti furbetti del fisco ci sono sordomuti e pensionati

Che i furbetti esistano e siano anche tanti è un dato di fatto. Basti pensare al contribuente pizzicato lo scorso marzo dal servizio recupero evasione fiscale di Firenze. Con zero redditi dichiarati è risultato poi proprietario di 175 autovetture le cui sole tasse di possesso ammontano a 42mila euro. C'era poi il ristoratore con più sedi di esercizio e attività e 14 dipendenti, anche lui dal 2007 ha dichiarato reddito zero (1.800 euro nel 2008), ma risulta aver acceso un mutuo. Oppure il pasticcere con 4 dipendenti che non presenta neanche la dichiarazione dei redditi dal 2003.

Ora chi non è in linea dovrà discolparsi da solo

Presunzione semplice e presunzione legale. È tutta qui la bomba pronta ad esplodere sulla testa dei contribuenti. Ieri Attilio Befera ha tenuto a precisare che il redditometro sarà utilizzato solo nei casi di scostamento tra spese e capacità contributiva più eclatanti. C'è da sperarlo. Nel caso contrario, infatti, il bagno di sangue è assicurato. Per quei 4,3 milioni di famiglie «incongrue» già finite nel mirino dell'Agenzia delle entrate sarà difficile uscirne senza le ossa rotte, considerato che basta perdersi uno scontrino per trasformarsi in pericolosi evasori.

martedì 20 novembre 2012

Ecco come difendersi dal nuovo redditometro

Scontrini, fatture, ricevute, rendiconti bancari, bollette, schede carburante, libretti degli assegni e anche, perché no, la letterina a Babbo Natale dei vostri figli. Da oggi, più documenti conservate per più tempo possibile e meglio è. Attilio Befera continua a parlare di prevenzione e di compliance, ovvero di strumenti per aiutare il cittadino ad assolvere correttamente e facilmente gli obblighi fiscali.

I beni e le proprietà determinano la ricchezza. Un'auto vale 50mila euro

Sulla carta sembra tutto molto semplice ed equilibrato. Il misuratore del reddito nella nuova versione valuterà la capacità di esborso per risalire ai ricavi, non ci saranno più i vecchi coefficienti, per esempio la barca non peserà più del camper, ma il sistema si baserà su 100 voci riconducibili a sette diversi gruppi (abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, investimenti mobiliari e immobiliari netti e altre spese significative). Non solo. Gli oltre 22 milioni di famiglie per 50 milioni di contribuenti saranno divisi su base territoriale in gruppi omogenei, in riferimento alla composizione del nucleo e dell'età anagrafica dei componenti.

domenica 11 novembre 2012

Batosta sulla casa: aumenti fino al 1000%

Dopo la fiducia posta dal governo alla Camera, la legge delega fiscale prosegue tranquillamente il suo iter al Senato nella convinzione più o meno diffusa che il testo sia sostanzialmente innocuo dal punto di vista tributario. In altre parole, che il provvedimento sposterà tasse da una parte all’altra, con l’obiettivo di migliorare il sistema senza aumentare però la pressione complessiva delle imposte su famiglie e imprese. In realtà, all’interno del provvedimento c’è una bomba pronta ad esplodere, con effetti devastanti per i contribuenti. Quando la riforma del catasto diventerà operativa, infatti, sugli italiani si potrebbe abbattere una delle stangate più violente che si sia mai vista.

Per pagare le tasse spendiamo 9 miliardi

In barba alle semplificazioni. gli adempimenti fiscali aumentano. E non si tratta solo di una scocciatura. Pagare le tasse, infatti, costa. E anche caro. Ne sanno qualcosa le piccole e medie imprese, che ogni anno devono sborsare circa 3 miliardi solo per sbrigare le pratiche fiscali. Lo ha calcolato ieri la Cgia di Mestre, rivelando che gli obblighi fiscali annui per le imprese sono arrivati a 134, con un aumento di oltre un terzo negli ultimi 10 anni. Solo a gennaio di quest’anno si sono addensate 14 scadenze di pagamento, ha spiegato il presidente dell’associazione, Giuseppe Bortolussi, mentre a febbraio è stato toccato il record di 15.

venerdì 9 novembre 2012

Il ricatto delle Province: scuole al gelo

Potrebbero tagliare i 20 milioni che spendono ogni anno per farsi rimborsare anche i biglietti di auguri, oppure i 111 milioni degli stipendi del personale politico o i 94,7 milioni delle indennità degli amministratori. Ad Agrigento potrebbero restituire qualcuna delle 40 palme da 150 euro l’una acquistate, sembra, per abbellire il giardino di casa del presidente, a Reggio Calabria il pianoforte a coda da 120mila euro, mentre a Bolzano, forse, potrebbero evitare di fare una nuova edizione del torneo di beach volley costato 2.400 euro.
Invece no. A saltare, se i soldi per finanziare gli 11 miliardi di euro spesi ogni anno scarseggeranno, saranno i riscaldamenti delle scuole. È questa la singolare minaccia, soprattutto dopo le vicende emerse nelle scorse settimane sui costi della politica, lanciata dalle province italiane per protestare contro i tagli del governo.


I pm rovinano la festa a Finmeccanica

Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ieri mattina ha spiegato che «l’Italia ha bisogno di una Finmeccanica forte» e che questo è l’impegno del governo. Nessuno, però, deve averlo detto ai magistrati. Nel giorno in cui il gruppo dell’elettronica e dell’aerospazio, per una volta, poteva far parlare i numeri del bilancio al posto dei verbali di polizia giudiziaria, i pm di tre procure della Repubblica hanno deciso di fare un supervertice per spartirsi i filoni d’inchiesta.

giovedì 8 novembre 2012

Allarme europeo sull'Italia: zero crescita, altri sacrifici

Come dice Barack Obama, il meglio deve ancora venire. E per l’Italia saranno dolori. Con la disoccupazione alle stelle fino al 2014, i consumi in contrazione per tutto il prossimo anno, una «tiepida» ripresina verso la fine del 2013, un debito che scende a passo di lumaca e nuove manovre correttive all’orizzonte. Dopo mesi di segnali ottimstici e rassicuranti lanciati dal governo, ieri la Commissione Ue ha riportato tutti bruscamente con i piedi per terra.

Monti si rimangia la bozza Giavazzi

Il paragone è impietoso, soprattutto per la tempistica. Solo due giorni fa l’ex capo del gigante aerospaziale Eads, Louis Gallois, ha consegnato al presidente Francois Hollande le conclusioni di un rapporto commissionato dal governo francese sostenendo che per rilanciare la competitività serve un taglio del cuneo fiscale di 30 miliardi. Il giorno dopo, seppure con alcune varianti che hanno fatto storcere il naso alle imprese, l’esecutivo di Parigi ha annunciato un piano di agevolazioni sulle imposte di 20 miliardi.

mercoledì 7 novembre 2012

Esodati e umiliati Dopo quasi un anno mancano dati e soldi

Renato Brunetta assicura che lunedi prossimo arriverà in aula una legge di stabilità «riscritta con equilibrio». Nell'attesa, ieri in commissione Bilancio è andata in scena l'ennesima puntata dell'interminabile telenovela sugli esodati. La tagliola dell'inammissibilità ha infatti colpito anche l'emendamento approvato all'unanimità (non presente Giuliano Cazzola) dalla commissione Lavoro per estendere la salvaguardia dei lavoratori rimasti in mezzo al guado a causa della riforma delle pensioni messa a punto dal ministro Elsa Fornero.

mercoledì 31 ottobre 2012

Il governo ci fa pagare la tasse sulle tasse

La tassa sulla tassa. Non è un simpatico scioglilingua, ma l’ultima trovata del governo per spillare altri soldi ai cittadini. I contribuenti rischiano, infatti, di dover pagare l’Iva sull’aggio di Equitalia, ovvero sul compenso che spetta alla società di riscossione per il recupero dei tributi. La folle idea farebbe schizzare verso l’alto la percentuale che già viene caricata sulle cartelle esattoriali, che è del 4,65% delle somme iscritte a ruolo se il pagamento avviene entro 60 giorni e addirittura del 9% oltre quel termine.

martedì 30 ottobre 2012

SuperMario al Cav: se vuoi, buttami giù

Che fai, mi cacci? A differenza di alcuni suoi predecessori, Mario Monti non si è lasciato turbare più di tanto dalle minacce del Cavaliere. Anzi, di fronte all’ipotesi del ritiro della fiducia, ventilato da Silvio Berlusconi sabato scorso, il professore rilancia senza problemi la palla all’ex premier. «Minacce di ritiro della fiducia non possono essere fatte perché», spiega Monti da Madrid nella conferenza congiunta con il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, «noi non lo vivremmo come una minaccia» in quanto «siamo stati richiesti di dare un contributo in un momento difficile del Paese».

lunedì 29 ottobre 2012

Allarme imprese di Squinzi: «Stanno morendo di imposte»

Il quadro dell'economia è fosco. Come il cielo di Capri, che quest'anno non ha regalato ai giovani di Confindustria le solite due giornate di sole battente. Pioggia e raffiche di vento non hanno, però, impedito a Giorgio Squinzi di lanciare l'ennesimo affondo contro il governo delle tasse e della recessione. «Il governo», ha denunciato il numero uno di Viale dell'Astronomia nel corso della kermesse campana, «sta facendo delle cose, certamente non sta facendo tutto quello che sarebbe necessario per fare il salto di qualità».

sabato 27 ottobre 2012

I giovani industriali contro i Prof: «Tasse al 68%? È una confisca»

Se la prendono con i politici i giovani di Confindustria. In particolare con quei «ladri, ignoranti e incapaci» che utilizzano la «carica pubblica per arricchirsi». Con gli «strati parassitari» che vivono sulle palle di chi lavora. Alla fine, però, al di là dell'irrinunciabile affondo anti-casta, le bordate più dure e più applaudite dalla platea di imprenditori riuniti per la tradizionale kermesse di Capri sono quelle scagliate contro i tecnici di Palazzo Chigi. Contro un peso del fisco che è «cresciuto così tanto da diventare una confisca».

giovedì 25 ottobre 2012

Il piano del Pdl contro Imu e Irap

Il Pdl rilancia sulla legge di stabilità. «Non ci limitiamo», ha spiegato ieri il segretario del Pdl, Angelino Alfano, «solo ad eliminare alcuni aspetti critici, come la retroattività delle detrazioni fiscali e l’aumento di un punto percentuale dell'Iva, ma avanziamo anche altre proposte come la creazione di fatti nuovi: due fondi, uno a sostegno della famiglia, uno a sostegno delle imprese». Le due proposte sono state illustrate nel corso dell’incontro di martedì sera con Mario Monti e saranno messe sul tavolo durante l’esame parlamentare del provvedimento.

mercoledì 24 ottobre 2012

Indagato lo sceriffo delle assicurazioni

Alla fine, la mina Fonsai si è abbattuta pure sull’Isvap. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Torino ha perquisito ieri la sede dell’authority a Roma su mandato della procura del capoluogo piemontese che sta indagando sullo sgretolamento del gruppo fino a pochi mesi fa guidato dalla famiglia Ligresti. A quanto si apprende, i pm titolari dell’inchiesta, Vittorio Nessi e Marcio Gianoglio, hanno iscritto nel registro degli indagati, per concorso in falso in bilancio, anche il numero uno dell’Isvap, accusato di negligenza nei controlli svolti sulla compagnia di assicurazione. Dopo aver passato al setaccio gli uffici dell’autorità, le Fiamme Gialle si sono recate anche nella casa dello stesso presidente, per una perquisizioni finalizzata a recuperare riscontri relativi a presunti inadempimenti e ritardi.

sabato 20 ottobre 2012

La Merkel paralizza l'Europa per non giocarsi la Germania

«Fra le cose non accadute» al summit «perché non le abbiamo fatte accadere», ha detto con orgoglio Mario Monti al termine del vertice Ue, c’è quella relativa al supercommissario. Resta da capire, al di là del tempo impegnato da alcuni Paesi a contrastare la pretesa della Germania di mettere sotto tutela tutti i bilanci dei singoli Stati, quali cose siano invece accadute al summit. Il premier, dopo aver ribadito l’apertura del governo a cambiare la legge si stabilità a saldi invariati, ha spiegato anche che nel vertice «non si è espressamente parlato di eurobond», ma «questo non significa che un giorno il tema non possa diventare operativo». Il mistero si infittisce.

