martedì 31 gennaio 2017

Suicidio Padoan: rischio aumento Iva

La stragrande maggioranza dei Paesi Ue se ne infischia dei vincoli di bilancio. E l’Italia non è l’unica ad avere il debito alto. Parola di Fmi. Se non è una beffa, poco ci manca. Proprio nelle ore in cui i tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro per recuperare a colpi di nuove tasse i 3,4 miliardi aggiuntivi chiesti da Bruxelles, un working paper dell’organismo internazionale guidato da Christine Lagarde fa il punto sul rispetto delle raccomandazioni di Bruxelles da parte degli Stati membri.

sabato 28 gennaio 2017

Federalismo stravolto: virtuosi puniti

All’ombra del Campidoglio se la ridono di gusto. La grande riforma federalista costruita sui costi standard doveva mettere i comuni spendaccioni in riga e fare piazza pulita delle vecchie incrostazioni centraliste, che attraverso il criterio della spesa storica indirizzavano i soldi verso i sindaci amici piuttosto che verso quelli virtuosi. Alla fine, però, a ricevere i maggiori benefici della riforma sarà proprio Roma «ladrona», quella delle spese incontrollate e dei debiti stratosferici.

giovedì 26 gennaio 2017

Gentiloni becchino felice: "Orgoglioso dei soccorsi"

Ritardi, omissioni, carenze, morti. Per Paolo Gentiloni in Abruzzo «il governo ha fatto ogni sforzo possibile». Poco prima che dall’hotel di Rigopiano arrivasse la notizia di un altro ritrovamento, che porta a 25 il numero delle vittime, e proprio mentre a Loreto Aprutine il piccolo Edoardo, di 8 anni, assiste al funerale dei suoi genitori periti tra le macerie del resort, Paolo Gentiloni è al Senato a celebrare «la capacità di reazione del sistema, all’altezza di un grande Paese». A difendere il lavoro della protezione civile, che è «un patrimonio che dobbiamo tenerci stretto». A prendersela con la furia degli elementi, perché «la valanga che ha travolto l’hotel è arrivata al culmine di una concatenazione di eventi naturali veramente incredibile».

mercoledì 25 gennaio 2017

Lo Stato entrerà anche nelle banche venete

I timori di un contagio iniziano a prendere corpo. Così come quelli del Servizio Bilancio del Senato, che qualche giorno fa avanzava dubbi sulla capacità del fondo di 20 miliardi di assorbire tutte le scosse del sistema bancario italiano. Già, perché l’ipotesi che la nazionalizzazione di Mps possa essere solo la prima di una serie di operazioni simili non è più così peregrina. Anzi. Ieri l’agenzia di rating canadese Dbrs ha messo nero su bianco quello che nelle sale operative degli analisti finanziari già circola da tempo: dopo Siena, anche la Popolare di Vicenza e Veneto Banca avranno bisogno dell’intervento pubblico a carico dei contribuenti.

lunedì 23 gennaio 2017

Solo se lavori a Palazzo Chigi il salario aumenta del 45%

Negli ultimi cinque anni le cose per gli statali non sono andate benissimo. Il blocco degli stipendi scattato nel 2011 ha provocato non solo un congelamento, ma una live diminuzione dei redditi. La retribuzione media pro capite del totale della Pubblica amministrazione, secondo i dati recentemente diffusi dalla Ragioneria dello Stato, è infatti scesa dai 34.686 euro del 2010 a i 34.146 euro del 2015.
Allargando il periodo temporale del confronto, però, i risultati cambiano. E non di poco.

A Forza Italia sono rimaste 24 ore per chiedere i nomi dei bidonisti di Mps

Il momento di tirare fuori gli artigli è arrivato, ma non è più così sicuro che la tigre abbia ancora voglia di affondare il colpo. Domani alle 12 in punto è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto «salva Mps». Il presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino, intende lavorare ventre a terra per riuscire a licenziare il provvedimento entro il 31 gennaio. Per questo, pur impegnandosi a dare «spazio per il necessario approfondimento», ha invitato tutti i gruppi a presentare poche ma qualificate proposte di modifica. Tra queste dovrebbe esserci anche la norma che permetterà ai contribuenti di conoscere la lista dei debitori insolventi che hanno portato la banca sull’orlo del fallimento e costretto lo Stato ad intervenire.

sabato 21 gennaio 2017

Abruzzo, in 30mila ancora senza luce. Partono le cause

Ogni italiano con la corrente in casa su 100 euro di bolletta ne paga 21,2 per il trasporto e la gestione del contatore. Risorse che servono prevalentemente a finanziare lo sviluppo e la manutenzione della rete, sia quella in alta tensione gestita da Terna (che da sola pesa per il 4% della bolletta), sia quella in media e bassa dei distributori locali o nazionali.