Dai rubli a Unipol a Penati. Tutti gli affari della sinistra che ora tuona contro la finanza e le Cayman

Dall’oro di Mosca, alle coop rosse, dal compagno Greganti fino alle autostrade lombarde, passando per Mps, la Compagnia di San Paolo e la merchant bank di Palazzo Chigi. Ne ha fatta di strada il vecchio Pci da quando per maneggiare un po’ di soldi bisognava presentarsi con il cappello in mano agli agenti del Kgb in servizio presso le residenze diplomatiche in Italia dell’Unione Sovietica.

giovedì 18 ottobre 2012

Alitalia obbligata a mollare Linate

Dopo quattro anni il monopolio di Alitalia sulla Roma-Milano sembra avviarsi verso la conclusione. Il Tar del Lazio ha infatti respinto nel giudizio di merito il ricorso della compagnia aerea contro la decisione dell’Antitrust dello scorso aprile, che imponeva a Cai di aprire la tratta Linate-Fiumicino ad uno o più concorrenti. La decisione dei giudici amministrativi non lascia più spazi di manovra alla società di Roberto Colaninno.

Un'impresa su due resta senza credito. L'Abi si difende: non c'è richiesta

Se la situazione non è drammatica, poco ci manca. Meno di un’impresa industriale su due si rivolge al sistema bancario per avere credito. È quanto emerge da un’indagine di Unioncamere che il presidente, Ferruccio Dardanello, ha presentato ieri al convegno sui Confidi di Eurogroup ”Imprese e voglia di rilancio”. Il 53,7% degli imprenditori del settore manifatturiero, nel 2011, non si è affidato alle banche, erano il 46,5% nel 2010 e il 35,6% nel 2009.

Chi ha un mutuo si mangia tutte le detrazioni

Altro che spread. Se le banche, malgrado la diminuzione degli indici di riferimento a cui sono collegati i mutui, continuano ad alzare i tassi, la vera mazzata sui prestiti è quella che arriverà dalla legge di stabilità. Il calcolo complessivo del gettito che lo Stato, stando alla relazione tecnica del provvedimento, prevede di incassare è di 2 miliardi nel 2013 e 1,1 sia nel 2014 sia nel 2015. Ma le cifre non rendono giustizia delle bordate che potrebbero arrivare sulle singole famiglie dalla nuova stretta disposta dal governo Monti. Misure che potrebbero comportare effetti fiscali cumulati negli anni ben maggiori di quelli indicati dai tecnici di Palazzo Chigi.

mercoledì 17 ottobre 2012

Salvi i disabili, non le famiglie

Sulla sostanza, non è cambiato nulla. L'aumento dell'Iva di un punto partirà dalla seconda metà del 2013, il taglio degli sconti attraverso franchigie e tetti sarà rettroattivo sul 2012, mentre il calo dell'Irpef per le prime due aliquote di un punto (dal 23 al 22% la prima e dal 27 al 26% la seconda) scatterà solo dal primo gennaio 2013.

Telecom apre le danze sulla rete mobile 4G

Navigare a 100 mega senza rame, doppini, fibre ottiche e tutte le altre diavolerie su cui gli operatori di telefonia discutono da anni senza cavare un ragno dal buco. Sulla carta la banda ultralarga mobile (per gli esperti Long Term Evolution o, più semplicemente 4G) è l'uovo di Colombo. Niente fili, niente infrastrutture, niente diatribe infinite sull'architettura della rete, le modalità di accesso, l'unbundling e via dicendo. Basta mettere una chiavetta al proprio computer o accendere il proprio telefonino e la connessione è già lì, bella e pronta.

Grande fratello in banca. Così il fisco-spia ci entra nel conto

Serpico sta già scaldando i muscoli. Il supercervellone posizionato nei sotterranei romani della Sogei è pronto a mangiarsi i dati di tutti i movimenti bancari dei contribuenti italiani per scatenare quella che Attilio Befera  considera l'offensiva finale contro l'evasione fiscale. Il conto alla rovescia è già partito. 

martedì 16 ottobre 2012

L'aumento dell'Iva punisce i più poveri

«Una speranza per gli italiani». Così il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha definito la legge di stabilità varata la scorsa settimana dal governo. Il riferimento, ovviamente, è al mini taglio di un punto di Irpef delle aliquote previste per gli scaglioni di reddito fino a 28mila euro l’anno. «A regime», ha spiegato, «con la nostra manovra rimettiamo 6 miliardi di euro nelle tasche degli italiani e ne riprendiamo 1,2 attraverso la riduzione delle detrazioni».

sabato 6 ottobre 2012

Imu ed esodati: altri colpi elettorali

Imu, fondo taglia-tasse, esodati, Iva. A pochi mesi dalla scadenza il governo ha deciso di mostrare il suo volto umano. La sensazione, considerati il clima da campagna elettorale e l’insistenza con cui si parla del Monti-bis, è che l’esecutivo voglia far credere agli italiani che il tempo dell’austerity stia per finire e che, se solo ce ne fosse il tempo, da qui in poi sarebbe tutto una sforbiciata di tasse e uno stanziamento di risorse.

Operai sulla torre Enel per sbloccare 11 anni di burocrazia

L’assalto al cielo, questa volta, è contro la burocrazia kafkiana. Non ci sono imprenditori furbetti che delocalizzano, manager senza cuore che licenziano o multinazionali spietate a caccia di extraprofitti. C’è solo l’ennesima centrale italiana bloccata per decenni dal solito iter autorizzativo in cui i decreti ministeriali, le delibere regionali, i ricorsi e i controricorsi si mescolano in un mostruoso e inestricabile ingarbuglio. Da un paio di giorni quattro operai dell’impianto a biomasse Enel del Mercure, a Laino Borgo (in provincia di Cosenza) sono saliti sulle ciminiere, a 65 metri di altezza, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo istituzionale in vista della Conferenza dei servizi organizzata dalla Regione Calabria per il 10 ottobre che potrebbe sbloccare la riapertura della centrale.
Sul tavolo ci sono circa 100 lavoratori dell’impianto e un migliaio di posti di lavoro della filiera del legno. Ma c’è, soprattutto, la credibilità dell’Italia e dello stesso governo, che da mesi va sbandierando l’introduzione di meccanismi di semplificazione decisionale che avrebbero impedito il ripetersi di episodi simili. La storia del Mercure è, infatti, identica a quella di tante altre centrali italiane ferme da anni per questioni burocratiche. La prima domanda di autorizzazione risale addirittura al 2001 e il primo via libera di tutti i soggetti interessati è datato 2 settembre 2002. È a quel punto che l’Enel, forse con una punta di ottimismo, ha investito 60 milioni di euro per realizzare la conversione della vecchia centrale ad olio combustibile. Ad investimento ultimato si è scatenata la qualunque. Sono scesi in campo, in ordine sparso, ministero dell’Ambiente, Regione Calabria, Regione Basilicata, Ente Parco, Corpo Forestale, Provincia di Cosenza, Tar Calabria, Asl di Castrovillari e di Cosenza, Arpacal, diversi comuni, il Consiglio di Stato. Risultato: la centrale è ancora chiusa.

© Libero

venerdì 5 ottobre 2012

Monti fa il Silvio: tagliamo le tasse

Molti stanno ancora strabuzzando gli occhi, ma la notizia è vera. Per la prima volta da quando siede sulla poltrona di Palazzo Chigi, interrogato sul tema della riduzione delle tasse, il professor Mario Monti non ha risposto il solito categorico «non ora», ma un ben più rotondo «non lo escludo».

giovedì 4 ottobre 2012

Doppio schiaffo del governo alle imprese sui debiti della Pa

Oltre al danno la beffa. Sul nodo caldissimo dei debiti della Pa nei confronti delle imprese ieri dal governo è arrivata una doppia doccia gelata. La prima firmata da Corrado Passera. Dopo aver passato mesi ad assicurare che il recepimento della direttiva Ue che fissa tempi certi per i pagamenti delle imprese sarebbe avvenuto in anticipo sulla scadenza, ieri il ministro dello Sviluppo, in un messaggio inviato alla giornata del credito, ha annunciato che il provvedimento arriverà solo entro la fine dell’anno.

Bollette più salate per salvare l'Alcoa

Altri tre anni di energia a prezzi scontati. Altri tre anni di bollette più salate per i contribuenti. A pochi giorni dalla rottura della trattativa con gli svizzeri di Glencore, la Commissione europea interviene sulla vicenda Alcoa, sbloccando il nodo delle tariffe. Bruxelles ha infatti accolto la richiesta del governo di prorogare fino al 2015 il regime attuato dall’Italia per alleggerire il costo dell’elettricità delle imprese in Sardegna e in Sicilia. Le agevolazioni, che sarebbero scadute a dicembre, erano state introdotte con la cosiddetta legge salva Alcoa del 2010 e avevano già allora ricevuto un via libera triennale della Ue. La Commissione ha ieri ribadito che il regime non costituisce aiuto di Stato ai sensi delle norme comunitarie poiché tali servizi sono ancora necessari, considerata la difficoltà di approvvigionamento nelle isole, e vengono remunerati al valore di mercato.

Il piano della Ue per trasformarci in colonia

Altro che fiscal compact. Tutti i Paesi dell’Unione saranno costretti a subire gli stessi controlli e gli stessi vincoli ora imposti solo a chi è finito in default ed è stato costretto a chiedere i soldi della Ue. In altre parole, il commissariamento diventerebbe la regola e non l’eccezione.

mercoledì 3 ottobre 2012

Con il Monti-bis il pil non salirà. Corte Conti boccia la cura dei professori a colpi di tasse e austerity

Una doccia gelata per i tifosi del Monti-bis e per tutti coloro che da settimane ascoltano il premier assicurare che l’Italia, testuali parole, «è già ripartita». La verità, ha spiegato ieri con drammatico realismo la Corte dei Conti, è che la cura dei professori a colpi di austerity e tasse sta uccidendo il Paese. E che il pareggio di bilancio promesso non solo poggia su «un equilibrio precario», ma potrà essere raggiunto solo grazie ad una operazione contabile ai limiti del consentito. Non è un caso che anche Bankitalia abbia chiesto «un attento controllo dei conti nei prossimi mesi, per impedire che sia messo a rischio il risultato importante» del calo del disavanzo, invitando l’esecutivo ad intervenire con decisione sui tagli di spesa e sulla riduzione delle tasse per «riavviare la crescita».

domenica 30 settembre 2012

Gelmini: "Fisco e aziende. Noi e la Lega possiamo ripartire"

Pmi, fisco, partite Iva, produttività, crescita. Il percorso può essere fatto insieme, e i punti di contatto non mancano, ma se la Lega pensa di incamminarsi da sola alla conquista del Nord dovrà fare i conti con un Pdl che non è intenzionato a lasciare nelle mani del Carroccio il dialogo e il confronto con la parte più dinamica del Paese. A lanciare la sfida sul terreno caro agli ex alleati leghisti, ma anche, va detto alla Forza Italia della prima ora, è stata ieri Maria Stella Gelmini, che a Milano, con la fondazione Liberamente, ha chiamato a raccolta esponenti delle categorie, delle piccole imprese e dell’industria in un affollato (oltre 600 persone intervenute) convegno dall’inequivocabile titolo “Ripartiamo dal Nord”.

sabato 29 settembre 2012

La finanza indaga (senza ipotesi di reato) sulle spese dell'Emilia Romagna

«Abbiamo trasmesso il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ora attendiamo segnali dal Governo». Così ieri mattina il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a proposito dei tagli ai costi della politica proposti dai governatori italiani. Si tratta ora di capire se al presidente dell’Emilia Romagna arriveranno prima i «segnali del governo» o le comunicazioni della magistratura. Già, perché dopo Roma, Palermo e, ieri, Torino, (ma in tutto sono già sette su venti le Regioni finite nel mirino delle toghe) anche la procura di Bologna ha deciso di aprire una indagine “conoscitiva” sull’uso dei fondi ai gruppi consiliari della regione guidata da Errani.

venerdì 28 settembre 2012

Glencore chiede maxi sconti per rilevare l'Alcoa

Meno di un terzo di quanto pagano le altre imprese. È questo il maxi-sconto sul costo dell’energia  che la multinazionale svizzera Glencore pretende per prendere il posto dell’Alcoa a Portovesme.
Il prezzo chiesto al governo e alla Regione Sardegna è di 25 euro a megawattora, una cifra inferiore di circa 10 euro a quella attualmente pagata dall’Alcoa e sideralmente inferiore agli 80 euro a Mwh che la maggior parte delle aziende italiane sborsa per alimentare i propri impianti e mandare avanti le proprie attività.

Comuni in tilt, slitta il verdetto Imu

Un altro mese di attesa per conoscere il verdetto sull’Imu. Come nei migliori thriller la tensione va mantenuta fino all’ultima scena, altrimenti non c’è gusto. Anche per la stangata sulla casa, a quanto pare, dovremo restare col fiato sospeso. Dopo aver chiesto e ottenuto l’ennesimo differimento della scadenza per la chiusura dei bilanci preventivi, slittata dal 30 settembre al 31 ottobre, i Comuni sono infatti tornati a bussare a Palazzo Chigi per avere una ulteriore proroga, questa volta relativa alla delibera di riequilibrio dei bilanci.

giovedì 27 settembre 2012

Adesso a parole tagliano tutti

Usciti i buoi dalla stalla, scatta la corsa ai tagli. Governo, Parlamento e Regioni ora fanno a gara a chi sforbicia di più. L’esecutivo, ha detto il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, in commissione Affari costituzionali della Camera, «è orientato» a presentare un disegno di legge costituzionale che intervenga sulle competenze e sui controlli delle Regioni. Se non dovesse essere approvato entro la legislatura, sarebbe il punto di partenza nella prossima.

Nuova stangata sulla bolletta elettrica

Altra stangata in vista per gli italiani. In attesa di fare i conti con l’ultima rata dell’Imu di dicembre, l’incremento delle addizionali regionali previsto per gennaio e le altre decine di imposte varate dal governo per far quadrare i conti pubblici, dal prossimo primo ottobre ad alleggerire le nostre tasche potrebbe arrivare anche l’ennesimo rincaro delle bollette. A lanciare l’allarme è stato ieri Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, che solitamente anticipa di qualche giorno il verdetto trimestrale dell’authority per l’energia.

mercoledì 26 settembre 2012

Ecco il magna magna. Regione per Regione

Quasi 100 milioni, 96 per la precisione. È questa la cifra che nel 2011 i contribuenti italiani hanno speso per consentire l'attività politica dei gruppi consiliari delle Regioni. Somma che si va ad aggiungere alle altre centinaia di milioni che le amministrazioni autonome sborsano ogni anno per pagare le indennità, i vitalizi, gli acquisti di beni e servizi e via dicendo. Il malloppo, secondo uno studio della Uil realizzato sulla base dei bilanci preventivi delle Regioni, ammonta complessivamente, senza contare i vitalizi, a qualcosa come 1,15 miliardi di euro, che diviso per ogni contribuente fa 38 euro a testa.

martedì 25 settembre 2012

Fondare una srl? Servono 8mila euro

Qualcuno lo definisce un inizio. Ma sostanzialmente è una bufala bella e buona. Quando la scorsa primavera la norma fu inserita nel cosiddetto decreto cresci Italia fu presentata come una rivoluzione. Il nuovo articolo 2463-bis del codice civile ha introdotto per i giovani sotto i 35 anni la possibilità di costituire una società a responsabilità limitata semplificata. Dove il “semplificata” sta per niente costi. Per creare una nuova impresa basta un euro (invece di 10mila) di capitale sociale. Per il resto, non si dovranno più pagare né le spese notarili, né quelle di bollo, né quelle di segreteria. L’unica tassa di cui il giovane imprenditore dovrà farsi carica, così almeno ce l’avevano raccontata, è l’imposta di registro di 168 euro.

domenica 16 settembre 2012

Occhio ai nuovi estimi catastali. Pagheremo fino al 400% in più

L’obiettivo, inutile dirlo, è ridurre l’iniquità. Il risultato, invece, rischia di essere la stangata più pesante degli ultimi decenni. Con aumenti del carico fiscale che potrebbero addirittura raggiungere il 400%. La speranza, come ha detto qualche giorno fa l’Agenzia del Territorio, è che la prospettiva della riforma del catasto sia pluriennale. «Si tratta di un processo articolato», ha detto il direttore Gabriella Alemanno, «che prevede, tra l’altro, la definizione preventiva di complesse funzioni statistiche e una successiva fase di rilevazione puntuale delle informazioni sul territorio, in collaborazione con i Comuni e con gli Ordini professionali, per l’elaborazione e l’attribuzione delle nuove rendite». La sensazione, però, è che il governo voglia affrettare i tempi. «È necessario cominciare prima possibile», ha detto Vittorio Grilli, giudicando possibile un taglio del nastro nel giro di due-tre anni. Il che significa che la questione potrebbe diventare uno dei cavalli di battaglia di un Monti-bis o di un qualsiasi esecutivo di ispirazione montiana.

sabato 15 settembre 2012

Il governatore del Molise, Iorio, mette in guardia Ittierre: "Prima dei fondi voglio vedere i dati"

«Non abbiamo intenzione di tirarci indietro, perché la Ittierre è una realtà preziosa per la nostra economia, ma la Regione non sborserà più un euro senza avere il quadro esatto della situazione». Questa volta il governatore del Molise, Michele Iorio, vuole vederci chiaro.

Roma-Madrid, derby dei poveri per chiedere gli aiuti della Bce

Se è vero, come molti sostengono, che quando la Spagna cederà sugli aiuti europei l’Italia dovrà seguire a ruota, è meglio che Mario Monti si prepari. Secondo quanto rivela un giornale finanziario olandese, Het Financieele Dagbla, infatti, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale starebbero già negoziando i termini di un piano di salvataggio per Madrid da 300 miliardi di euro. A condurre i negoziati sarebbero in prima persona il numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, e il direttore del Fondo, Christine Lagarde. La notizia è arrivata mentre era in corso a Nicosia la riunione informale dell’Eurogruppo, durante la quale, secondo quanto hanno riferito fonti europee, i ministri delle Finanze avrebbero fatto pressioni sul collega spagnolo perché il suo Paese presenti al più presto la richiesta di aiuti.

giovedì 13 settembre 2012

Tra Alcoa e Glencore spunta l'eolico. E 1,2 miliardi di incentivi in bolletta

Alluminio o eolico? Mentre la tensione sulla vertenza Alcoa sale alle stelle, con i lavoratori tornati sui silos a 70 metri di altezza e il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che spara a zero contro il governo, c’è una domanda che circola con insistenza tra gli addetti ai lavori.

"L'Italia è ripartita". Ma la produzione crolla del 7,3%

L’Italia, ha detto Mario Monti un paio di giorni fa in preda all’effetto Draghi, «è già ripartita». Forse, e c’è da sperarlo, il premier conosce dati più aggiornati a noi ignoti. Guardando le statistiche ufficiali compilate dall’Istat, però, c’è poco da stare allegri.  L'industria, infatti, continua pesantemente a perdere terreno. A luglio la produzione ha messo a segno l’ennesima discesa, segnando un ribasso del 7,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Una diminuzione robusta che va ad aggiungersi alle precedenti, portando a quota undici la serie di flessioni consecutive.

mercoledì 12 settembre 2012

Adesso restituiteci i soldi dell'evasione

Destinare ogni anno quanto recuperato dal contrasto all’evasione fiscale per la riduzione delle tasse. Attilio Befera, gliene va dato atto, lo dice da sempre. Del resto, anche un bambino capirebbe che se il meccanismo fosse introdotto lui si trasformerebbe istantaneamente da diabolico ispettore delle tasse in angelo benefattore. E la lotta all’evasione fiscale diventerebbe uno sport più apprezzato del calcio. Il problema è che non è lui a decidere, ma il professor Mario Monti. Lo stesso che solo qualche giorno fa ha dichiarato la «guerra di civiltà» contro gli evasori. Ebbene, se di civiltà si tratta allora il premier ci dovrebbe spiegare per qualche motivo i soldi del sommerso, che per sua stessa ammissione provocano livelli di pressione fiscale inauditi su chi le tasse le paga regolarmente, non vengono restituiti ai contribuenti onesti. L’idea del resto è stata riconosciuta doverosa da tutti e persino annunciata più volte dal gennaio dello scorso anno da diversi esponenti di governo. Di quel bottino da circa 13 miliardi che Befera vanta di aver recuperato, però, continua a non vedersi un euro. «Non è il momento», ha detto anche recentemente Monti. Nell’attesa, e purtroppo non è uno scherzo, rischiate anche di ricevere l’ambito bollino del «contribuente onesto».

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Befera fa il buonista: abbiamo esagerato

Parla di «guerra» e di «battaglie» il soldato Attilio Befera, chiamato a combattere l’eterna lotta contro «il male», che per chi ancora non lo sapesse è «l’evasore fiscale». La giornata del super direttore dell’Agenzia delle Entrate nonché presidente di Equitalia inizia con una lunga intervista al Corriere della Sera per poi proseguire con un’audizione sulla delega fiscale alla commissione Finanze della Camera.

martedì 11 settembre 2012

Il pil è peggio del previsto. Ma super Mario non lo vede

Il peggior calo del pil dal 2009 (quando ci fu il terremoto dei mutui subprime) non ha scomposto più di tanto il governo. Mario Monti ha continuato tranquillamente a passeggiare per Sarajevo parlando di armonia e populismo. Mentre Vittorio Grilli ha spiegato da Parigi che la recessione in atto non avrà alcun impatto sul «raggiungimento degli obiettivi strutturali».

domenica 9 settembre 2012

Terrore fiscale. Le lettere minatorie delle Entrate

La saga delle lettere pazze continua ancora. Sarà stata colpa dei ritardi delle poste o forse di quelli della società di riscossione, sta di fatto che al ritorno dalle vacanze molti contribuenti hanno trovato nella buca della posta una bella missiva targata Agenzia delle entrate. Si tratta della valanga di “avvertimenti” che lo scorso maggio il fisco ha deciso di inviare a circa 300mila cittadini italiani.

sabato 8 settembre 2012

Monti si crede Draghi: ho salvato io l'Italia

«Ho evitato il tracollo dell’Italia e dell’Europa». La coda di pavone è spiegata a festa. A poche ore dalla prova muscolare di Mario Draghi, che giovedì ha sfoderato l’artiglieria pesante ammettendo che lo scorso anno le armi della Bce erano scariche, Mario Monti si è subito calato nei panni del salvatore. I timori e le paure di qualche giorno fa sono solo un ricordo. Il peggio, adesso, è passato.