"Prestiti agli amici senza garanzie". Così Pop Vicenza ha fatto crac

«Finanziamenti concessi a soggetti sprovvisti di rating o con rating negativo, all’esito di istruttorie di tenore meramente descrittivo e spesso carenti di analisi sulla capacità di rimborso dei beneficiari o caratterizzate dall'assenza di idonee garanzie. Tali anomalie hanno interessato anche operazioni creditizie a favore di esponenti aziendali, ivi inclusi ex consiglieri di amministrazione».  Sembra la fotografia delle operazioni che hanno portato il Monte dei Paschi di Siena ad accumulare 47 miliardi di sofferenze: prestiti facile senza garanzie ad amici e sodali che poi si sono ben guardati dal restituire i soldi.

venerdì 20 gennaio 2017

Garanzia statale pure per gli istituti veneti

Il fondo da 20 miliardi a carico dei contribuenti italiani farà da paracadute anche per i bond di Veneto Banca e Pop Vicenza. La Commissione europea ha giudicato i piani italiani di sostegno per l’accesso alla liquidità delle due popolari venete «in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato».

giovedì 19 gennaio 2017

Non ci sono i soldi: saltano i bonus

Niente bonus per le forze dell’ordine. Da questo mese gli 80 euro aggiuntivi che il governo Renzi aveva esteso dal 2016 a militari, poliziotti e vigili del fuoco non saranno erogati. La notizia, che era nell’aria da tempo, è stata ufficializzata un paio di giorni fa da NoiPa, il portale governativo della Pubblica amministrazione. «Si comunica», si legge nella nota, «che il contributo straordinario è sospeso in attesa delle determinazioni della legge di Stabilità».

Gentiloni si lagna dalla Merkel. Leo lo ignora, lui ringrazia

Ventisei minuti di sonnecchiante conferenza stampa in cui la frase più forte è stata «piccolo cabotaggio». Le attese della vigilia, dopo gli stracci volati tra Roma e Berlino sul caso Fca e l’irritazione del governo italiano per la richiesta di una manovra correttiva, lasciavano presagire un vertice al calor bianco, carico di polemiche e tensioni.

martedì 17 gennaio 2017

Perché il ministro Calenda copre i bidonisti Mps

Da Montezemolo a Renzi, passando per Monti e Bersani. Da quando, a soli 10 anni, il nonno Luigi Comencini lo chiamò per interpretare lo scolaro Enrico Bottini nello sceneggiato televisivo Cuore, Carlo Calenda non si è mai tirato indietro. Sale sul carro con la rapidità di un furetto e poi vi rimane abbarbicato con la tenacia di un mitile. Dopo il liceo classico al Mamiani di Roma, la laurea in giurisprudenza e alcuni incarichi nel mondo della finanza, l’attuale ministro dello Sviluppo, 44 anni ad aprile, figlio dell’economista Fabio Calenda e della regista Cristina Comencini, nel 1998 approda alla Ferrari, dove inizia un sodalizio con Luca Cordero di Montezemolo che gli permette di riempire tutte le pagine del curriculum fino al 2013, quando arriva la svolta politica.

domenica 15 gennaio 2017

I vip bidonano Mps, Mps bidona i poveri cristi

Una villetta in provincia di Roma, un appartamento a Taranto, un bilocale a Mantova, una casetta ad Acireale. Tra i milioni di contribuenti italiani che dovranno farsi carico del salvataggio di Mps ce ne sono tanti che ancora non si spiegano come abbia fatto la banca ad accumulare quei 47 miliardi di crediti in sofferenza.

giovedì 12 gennaio 2017

Alle banche 20 miliardi. E non bastano

Dopo il danno arriva puntuale la beffa: i 20 miliardi di debito pubblico per salvare le banche potrebbero non bastare. Per il primo passo ufficiale del decreto salvabanche bisognerà aspettare ancora qualche ora. La Commissione finanze del Senato ha dovuto dare la precedenza a provvedimenti in scadenza e l’iter per la conversione del decreto in Senato, con la scelta dei relatori e l’incardinamento del dl, è slittata ad oggi. Per gli emendamenti, tra cui ci sarà quello anticipato da Paolo Romani (FI) a Libero sulla pubblicazione della lista dei debitori di Mps, si dovrà invece aspettare fino al 24 gennaio, termine ultimo per la presentazione.

I prestiti facili di Mps concessi tra il 2008 e il 2010

Prestiti facili non solo per favorire amici e sodali, ma anche per aumentare l’appeal del gruppo dopo il salasso di Antonveneta. È in questo modo che negli anni immediatamente successivi alla costosissima acquisizione (9 miliardi più 7,9 di debito aggiuntivo) Mps ha iniziato ad accumulare quella montagna di sofferenze lievitata fino ai 24 miliardi oggi (al netto di coperture, rettifiche ed accantonamenti).

venerdì 6 gennaio 2017

L'avvocatura di Stato bastona il sindacato

«Manipolativo e surrettiziamente propositivo». In altre parole, inammissibile. A pochi giorni dal verdetto della Corte Costituzionale, che l’11 dicembre si riunirà per valutare la legittimità dei quesiti, sul referendum proposto dalla Cgil per spazzare via il cuore del jobs act il governo arriva l’affondo dell’Avvocatura di Stato.

giovedì 5 gennaio 2017

Siamo in deflazione, ma forse la rimpiangeremo

Dodici mesi sotto zero, come non accadeva da oltre mezzo secolo. Il 2016 è stato il primo anno di deflazione per l’Italia a partire dal 1959, con un calo dei prezzi al consumo che, secondo i dati provvisori dell’Istat, si è attestato in media a -0,1%. A trascinare l’inflazione in territorio negativo per ben otto mesi su dodici sono stati principalmente i consumi e le quotazioni del petrolio. Al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, infatti, i prezzi sono saliti dello 0,5%, malgrado un rallentamento dal +0,7% del 2015.