giovedì 30 agosto 2012

Monti ci consegna alla Merkel: in Italia comanderà Bruxelles

Ci risiamo. Angela Merkel è rimasta di nuovo «impressionata» dai numeri di Mario Monti. Arrivando addirittura a dire: «Grazie dell’incontro. È stato bello con lei». Dietro i consueti scambi di complimenti e tenerezze cui il premier e la cancelliera ci hanno ormai abituati, il bilaterale di Berlino non sembra, però, aver prodotto grandi risultati. Certo, la Merkel ha ribadito la piena fiducia nell’Italia, spiegando che Monti le ha «confermato l’impressionante agenda delle riforme del governo, che daranno buoni frutti». Ma in fondo sono le stesse parole usate nel vertice dello scorso novembre. E a 9 mesi di distanza, parlare ancora di agenda e di frutti che arriveranno non appare un gran riconoscimento per il lavoro svolto.


mercoledì 29 agosto 2012

Il flirt Merkel-Hollande ha tagliato fuori Monti

Un caffé volante e “informale” con José Manuel Barroso ieri sera e poi, oggi, la trasferta nella Berlino di Angela Merkel. Per proseguire la prossima settimana con il presidente francese Francois Hollande, in visita a Roma, e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, in occasione del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

La Spagna nega ancora, ma gli aiuti sono pronti

Nessuna richiesta di aiuto. Ma l’Europa è pronta ad intervenire. È un curioso duetto quello tra il premier spagnolo Mariano Rajoy e il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Una conferenza stampa congiunta con smentite che non smentiscono e rassicurazione che non rassicurano. Il primo giura che «non c’è alcun negoziato con l’Europa, perché non ci sono richieste di salvataggio». Il secondo conferma, premettendo che «spetta al governo iberico» la prima mossa e aggiungendo, però, che «l’Ue è pronta ad intervenire sulla base di un breve preavviso». I motori, insomma, sono già accesi. E la sensazione è che i tempi, malgrado gli sforzi di Rajoy, non saranno molto lunghi.

martedì 28 agosto 2012

Anche Tremonti scopre l'effetto disoccupazione della legge anti-Biagi: "Con la Fornero un milione di lavoratori a casa"

Anche qualche settimana fa, da Cortina, Giulio Tremonti non aveva lesinato le bordate: «L’esecutivo è andato in Europa e ha detto i risparmi che faceva, ma non ha detto i costi che avevano gli esodati. Siccome il costo degli esodati è maggiore del risparmio, si è attivata una meccanica per cui in Parlamento si sta già smontando la riforma delle pensioni».

mercoledì 15 agosto 2012

Salta il piano Passera. Alitalia non compra e Windjet resta a terra

Per Windjet si cercano «altre vie». È questo il verdetto definitivo arrivato al termine di una giornata in cui si sono rincorse voci contrastanti. A dare la notizia, in serata, a conclusione del lungo incontro (dalle 14.30 alle 20.30) al ministero dello Sviluppo economico, è stato lo stesso ad della compagnia siciliana, Stefano Rantuccio: «Abbiamo rilevato l’indisponibilità di Alitalia ad andare avanti». Dichiarazioni confermate poco dopo anche da Corrado Passera: «La società, continua per la sua strada».

martedì 14 agosto 2012

Operazione ferragosto: la Finanza a caccia di turisti

Come ogni ferragosto che si rispetti, da qualche anno a questa parte, accanto all'anguria e ai gavettoni ci sono anche gli immancabili ispettori del fisco. Tanto per allietare un altro po' un'estate in cui la maggior parte degli italiani, anche a causa delle tasse, si è dovuta accontentare di microvacanze all'insegna del risparmio. Da Reggio Calabria alle Cinque terre, da Como a Cagliari: i nuclei tributari della Guardia di Finanza nel fine settimana hanno di nuovo imperversato tra bancarelle, negozi ed esercizi di mezza Italia. I risultati sono sempre gli stessi. In barba ai blitz anti-evasione e alle dichiarazioni di guerra lanciate dal governo e dall'Agenzia delle Entrate la percentuale di commercianti che non emette scontrini è sempre consistente. Segno evidente che le strategie di controllo, malgrado la spettacolarità, restano inefficaci e che le tasse, malgrado le necessità contingenti dei conti pubblici, restano sideralmente troppo elevate.

Istituti in trattativa con Visco: rivalutare le quote in Bankitalia

Banche di nuovo in pressing su Via Nazionale. Alcuni istituti di credito starebbero in questi giorni sondando Bankitalia per chiedere di poter rivalutare le quote che detengono nell'istituto centrale per migliorare i propri bilanci. A scriverlo è il Wall Street Journal sottolineando come la mossa sia stata avanzata sia da alcuni big del settore sia dall'industria bancaria. Per il momento da Bankitalia non sarebbero arrivate risposte, ma gli istituti di credito, sostiene il quotidiano, «hanno visto crescere il loro ottimismo quando la banca centrale ha detto che c'è una discussione aperta su come cambiare la sua inusuale struttura azionaria».

domenica 5 agosto 2012

Eeffetto Monti: più tasse, meno vacanze

Poveri, indebitati e tartassati. C’è poco da stupirsi se, come ha rivelato ieri Federalberghi, 6 italiani su 10 resteranno a casa per le ferie. C’è, semmai, da chiedersi come faranno gli altri 4 ad andare in vacanza, considerata la spremitura fiscale a cui il governo da oltre un anno ha sottoposto il Paese.

sabato 4 agosto 2012

Dal baratro ai conti solidi. Monti non dice la verità

L'Italia non ha bisogno di salvataggi europei perchè ha «le finanze pubbliche più solide di Europa». Di fronte alle pressioni del presidente della Bce Mario Draghi a non nascondersi dietro un dito e a prendere l'iniziativa prima che sia troppo tardi Mario Monti ha tentato di mostrare il petto e fare lo smargiasso. Altro che crisi del debito, i nostri bilanci non fanno una grinza. Parola di professore. Eppure, poco più di due mesi fa, a fine maggio, il presidente del Consiglio giustificava le sue mega stangate fiscali sostenendo che senza di lui l'Italia sarebbe andata a picco nel giro di pochi giorni.

venerdì 3 agosto 2012

Draghi non usa il bazooka. Lo spread schizza a 500

Mario Draghi spara a salve. E i mercati vanno a picco, con lo spread di nuovo sopra quota 500. Doveva essere il giorno della resa dei conti, dell’affondo della Bce contro la speculazione. Ma alla fine dal bazooka dell’ex governatore di Bankitalia sono usciti solo buoni propositi e minacce non meglio precisate di futuri e clamorosi interventi. Per sgonfiare la tensione sui titoli di Stato, ha spiegato Draghi, «la Bce sta valutando ulteriori misure non convenzionali». Con la promessa che gli interventi diretti sui mercati «saranno di dimensioni adeguata agli obiettivi» e che l’istituto di Francoforte «andrà al di la di quanto stabilito dal Consiglio Ue di giugno».

giovedì 2 agosto 2012

Eni ed Enel tengono in piedi lo Stato con le cedole

Presentando i conti della semestrale Paolo Scaroni ha precisato che nel 2013 non ci sarà alcuna cedola straordinaria. Ma l'intenzione dell'Eni di rivedere la politica dei dividendi, nell'ambito di una «strategia sostenibile», c'è. E l'antipasto arriva già a settembre, con un acconto di 0,54 euro per azione rispetto agli 0,52 pagati lo scorso anno. Ossigeno per Mario Monti, che in autunno avrà bisogno di tutta la potenza di fuoco possibile per mandare avanti la baracca. Anche di quella della Cassa depositi e prestiti, che dall'Eni, in qualità di principale azionista col 26,3%, riceve una quota più che consistente di dividendi. La cedola complessiva per il 2012, ha detto Scaroni, sarà in aera 1,08 euro. Il che significa che il bottino per Via XX Settembre sarà più ingente di quello raccolto nel 2011, con 163 milioni pagati al Tesoro (3,93% del capitale) e 1,1 miliardi alla Cdp.

domenica 22 luglio 2012

Amato scrive i tagli ai partiti. Poi li lascia nel cassetto

La riforma del finanziamento pubblico ai partiti è stata già approvata dal Parlamento mentre sui tagli ai sindacati il governo ha già fatto retromarcia nel decreto sulla spending review. Se gli assi nella manica di Mario Monti per impressionare i mercati e far scendere lo spread sono tutti come il piano messo a punto dal superconsulente Giuliano Amato c’è poco da stare allegri. Venerdì, con lo spread in orbita a 500 punti base, il premier ha sbandierato il lavoro dell’ex presidente del Consiglio come uno dei temi caldi su cui il governo nei prossimi giorni incardinerà una sorta di colpo di reni per sottrarsi alla minaccia del «contagio» della crisi europea.

sabato 21 luglio 2012

Monti abolisce il Conto Arancio a zero spese

Sul sito internet campeggia ancora a caratteri cubitali la scritta “zero spese”. Ma per i clienti di Ing direct ottenere l'abbattimento totale dei costi sta diventando sempre più complicato. La realtà è che alla fine anche il mitico Conto Arancio (come del resto la concorrenza, a partire da CheBanca!) si è dovuto piegare all'austerity di Mario Monti, che ha tartassato senza pietà (anche se con qualche eccezione) qualsiasi tipo di prodotto finanziario.

Arriva la peste spagnola. Spread sopra quota 500

Ci risiamo. Borse a picco e spread sopra i 500 punti, soglia che, sostengono alcuni, l'Italia potrà reggere per non più di qualche settimana prima di finire gambe all'aria. Anche quest'anno l'agosto si preannuncia rovente. Con la differenza, rispetto a dodici mesi fa, che tra Silvio Berlusconi e Mario Monti sugli italiani è piovuta complessivamente una stretta fiscale che a regime vale la bellezza di 81,218 miliardi di euro. Interventi che sono serviti a renderci tutti più poveri, ma che hanno fatto poco più di un un baffo ai mercati, pronti a far saltare in sequenza prima la Spagna e poi noi. Alla faccia dei festeggiamenti del premier per il fantomatico scudo anti-spread.

venerdì 20 luglio 2012

Record mondiale di tasse. Chi fa impresa paga il 70%

Un fisco che si prende fino al 70% dei nostri guadagni. A certificare il mostruoso fardello che pesa sulle spalle delle nostre imprese «virtuose» è stato ieri lo stesso direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera. Il quale, dopo aver ammesso che la «pressione fiscale è elevatissima»ed «è un grosso problema», ha cercato poi di scaricare la colpa del carico tributario troppo elevato sui disonesti che si sottraggono agli obblighi verso l’erario. Come se consegnare allo Stato più dei due terzi del proprio fatturato non fosse il principale motore che alimenta il sommerso italiano.

Rischio trappolone sui tagli alle imprese

Sul piatto ci sono 10 miliardi. Cifra considerevole, che Francesco Giavazzi definisce però il frutto di «un esercizio di stima basato su una serie di ipotesi, talvolta eroiche». Ma più che l'entità dei tagli degli incentivi alle imprese a preoccupare, nella bozza di decreto messo a punto dal professore della Bocconi arruolato dal governo per la spending review, è il meccanismo complessivo indicato dall'economista. 

giovedì 19 luglio 2012

L'Iva si potrà versare a fattura incassata

Iva per cassa e non per competenza. Può sembrare un tecnicismo, ma è l'uovo di Colombo per risolvere in un colpo solo buona parte del problema legato ai ritardi dei pagamenti della Pa e dare un po' di ossigeno alle imprese, soprattutto quelle di dimensioni minori. Il meccanismo è molto semplice: si tratta di consentire alle aziende di pagare l'imposta sul valore aggiunto non quando viene emessa la fattura, come pretende ora il fisco, ma quando i soldi arrivano effettivamente in cassa. 

Merkel, Fmi e Fed. Triplo requiem per il cadavere Euro

Angela Merkel se n'è andata in vacanza. Non prima, però, di aver gettato l'ennesimo macigno sul futuro dell'Unione. «Il progetto europeo», ha detto n un'intervista al sito del partito conservatore Cdu, «non è ancora costruito in modo tale da essere certi che tutto andrà bene». La cancelliera tedesca si è comunque detta «ottimista». Sentimento di cui invece non c'è traccia nelle analisi del Fondo monetario internazionale e della Federal reserve, che ieri a poche ore di distanza uno dall'altra hanno tirato altre due bordate contro il Vecchio continente. «La relazione negativa tra gli Stati, le banche e l'economia reale sono più forti che mai. E nonostante le azioni intraprese, i mercati finanziari restano sotto grande pressione, sollevando dubbi sulla stessa sopravvivenza dell'eurozona», questo l'annuncio, lapidario e catastrofico, contenuto in un rapporto su Eurolandia, che considera «la crisi peggiorata» e i costi di finanziamento giunti «a livelli record». In cifre, la previsione per il 2012 è di un calo del pil dello 0,3% e una ripresa dello 0,7% nel 2013, con un'inflazione che resterà nettamente sotto il 2 per cento fino al 2014.

mercoledì 18 luglio 2012

La ricetta per la crescita: arruolare San Gennaro

Ci risiamo. Ora pure i professori vogliono toglierci le feste comandate. Stando ad indiscrezioni raccolte in ambienti vicini a Palazzo Chigi l'ipotesi di ”razionalizzare” le ricorrenze laiche e patronali per raschiare il fondo del barile e recuperare qualche briciola di prodotto interno lordo sarebbe stata sul tavolo del preconsiglio dei ministri di lunedì e potrebbe approdare ufficialmente al Cdm di venerdì. L'idea è vecchia e, stando alle recenti esperienze, irrealizzabile.

sabato 14 luglio 2012

Moody's ci declassa ancora. Ma la Borsa non se ne accorge

Alla fine l’infausto venerdì 13 si è chiuso con meno danni del previsto. Il blitz notturno di Moody’s, che ha abbassato il rating dell’Italia di due gradini, da A3 a Baa2, non ha sconvolto più di tanto i mercati. La Borsa di Milano, dopo una giornata in altalena, è riuscita a chiudere in terreno positivo, con un rialzo dello 0,96%. E tutto sommato ha tenuto anche lo spread, che dopo aver toccato i 485 punti si è fermato a 479 rispetto ai 466 di giovedì. Un livello proibitivo, ma non così lontano dalla media degli ultimi mesi. Del resto, basta guardare l’asta dei Btp triennali, dove il Tesoro è riuscito a fare il pieno con richieste doppie (6 miliardi sui 3,5 offerti) e rendimenti in calo al 4,65 dal precedente 5,3%, per capire che i verdetti delle tre sorelle del rating non spaventano più come una volta.

venerdì 13 luglio 2012

Sberla di Draghi al governo: l'Imu fa danni

Dopo aver alleggerito le tasche degli italiani (solo con la prima rata) di 9,5 miliardi di euro, l'Imu si prepara ad abbattersi anche sul settore dell'edilizia. A lanciare l'allarme è la Bce di Mario Draghi, che nel bollettino mensile di luglio prevede che l'attività del settore delle costruzioni resterà «moderata» a livello europeo, mentre metterà il freno a mano in Italia e Francia. Nei due Paesi, infatti, secondo gli esperti di Francoforte «potrebbero pesare anche i provvedimenti tesi al risanamento dei conti pubblici, come l'aumento delle imposte sugli immobili e il graduale rientro delle misure fiscali a favore degli investimenti in immobili residenziali».

giovedì 12 luglio 2012

Promosso l'ex braccio destro di Tremonti. Da vent'anni al dicastero dell'Economia

Una decina di anni fa, in una delle sue rare interviste, confessò di avere «una grande passione per le istituzione pubbliche». Dimenticandosi, però, di specificare che si trattava di quelle che hanno sede a Via XX Settembre. Con la “promozione” di ieri non c’è ormai casella degli uffici del ministero dell’Economia che Vittorio Grilli non abbia occupato. Consigliere, dirigente, ragioniere dello Stato, direttore generale, viceministro e, da qualche ora, ministro.

martedì 10 luglio 2012

Finmeccanica chiede al governo di confermare gli investimenti

Finita l'era dei lustrini e degli annunci spettacolari, quest'anno Finmeccanica ha preferito utilizzare il Salone di Farnborough per fare concretamente il punto sui piani di rilancio. Progetti che avranno bisogno anche del sostegno di Mario Monti. La riforma Fornero, ad esempio, ha trasformato i 900 prepensionamenti previsti dal piano di ristrutturazione di Alenia Aermacchi in altrettanti “esodati”, che ora potrebbero mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2013.

domenica 8 luglio 2012

La stangata è servita. Primo salasso da 9,5 miliardi per l'Imu

La stangata è servita. Il primo round dell’Imu ha svuotato le tasche dei contribuenti di 9,5 miliardi. Che diventeranno oltre 20 entro la fine dell’anno. Un bottino che si avvicina molto a quello previsto dal governo. Anche se mancano all’appello circa 1,7 milioni di italiani.

venerdì 6 luglio 2012

Porsche è 100% made in Volkswagen

Si chiude, dopo sette anni, la saga che ha opposto due delle famiglie (e dei marchi) più potenti della Germania. La Volkswagen ha infatti raggiunto l'accordo per l'acquisizione del 50,1% della Porsche che ancora non possiede, per un esborso di 4,46 miliardi di euro. L'acquisizione, spiega una nota del gruppo di Wolfsburg, verrà perfezionata entro il primo agosto e porterà alla creazione di un «gruppo automobilistico integrato» con sinergie nette pari a circa 320 miliardi di euro.


Draghi riduce i tassi e incastra le banche

La doccia gelata, malgrado il caldo torrido, è piaciuta pochissimo ai mercati. I più ottimisti speravano addirittura nell'annuncio di un'altra iniezione di liquidità a basso costo (Ltro) dopo i mille miliardi già distribuiti nei mesi scorsi. E invece dalla Bce di Mario Draghi non solo non è uscita alcuna misura straordinaria per dare ossigeno alle banche, ma è arrivato, «all'unanimità», un taglio del costo del denaro dall'attuale 1% allo 0,75% (il minimo storico dalla nascita dell'euro) e un azzeramento (dallo 0,25%) dei tassi di interesse sui depositi. Misure che costringeranno gli istituti di credito a togliere i soldi dalla Banca centrale europea (i depositi overnight martedì scorso erano a quota 800 miliardi) e a trasferirli nell'economia reale, che era lo scopo dichiarato delle aste di liquidità.

giovedì 5 luglio 2012

Mario e Angela flirtano, ma è un bluff

Di sicuro quello di Angela Merkel è un significativo cambio di passo. La Cancelliera di ferro si è presentata al vertice bilaterale di Villa Madama con il piglio di una affettuosa gattina. «Collaboriamo molto bene con Monti e il suo governo, abbiamo bisogno di tale intensità di scambio ed è necessario rafforzarla giorno per giorno», ha spiegato il capo del governo tedesco, aggiungendo confidenzialmente di essere «sempre riuscita a trovare un'intesa con Mario».

domenica 1 luglio 2012

Per ridurre gli statali Monti congela la Fornero

Qualche sforbiciata sul fronte delle province e sulle società controllate dal Tesoro e dagli enti locali, ma il grosso della spending review gira intorno agli statali e ai costi per i consumi intermedi della Pa. I tecnici del governo sono al lavoro su una serie di bozze che dovrebbero vedere la luce tra domani e martedì, anche se non si escludono ulteriori slittamenti. Le direttrici passano comunque tutte per una robusta dieta dimagrante della Pa, che dovrebbe consentire di rastrellare la quantità maggiore di risorse. L'intero pacchetto, partito da 4 miliardi, è ora lievitato a 5-6. E, secondo molti, la cifra potrebbe facilmente salire a 8-10 miliardi se, come molti nel governo temono, Mario Monti alla fine sceglierà la strada dei tagli lineari piuttosto che quella di una vera e propria spending review selettiva.

venerdì 29 giugno 2012

Berlino ci prende in giro. Monti minaccia il veto

Aiuti solo a chi li chiede. Può sembrare un cavillo, ma il braccio di ferro europeo si gioca tutto qui. E la sensazione, al di là della soluzione formale che uscirà oggi dal Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Unione, è che sulla sostanza della questione la Germania non farà grandi passi indietro. Archiviata la pratica degli eurobond («la posizione della Germania non è cambiata in nulla», ha ribadito in serata Berlino), su cui malgrado gli annunci e le chiacchiere non c’è mai stato alcuno spiraglio di compromesso, la trattativa negli ultimi giorni, e nelle ultime ore, si è concentrata sul cosiddetto scudo anti-spread. In altre parole, la possibilità di interventi europei per sgonfiare i rendimenti dei titoli di Stato di Paesi tecnicamente “virtuosi” ma presi d’assalto dalla speculazione.

Ntv a tutta velocità. L'ad precetta tutti: solo 7 giorni di ferie

La Ntv di Luca Cordero di Montezemolo, per ora, non sembra perdere un colpo. Alla data del 24 giugno, secondo quanto riportano alcuni documenti interni che Libero ha potuto consultare, i passeggeri sono saliti a quota 131.727 rispetto agli 82.600 del primo mese di esercizio. Il che significa, facendo due calcoli, che l’obiettivo del raddoppio dei clienti entro la fine del mese, come annunciato dall’ad Giuseppe Sciarrone, è a portata di mano.

domenica 24 giugno 2012

Due schiaffi non bastano: Monti rivede Angela

«I leader delle quattro più grandi economie dell'eurozona - scrive il Financial Times - si sono impegnati a rilanciare la crescita e a difendere la moneta unica, ma la Germania continua ad opporsi a proposte di unificare il debito e di usare il fondo di salvataggio per stabilizzare i mercati». È questa, al di là dei titoloni sparati ieri dai principali quotidiani, la sintesi del vertice di venerdì scorso a Roma, che si lascia dietro molte frasi ad effetto, ma ben poca sostanza. Il summit si è infatti concluso «nel disaccordo sulla necessità di interventi a breve termine e su come ottenere una maggiore unione politica e fiscale». Del resto, basta guardare cosa ha riferito Angela Merkel ai vertici della coalizione e dell'opposizione tedesche. Come reso noto dal portavoce del governo di Berlino, i colloqui sono stati incentrati principalmente sui temi dell'agenda per la crescita e di una tassa sulle transazioni finanziarie. Ecco qui cosa è riuscito a portare a casa Mario Monti: accordi di massima sul rafforzamento dei project bond e degli investimenti della Bei per mettere sul tavolo 120-130 miliardi e sulla Tobin Tax.

venerdì 22 giugno 2012

Passera abbrevia le concessioni. Colpo basso alle imprese energetiche

Altro che decreto sviluppo, il provvedimento varato qualche giorno fa dal governo per rilanciare l'economia del Paese rischia invece di far scappare le imprese, e gli investimenti, all'estero. Lo sgambetto alle aziende italiane è contenuto al comma 4 dell'articolo 37, che modifica la tempistica e i criteri di aggiudicazione delle gare per le nuove concessioni idrolettriche. Nel dettaglio, si legge nella relazione tecnica al testo, «la durata delle concessioni è portata a 20 anni (dagli attuali 30)».

Un'altra stangatina su gas e luce

Mentre avete appena finito di pagare l'Imu e vi accingete a completare il pagamento dell'Irpef, preparatevi ad aprire ancora il portafoglio. Da luglio, infatti, arrivano nuovi rincari in bolletta. Ad anticiparli, in attesa delle decisioni ufficiali sulle tariffe dell'Autorità, è il consueto rapporto del centro studi di Nomisma. «Prevediamo per il gas un incremento del 2%, mentre per la bolletta dell'elettricità la nostra previsione è di un aumento dell'1-1,5%», spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. A spingere il caro-tariffe sarà principalmente l'effetto dei prezzi delle materie prime registrati nei mesi passati.

lunedì 18 giugno 2012

Monti accelera sulla super Cdp taglia-debito

Il cerchio si chiude. Fintecna, la società veicolo del Tesoro costituita nel 1993 per ristrutturare e cedere le ex società dell'Iri finirà in pancia alla Cdp , che nel 2012 è la spa pubblica (70% Tesoro, 30% fondazioni bancarie) che più si avvicina all'ex Istituto per la ricostruzione industriale. Con il decreto varato ieri dal Cdm, che prevede la cessione alla Cassa entro 4 mesi di Sace, Simest e Fintecna, il gigante del risparmio postale risvegliato dall'ex ministro dell'Economia Tremonti si avvia a diventare una vera e propria super holding di Stato.

Decreto sviluppo senza soldi

Al di là degli annunci, già ampiamente sentiti negli anni passati, di 80 miliardi di euro di risorse messe in movimento, il pacchetto sviluppo messo a punto da Corrado Passera non ha una dote particolarmente ricca. Fisco, energia, lavoro, incentivi, trasporti. Sono tanti i settori toccati dal provvedimento licenziato ieri, «salvo intese» e quindi soggetto a ulteriori correzioni, dal Consiglio dei ministri. Ma a ben guardare sui 60 articoli di cui è composto il provvedimento solo 6 prevedono minori entrate o maggiori spese. E le cifre in fondo alla tabella della relazione tecnica non sono davvero tali da impressionare.

venerdì 15 giugno 2012

Smonta-Italia: federalismo e nuovo fisco accantonati, controriforme su università, lavoro e Pa

Di riforme vere, come quelle invocate dall’Europa e dalle imprese per la crescita e lo sviluppo, negli ultimi otto mesi se ne sono viste pochine. In compenso, però, il governo di Mario Monti è riuscito a impasticciare, se non spazzare completamente via, buona parte dei provvedimenti migliori che il precedente governo era riuscito faticosamente a far andare in porto. A conti fatti, più che salva-Italia e cresci-Italia, sembra che l’operazione più riuscita dei tecnici guidati dal professor Monti sia una sorta di smonta-Italia. A colpi di controriforme sono stati infatti mandati in fumo i pochi passi in avanti fatti negli ultimi anni dal Paese. Vediamo nel dettaglio i casi più clamorosi.

La city americana licenzia Monti: forse è già il turno di un altro...

La stampa internazionale non molla più la presa. Finita ormai da tempo la luna di miele con il professore della Bocconi, non passa giorni senza che un prestigioso quotidiano estero si scagli contro Mario Monti. Ieri è tornato sull’argomento il Wall Street Journal, che sta bersagliando il governo tecnico ormai ininterrottamente.

Terremoto in Emilia, la Regione sapeva da cinque anni del rischio sisma

Limitare i danni e, soprattutto, le vittime. Mentre in Emilia la terra continua a tremare (ieri mattina si è registrata un’altra scossa di magnitudo 3,6), da alcuni documenti inediti emerge uno scenario assai diverso da quello che finora ci è stato raccontato. Difficile dire cosa si sarebbe potuto o dovuto fare, come si sarebbe potuto intervenire. Prevedere un terremoto, come abbiamo ormai tristemente imparato, è impossibile. Così come è impossibile costruire edifici in grado di fronteggiare le più violente manifestazioni della natura. Quello che è certo è che la Regione, malgrado le numerose smentite, sapeva. E sapeva non da alcuni mesi, grazie agli allarmi della Commissione grandi rischi, ma addirittura dal 2007.

mercoledì 13 giugno 2012

Le spese folli dello Stato: due milioni di euro all'ora

Due milioni di euro l'ora. In barba alla spending review, che i vari governi ci sventolano sotto il naso dall'epoca del compianto Tommaso PadoaSchioppa (era il 2006), è questa l'impressionante velocità con cui cresce la spesa pubblica italiana. A fare i calcoli è stata la Confartigianato, che ieri in occasione della relazione annuale del presidente Giorgio Guerrini, ha puntato il dito senza mezzi termini sulle «riforme epocali poi cadute nel vuoto», sugli «annunci di tagli delle spese improduttive» e di «riduzione delle tasse», che non hanno mai prodotto alcun cambiamento. I numeri parlano chiaro: tra il 2000 e il 2012 la spesa pubblica è salita di 250,7 miliardi. Alla straordinaria velocità di crescita, si legge nel rapporto dell'ufficio studi, «di 2.384.808 euro all'ora, equivalente a 39.747 euro al minuto». Avete sentito bene. Ogni sessanta secondi lo Stato spende circa 40mila euro in più.

Gli sceicchi fanno shopping a Roma

Dalla moda all'energia, passando per la farmaceutica, l'agroalimentare e i trasporti. Dopo la visita istituzionale a Roma dello scorso gennaio del ministro degli esteri, Abdullah Bin Zayed, quando si parlò di «prospettive di collaborazione industriale, finanziaria e possibilità di investimenti di grande significato» gli Emirati arabi sembrano ora intenzionati a passare ai fatti. Creare partnership imprenditoriali e accrescere gli scambi commerciali. Questo l'obiettivo della missione italiana partita ieri organizzata da Invitalia e dal ministero dello Sviluppo Economico. A guidare la delegazione di imprenditori, manager ed esponenti istituzionali è il ministro dell'Economia degli Emirati, Sultan Al Mansoori.

martedì 12 giugno 2012

Noi in mutande e Monti aumenta la spesa

Corrado Passera ammette che il quadro è fosco, ma minimizza: «I dati Istat sono in linea con le previsioni che avevamo». Sta di fatto che un crollo del pil come quello certificato ieri dall'Istituto nazionale di statistica non si vedeva dal 2009 e piazza il nostro Paese dietro a tutte le grandi economie, dalla media dell'Eurozona agli Stati Uniti, fino al Giappone. Su base annua il prodotto interno lordo del primo trimestre è scivolato dell'1,4% (una rilevazione peggiorata rispetto al -1,3% stimato lo scorso 15 maggio), mentre sui tre mesi precedenti il differenziale negativo è stato dello 0,8%. L'Italia aveva fatto peggio solo nel primo trimestre del 2009, quando il pil crollò del 3,5% (e di oltre il 5% alla fine dei dodici mesi) sotto i colpi violentissimi della crisi mondiale dei mutui subprime.

mercoledì 30 maggio 2012

Arrestato Ponzellini. Altri guai per il Pdl

«Massimo Ponzellini, con l’ausilio di Antonio Cannalire, la collaborazione di Enzo Chiesa e, di volta in volta, con la condivisione o la tolleranza degli altri dirigenti, ha realizzato una struttura parallela, principalmente impegnata nell’attività di erogazione del credito». Questo il nocciolo della lunga ordinanza con cui il gip di Milano, Cristina di Censo, ha fatto scattare le tre ordinanze di custodia cautelare per gli ex vertici della Banca popolare di Milano e il manager Francesco Corallo. Le ipotesi di accusa vanno dall’infedeltà patrimoniale all’associazione a delinquere finalizzata a più reati tra cui la corruzione, l’appropriazione indebita, l’emissione di fatture false e il riciclaggio.

Allo Ior il nemico dell'Italia

Nessuna lista, né, tantomeno, candidati in pole position. Dal Vaticano ripetono che la scelta del successore di Ettore Gotti Tedeschi alla guida dello Ior non avverrà in tempi brevi. E che i nomi circolati sarebbero il frutto «di pure speculazioni per riempire un vuoto di informazione».
In effetti molte candidature sono finite nel calderone un po’ frettolosamente. C’è addirittura chi ha parlato di un ritorno di Angelo Caloia, che ha guidato l’Istituto per 16 anni, dalla gestione Marcinkus fino a quella Gotti Tedeschi, partita nel 2008. Così come sono circolati nomi difficilmente spendibili, considerate le varie disavventure giudiziarie, come quelli di Cesare Geronzi o Antonio Fazio.

martedì 29 maggio 2012

La Cdp sceglie Metroweb. Duello con Telecom sulla banda ultralarga

Dalla Cdp assicurano che l’investimento in Metroweb è finalizzato ad un progetto «complementare e sinergico» a quello Telecom. Sta di fatto che dopo i 150 milioni già immessi in F2I (il fondo di Vito Gamberale che controlla Metroweb insieme ad Intesa) la Cassa (attraverso il Fondo strategico italiano) ha deciso di mettere sul piatto della banda ultralarga altri 500 milioni.

sabato 26 maggio 2012

Passera perde terreno sull'energia. Pressing di Clini sul Gse

Potrebbe riservare qualche sorpresa il duello in atto nel governo sul rinnovo dei vertici del Gestore dei servizi energetici e, a cascata, delle sue controllate, Acquirente Unico e Gestore dei mercati energetici. Una partita che riguarda complessivamente una quindicina di poltrone.

L'Imu diventa farsa. Rispedito a casa chi prova a pagarla

Migliaia di contribuenti rimandati a casa. Lo avevano paventato molte associazioni di categoria, lo abbiamo scritto più e più volte. Era inevitabile. È successo. A creare il primo scompiglio non è stata l'insipienza dei cittadini, né l'ingarbuglio inestricabile delle modalità di pagamento della nuova Imposta municipale con cui Mario Monti ha sostituito l'Ici per far quadrare i conti pubblici (gettito complessivo di 21,4 miliardi, 3,4 sulle abitazioni principali, 18 sulle altre), ma una semplice dimenticanza dell'Agenzia delle Entrate. Quella che si indigna quando qualcuno si permette di criticarne il lavoro, quella difesa dal premier con l'avvertimento che le «parole sono pietre».

I dipendenti pubblici sfasciano la previdenza

Un peso complessivo sulla fiscalità generale, quindi sulle tasche dei contribuenti, di oltre 68 miliardi di euro. Con un deficit di gestione quasi esclusivamente portato in dote dai dipendenti pubblici. È questo il quadro poco incoraggiante del sistema pensionistico italiano disegnato dal Nucleo di valutazione della spesa previdenziale guidato dal professor Alberto Brambilla.

venerdì 25 maggio 2012

Squinzi in campo: «Giù le tasse»

È pacato e serafico, Giorgio Squinzi. Si auto definisce «un uomo del dialogo» e assicura di non volere la «luna», ma solo «un Paese normale». Sulle proposte per uscire dalla crisi, però, il neopresidente di Confidustria, ieri alla sua prima assemblea annuale, va dritto al punto: bisogna liberare le imprese dalla «zavorra del fisco», intervenire sulla Pubblica amministrazione, riaprire i rubinetti del credito alle imprese e riempire di contenuti concreti la listarella compilata dal governo tecnico sulla spending review.

Monti resta appeso agli eurobond

Mario Monti non ha dubbi. Sugli eurobond «dopo le riflessioni in sede europea ci sarà un’accelerazione». Sui tempi, però, è impossibile fare previsioni. «Non è», ha spiegato nel pomeriggio al Forum nazionale dei giovani, «questione di mesi, ma neanche di 5-10 anni». Mentre qualche ora prima, durante l’incontro con il Primo ministro ceco, Petr Necas, aveva parlato di «tempi maturi, non fra moltissimo». Una vaghezza non casuale.

venerdì 18 maggio 2012

Monti studia come farci fallire meglio

Tutto è in arrivo, ma nulla arriva. C’era grande attesa, ieri, per una serie di provvedimenti più volte annunciati dal governo per allentare la presa su imprese e famiglie. Da una parte le novità in materia fiscale, dall’altra le norme sulla certificazione dei crediti della Pa. Nei giorni scorsi si era detto che i tecnici di Via XX Settembre e dello Sviluppo stessero lavorando febbrilmente alla definizione dei dettagli per consentire a Mario Monti di presentarsi alla visita all’Agenzia delle Entrate con il pacchetto di riforme in mano. Così non è stato.

Obama non basta all'Europa. La Merkel vince sempre

Non sembra aver partorito grandi risultati la videoconferenza tra i leader europei di preparazione al G8 di oggi a Camp David. Monti, Hollande, Merkel, Cameron, Barroso e Van Rompuy avrebbero parlato per circa un’ora delle proposte da portare sul tavolo del vertice mondiale presieduto da Barack Obama. Il neopresidente francese su cui il numero uno della Casa Bianca punta per scardinare la linea rigorista della Germania non è però riuscito a portare l’affondo.

giovedì 17 maggio 2012

Il governo usa la golden share in Finmeccanica. Orsi col fiato sul collo

Nessun passo indietro sulle deleghe, niente svendite degli asset, rigore e disciplina sull’attuazione del piano. Più che una resa, come qualcuno aveva profetizzato, un serrate i ranghi. Giuseppe Orsi ha approfittato dell’assemblea degli azionisti (che ha approvato il bilancio 2011, con oneri straordinari monstre di 3,2 miliardi e una perdita di 2,3 miliardi), per mettere le cose in chiaro. Dopo settimane di voci e indiscrezioni sul possibile azzoppamento politico del manager attraverso una ridistribuzione delle competenze con il cfo Alessandro Pansa, l’ad e presidente di Finmeccanica ha spiegato senza giri di parole che «non c’è alcuno spacchettamento delle deleghe».

Stranieri in fuga dalle banche italiane

Altra giornata di passione per l’Italia dei “tecnici”, con lo spread volato nel corso della seduta fin sopra i 450 punti base, per poi assestarsi in serata a 435 punti. Ma a preoccupare sono soprattutto i dati snocciolati dall’Associazione bancaria, che nel bollettino mensile ha lanciato l’allarme sulla fuga dei capitali stranieri dall’Italia. A marzo, per il nono mese consecutivo, il trend dei depositi dall’estero è risultato negativo, con percentuali da far gelare il sangue.

mercoledì 16 maggio 2012

Monti è rimasto con Barroso

Un incontro «molto costruttivo» con Josè Manuel Barroso durante il quale sembra si sia parlato anche di misure per la crescita e lo sviluppo. Tutto qui. È questo l'esito dell'atteso vertice di Bruxelles in cui Mario Monti avrebbe dovuto sbattere i pugni sul tavolo e affondare il colpo contro l'austerity in salsa tedesca. Si era fatto un gran parlare nei giorni scorsi della proposta del premier sullo scorporo degli investimenti per tre anni dai calcoli del fiscal compact. In occasione dell'Ecofin, si era detto, il professore tesserà la sua tela in vista del G8 di venerdì e del summit Ue del 23 per convincere l'Europa ad accettare una golden rule non più rinviabile sul patto di stabilità. Eppure, fonti della Commissione riferiscono che il presidente Barroso e il premier italiano avrebbero semplicemente «insistito sulla necessità di continuare il consolidamento di bilancio e le riforme strutturali». Nell'incontro, si sottolinea, «non c'è stato niente di rivoluzionario».

Pil, Borsa, spread: sprofondo Italia

C’è chi sostiene che i mercati siano dominati dalla speculazione e tengano in scarsa considerazione i fondamentali dell’economia. Eppure, nella tempesta perfetta che si sta abbattendo sull’Italia, gli indici di Borsa e i dati macro snocciolati dall’Istat sembrano parlare esattamente la stessa lingua. Entrambi ci riportano indietro nel tempo, ai giorni più drammatici della crisi dei mutui subprime.

martedì 15 maggio 2012

Savona: "Uscire dall'euro? Restare sarebbe altrettanto pericoloso"

Alcuni anni fa, professor Paolo Savona, lei sostenne che l’Italia avrebbe dovuto valutare l’uscita  dall’euro. Cosa ne pensa ora?
Penso che un gruppo dirigente serio debba avere il Piano B, sia per decidere di uscire se necessario, sia per non subire una scelta altrui. Non si è fatto e il rischio si è accresciuto. Oggi è sempre più necessario e sempre più grave non averlo. Non mi sembra un grande attestato di buongoverno.

domenica 13 maggio 2012

Lo Stato trova il trucco per rimborsare i crediti della Pa

Basta un certificato. Che l’impresa può presentare in banca per chiedere un anticipo o al fisco per estinguere un debito. Messa così, la compensazione dei crediti verso la Pubblica amministrazione non sembra affatto quel meccanismo diabolico che spinse Mario Monti ad infuriarsi verso chi ne caldeggiava l’introduzione. Quando Angelino Alfano provò a mettere sul piatto la questione, il premier si definì addirittura «sdegnato» per quello che considerava un invito alla «disobbedienza fiscale».

sabato 12 maggio 2012

All'Europa scappa la verità: l'Italia ha un buco da 8 miliardi

C’è il quasi pareggio di bilancio e il bilancio in equilibrio in termini strutturali. Il primo è quello contenuto nel Documento di economia e finanza del governo, il secondo è quello illustrato ieri da Bruxelles. Nessuno dei due, però, coincide con il numero “zero” che doveva comparire nel 2013 alla voce deficit/pil. Per Bruxelles addirittura, a differenza del -0,5% calcolato da Mario Monti, la distanza con il vero pareggio dei conti pubblici si allargherebbe fino ad un -1,1%. Si tratta di decimali, che tradotti in euro, però, fanno 8 miliardi (lo 0,5% del pil) che mancano all’appello.

L'Eni fa gola al Qatar. Cdp pronta a vendere

Fondi sovrani in manovra sull’Eni. Secondo la testata specializzata Middle East Economic Survey il Cane a sei zampe sarebbe finito nel mirino del Qatar, paese con cui il gruppo italiano da alcuni anni ha riallacciato stretti rapporti commerciali. In seguito alla firma, nel 2008, di un protocollo con Qatar Petroleum international per individuare nuove opportunità di investimento congiunto negli idrocarburi, la società guidata da Paolo Scaroni ha anche aperto un ufficio di rappresentanza per rafforzare i legami con le autorità e le compagnie locali.

venerdì 11 maggio 2012

Anche Grilli scarica Monti. Meno tasse e compensazione fiscale per i debiti della Pa

C’è bisogno «di una riduzione del peso fiscale nel nostro Paese». Non ditelo a Mario Monti, ma pure Vittorio Grilli inizia ad accorgersi che le stangate stanno soffocando il Paese. Intervenuto all’assemblea pubblica di Unindustria, dopo mesi di interventi dedicati alla necessità di sacrifici per far tornare i conti pubblici, in perfetta linea col professore della Bocconi, il viceministro dell’Economia ha detto fuori dai denti che in Italia ci sono troppe tasse.

I pm vogliono chiudere l'Eni in Kazakistan

Che la situazione in Kazakistan fosse paludosa era abbastanza chiaro a tutti. Più difficile immaginare che a difendere il rispetto della legalità nel regime dell’est europeo scendesse in campo la procura di Milano, che ieri ha addirittura chiesto il commissariamento di AgipKco, la società dell’Eni che opera in territorio kazako, per una presunta tangente da 20 milioni di dollari.

Il mondo rischia un crac da 35mila miliardi

Lo spread non scende, la Cina ci sbatte la porta in faccia, Angela Merkel gela il governo sugli eurobond e S&P profetizza una bufera mondiale da 35mila miliardi. L'unica buona notizia arrivata ieri sul fronte della crisi è che Goldman Sachs continua ad investire in Europa. La banca d'affari ha infatti annunciato di aver acquistato altri 2,3 miliardi di titoli italiani e di aver incrementato l'esposizione sui Paesi periferici. Per il resto, il quadro è davvero poco incoraggiante.

giovedì 10 maggio 2012

Lo spread a 430. E il premier corre alla festa dell'euro

L'Europa crolla. E Monti la festeggia. È una coincidenza, considerato che il 9 maggio è l'anniversario della dichiarazione del 1950 dell'allora ministro degli Esteri francese, Robert Schumann, che gettò le fondamenta della futura Unione. Ma vedere il premier che si presenta alla kermesse di Firenze per celebrare l'euro proprio mentre gli indici dei mercati finanziari del Vecchio continente consegnano l'ennesimo bollettino di guerra fa un certo effetto.

La trasparenza del governo: «Nascosti» 68 parenti

I professori non fanno i compiti. Alla faccia della “assoluta trasparenza” sbandierata in più occasioni da Mario Monti come tratto caratteristico e imprescindibile dell'esecutivo tecnico, molti ministri non sono ancora in regola con le normative Antitrust. In particolare, con quelle relative alle dichiarazioni sulle attività patrimoniale che, in base alla legge del 2004, tutti gli esponenti di governo devono inviare all'authority entro 90 giorni dall'insediamento. Ebbene, secondo la relazione semestrale del garante, all'appello mancano 68 dichiarazioni su un totale di 296, malgrado i termini siano scaduti. Ad occhio e croce si tratta di un buon 25% di soggetti obbligati a comunicare i dati che si è tranquillamente infischiato di rispettare la legge.

sabato 28 aprile 2012

Stato di polizia fiscale. Arriva la taglia sugli evasori

L’aria che tira si è capita da un pezzo. I blitz degli ispettori del fisco nelle località turistiche e modaiole, il bollino blu per i commercianti “onesti” proposto da Attilio Befera, la blacklist di quelli “disonesti” uscita solo all’ultimo dal decreto fiscale, il tormentone del supercomputer Serpico che ficcherà il naso nei nostri conti correnti per calcolare a tavolino quanto dovremo pagare di tasse. Ma se l’obiettivo è alimentare il conflitto sociale, le norme contenute in una bozza di decreto che sta circolando in questi giorni rappresentano l’arma finale. L’idea è semplice quanto devastante: trasformare i cittadini in un esercito di cacciatori di taglie attraverso un meccanismo premiale che incoraggi la delazione del presunto evasore fiscale.

venerdì 27 aprile 2012

Addizionali, 730 e ritenute. Ci aspettano 82 balzelli diversi

C'è chi, come il Corriere della sera, ne ha contate addirittura 82. Ma basta andare su uno dei numerosi siti on line di commercialisti e tributaristi per verificare che il numero supera senza difficoltà la sessantina. Si tratta delle scadenze fiscali con cui gli italiani si troveranno a dover fare i conti a maggio. Può sembrare incredibile, ma a forza di balzelli e controbalzelli, è questo l'effetto delle «semplificazioni» del governo Monti. Difficile dire se il mese sia particolarmente sfortunato o se è solo un primo assaggio di quello che ci attende in futuro. Basti pensare a giugno, ad esempio, quando scatterà la prima fase dell'inestricabile rompicapo del pagamento dell'Imu sugli immobili.

giovedì 26 aprile 2012

Achtung Merkel: il bund non tira più

Nulla di cui preoccuparsi troppo. Ma la giostra impazzita dei debiti sovrani europei, di tanto in tanto, qualche problema lo crea anche all'inflessibile Angela Merkel. Ieri l'asta dei Bund a trent'anni è di nuovo tecnicamente fallita. A fronte di un obiettivo di raccolta di 3 miliardi di euro, la Bundesbank ha ricevuto offerte per soli 2,74 miliardi e ne ha accettate per soli 2,40 miliardi. Nel secondo semestre del 2011 la mancata copertura dei titoli trentennali si era già verificata quattro volte.

Pure Draghi scarica Monti. Troppe tasse, niente ripresa

Scricchiola l’asse dei due Mario. Si è parlato molto nei mesi scorsi, e non senza ragioni, della sponda europea offerta dall’ex numero uno di Bankitalia al governo guidato dall’ex rettore della Bocconi. Dai diktat al governo Berlusconi, alla accurata tempistica degli acquisti di bond italiani da parte della Bce durante le fasi più delicate della crisi, fino alle maxi-aste di liquidità che hanno permesso al premier di sbandierare il robusto calo dello spread dell’inizio dell’anno come l’effetto della credibilità delle sue riforme. Gli argomenti offerti ai sostenitori dell’esistenza di un asse Draghi-Monti sono stati abbondanti e circostanziati.

martedì 24 aprile 2012

Troppe tasse, niente tagli. In fumo mezza manovra

Mentre la Corte dei Conti ci informa che la mazzata di tasse in arrivo con le manovre correttive non servirà a nulla perché l'effetto recessivo manderà in fumo metà dell'impatto previsto sul deficit, le speranze che i Professori riescano a sforbiciare seriamente la spesa pubblica si fanno sempre più sottili.

Senza credito il 40% delle piccole aziende

In barba ai 250 miliardi regalati (ad un tasso dell'1%) dalla Bce e ai quasi quotidiani annunci di fondi e plafond miliardari messi a disposizione delle imprese, i rubinetti delle banche sono sempre più chiusi. Guardare il grafico elaborato da Confcommercio sulle rilevazioni trimestrali dell'osservatorio sul credito fa un certo effetto. Nel primo trimestre del 2012 le due linee che si avvicinavano progressivamente fra loro dalla metà del 2008, si sono intrecciate e capovolte.

domenica 22 aprile 2012

Arriva l'Imu-bis: nuova rapina sulla casa

C’è chi giura che non sarà mai applicata e chi si difende spiegando che c’era già. Sta di fatto che nelle pieghe del decreto sulle semplificazioni fiscali il governo Monti, con lo zampino del Parlamento, ha inserito un’altra bella stangata sulla casa. In gergo tecnico si chiama tassa di scopo (come se le altre le pagassimo per fare beneficenza), ma altro non è che una sorta di Imu-bis, visto che colpirà tutte le abitazioni, prima casa compresa, con lo stesso meccanismo della nuova imposta municipale.

venerdì 20 aprile 2012

Lo Stato paga i suoi debiti. Ma garantiscono le imprese

«Contiamo che già nei prossimi giorni si possa sottoscrivere un accordo tra le parti private». Il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, è ottimista. Sul piatto ci potrebbero essere circa 30 miliardi di liquidità. Una robusta fetta dell'enorme debito (si stimano 90 miliardi) della Pa nei confronti delle aziende. Il presidente di Rete Imprese, Marco Venturi, è comunque cauto. «C'è stata una risposta», ha spiegato al termine del vertice col ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, «un primo passo che aiuta le imprese a uscire dalle difficoltà». Ma, ha ammesso, «non è quello che avevamo chiesto». La soluzione escogitata dal governo, con lo zampino delle banche, per iniziare a sbloccare le risorse, in effetti, rischia di trasformarsi in un boomerang.

giovedì 19 aprile 2012

Cdp controcorrente aumenta i prestiti a casse e aziende

Nessuna stretta sul credito, malgrado la recessione e senza i 250 miliardi della Bce all'1% incassati dalle banche. È con una punta di orgoglio che l'ad Giovanni Gorno Tempini snocciola i dati della Cdp , che nel 2011 ha registrato una crescita dello stock di prestiti a banche e imprese del 7% (a quota 98,6 miliardi) rispetto ad incremento della dinamica dei prestiti degli istituti di credito di circa la metà. 

Sull'Imu rischio caos e un paradosso: meno si paga più i sindaci guadagnano

Con l'F24 sempre, con i bollettini postali solo dal primo dicembre. In ogni caso, per le seconde case, ciascun contribuente si dovrà calcolare la quota di pertinenza del Comune e quella dello Stato, ovvero il 50% della sola aliquota base (senza quindi le eventuali addizionali locali). Entro il 16 giugno bisognerà poi scegliere tra due o tre rate. In quest'ultima ipotesi il 16 settembre bisognerà di nuovo mettersi all'opera. Ma nessuno ha capito come.

Il ricatto di Monti: «O me o la Grecia»

Sono lontani i tempi spensierati della «crisi è finita». Ora è il momento dei «sacrifici», del «prezzo altissimo imposto a famiglie, giovani, lavoratori, imprese». E anche delle «esperienze che si chiudono nella disperazione», dice Mario Monti, accorgendosi finalmente dei drammatici suicidi che si sono verificati nei mesi scorsi. Il quadro che solo qualche settimana fa faceva intravedere spiragli di sole, ora è fosco come non mai. «Ristabilire un'Italia capace di crescere è un compito appena iniziato. Ci battiamo ogni giorno per evitare il drammatico destino della Grecia», si difende il premier, «lì ci sono stati 1725 suicidi, noi lo eviteremo».

mercoledì 18 aprile 2012

Altro cambio: ormai l'Imu è un rompicapo

Tre, ma anche due. Non si arresta l'ingarbuglio sulla nuova imposta municipale unica. L'ultima novità arrivata ieri dagli emendamenti al decreto fiscale approvati in commissione Finanze della Camera riguarda l'ennesima modifica delle modalità di pagamento della tassa. Per la prima casa, secondo quanto disposto dal testo proposto da Gianluca Galletti dell'Udc, il contribuente potrà scegliere tra due o tre rate. Entro il 16 giugno, scadenza della prima rata, bisognerà decidere se pagare il 33%, e avere altre due rate (a settembre e dicembre), oppure pagare il 50% e avere una seconda e ultima rata a dicembre (dall'importo ignoto, considerate le possibili modifiche comunali e governative alle aliquote). Fin qui le prime case. Per gli altri immobili resta la strada delle due rate, a giugno e dicembre. Oltre al modello telematico F24 si potrà usare il vecchio bollettino postale, ma solo dal primo dicembre.

martedì 17 aprile 2012

Sedici, giorno maledetto dell'Imu

L'Imu si fa in tre per le prime case. La sostanza cambia poco: sempre di stangata si tratta. Anche il caos sulle aliquote, che potranno essere cambiate fino all'ultimo sulla base delle addizionali decise dai Comuni e dalla possibile rimodulazione a livello nazionale sulla base delle esigenze di gettito, resta. Ma il peso dell'imposta viene almeno diluito su tre scadenze diverse, come aveva chiesto il Pdl. «È un passaggio essenziale, un aiuto concreto che allevia i sacrifici delle famiglie italiane», dichiara il segretario Angelino Alfano.

venerdì 13 aprile 2012

Italo scalda i motori per la sfida sull'alta velocità. Ma i ritardi di Alstom imbrigliano Montezemolo

Tutto è pronto. O quasi. I treni privati della Nuova trasporto viaggiatori inizieranno a sfrecciare sui binari dell’alta velocità il 28 aprile. Dal 15 sarà possibile acquistare i biglietti, con un ventaglio di tariffe, sconti ed opzioni che, come ribadito ieri dall’ad Giuseppe Sciarrone, riusciranno ad accontentare tutti. La diffusione dei prezzi, avvenuta ieri, era l’ultimo passaggio che mancava ad Ntv per iniziare a scaldare i motori. Ora si parte davvero. E la sfida con le Fs, finora combattuta a colpi di polemiche a distanza, si trasferisce finalmente sui binari: saranno i viaggiatori a scegliere.

Un balzello al giorno. La manovra occulta dei Professori

Ci hanno provato anche con gli sms. Non passa giorno ormai senza che non spunti un nuovo balzello per coprire lo sbilancio dei conti pubblici che, malgrado la stangata continua, non riesce ad essere annullato. Ieri, del resto, è stato lo stesso viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ad ammettere implicitamente che le previsioni del governo andranno corrette, ovviamente in peggio visto che il Pil calerà più del previsto. Senza contare, come ha spiegato la Bce nel bollettino, che aumenteranno a dismisura disoccupazione e inflazione. Le stime sul deficit, ha detto Grilli smentendo quelle circolate in questi giorni, «andranno discusse in Consiglio dei ministri».

giovedì 12 aprile 2012

I nuovi incentivi alle rinnovabili non tagliano le bollette

La sforbiciata ai mega incentivi per le rinnovabili (in particolare il fotovoltaico) ci sarà, come voleva Corrado Passera. Il sostegno robusto alle fonti alternative pure, come chiedeva Corrado Clini. Gli unici a restare a bocca asciutta saranno gli utenti, che portano a casa solo la promessa che gli aumenti sconsiderati della bolletta dovuti al peso degli aiuti alle energie rinnovabili non ci saranno più.

mercoledì 11 aprile 2012

La Borsa e lo spread sfiduciano il governo

Da Palazzo Chigi parlano di «cause esogene» e di «turbolenze che non dipendono dall’Italia», ma riguardano tutta Europa. Viene da stropicciarsi gli occhi e fissare con attenzione il calendario. Diciassette miliardi bruciati a Piazza Affari, crollo dell’indice Ftse Mib del 4,98%, spread sopra i 400 punti base e parola rassicuranti dal governo. Difficile scorgere la differenza con le drammatiche settimane che hanno preceduto l’avvento dei professori, se non fosse per la valanga di tasse che nel frattempo è piovuta sul groppone degli italiani per ridare credibilità al Paese.

Attacco finale alle partite Iva. Adesso arriva la batosta

Dal Tesoro minimizzano, ma i dati parlano chiaro. A febbraio le nuove partite Iva aperte in Italia si sono fermate a quota 55mila, con una diminuzione verticale rispetto a gennaio del 36,7%. Di sicuro, come sottolineano da Via XX Settembre, va considerata la particolarità di gennaio, mese solitamente privilegiato, anche per questioni di semplicità contabile, dai lavoratori autonomi per l’avvio di una nuova attività. Il dato di febbraio va quindi letto alla luce delle 87mila partite Iva registrate all’inizio del 2012, con un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Difficile, però, liquidare il crollo, come fanno i tecnici del ministero dell’Economia, come una dinamica «fisiologica e poco significativa». La realtà è che per gli autonomi tira una brutta aria: oltre alla prospettiva di diversi mesi, se non anni, di recessione davanti, per le partite Iva è anche in arrivo la stretta/stangata inserita dal governo Monti con la riforma del lavoro. Regali che si vanno ad aggiungere ad una campagna di criminalizzazione fiscale per commercianti, microimprese e professionisti messa in atto da diversi mesi dall’Agenzia delle Entrate.

sabato 7 aprile 2012

La Ferrari si libera della Fiom e dà 3.600 euro a dipendente

Sarà un caso, ma il premio di produttività più sostanzioso nella storia della Ferrari arriva con la Fiom fuori dalla rappresentanza sindacale. A strappare l’accordo sono state Fim e Uilm che ieri hanno sventolato con soddisfazione il risultato storico di un bonus aggiuntivo per i dipendenti di 3.654 euro, il cui saldo di 1.904 euro verrà versato nella busta paga di aprile.

Ma sul mattone banche, fondi e Chiesa hanno gli sconti

Se proprio volevano colpire ancora le case, la scelta non mancava davvero. Per recuperare 365 milioni di euro necessari a finanziare una quota dei costi previsti dalla riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali il governo dei professori ha deciso di aumentare il peso della tassazione sui redditi di affitto del 10%.

Ecco la patrimoniale: sulla casa più di 20 balzelli

Che si tratti di risanare i conti pubblici o finanziare gli ammortizzatori sociali, alla fine la musica non cambia: la mucca da mungere è sempre la casa di proprietà. In barba ad un carico fiscale spaventoso, che complessivamente può anche superare i 20 balzelli.

giovedì 5 aprile 2012

La stampa anglosassone abbandona Monti: solo tasse e recessione

Solo qualche settimana fa, secondo quanto si poteva leggere sulla prestigiosa copertina del Time, era considerato addirittura l’uomo in grado di salvare l’Europa. Ora, i suoi “amici” delle principali comunità finanziarie internazionali iniziano ad avere forti dubbi anche sulla possibilità che riesca a salvare l’Italia. Anzi, a giudicare dalle bordate arrivate negli ultimi giorni, l’opinione che si sta diffondendo è che le mosse di Mario Monti stiano facendo precipitare il Paese verso il baratro. Insistenti e crescenti sono le preoccupazioni del Financial Times, che dopo aver svelato martedì scorso un dossier europeo secondo cui l’Italia avrebbe bisogno di ulteriori misure fiscali per restare a galla, ieri ha rincarato la dose, spiegando non solo che a forza di tasse «la luna di miele» tra Monti e il Paese «è finita», ma che i rischi di un peggioramento della situazione sono dietro l’angolo.