Dal paracadute pubblico alla bad bank. Mentre Berlino non sembra intenzionata a mollare la presa, dalla Bce continuano ad arrivare segnali distensivi sulla possibilità di una soluzione istituzionale per sciogliere il nodo delle sofferenze bancarie. Chiaro ed esplicito il messaggio arrivato venerdì da Mario Draghi. Le norme che vietano gli aiuti di Stato in favore del recupero delle perdite ai danni degli investitori, ha spiegato il numero uno dell’Eurotower, consentono margini di flessibilità che possono e devono essere sfruttati per attutire le distorsioni del mercato dei crediti deteriorati. In altre parole, «in condizioni straordinarie non va esclusa la possibilità di un sostegno pubblico», che sarebbe «utile» e «importante». Un’apertura considerata determinante dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che ieri in un’intervista al Corriere della Sera, ha applaudito il cambio di passo. «Finalmente il quadro non è più teorico», ha spiegato, «Draghi ha precisato che il paracadute pubblico non è la via principale, ma è possibile in caso di assoluta necessità».
Al principio fu creato l'universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa. (Douglas Adams)
sabato 23 luglio 2016
Alfano smentisce i giudici. Via alle precettazioni: si vola
La nuova Enav che martedì si appresta a sbarcare in Borsa in un tripudio di adesioni all’offerta pubblica di vendita delle azioni rischia di far saltare le vacanze a centinaia di migliaia di turisti. A poche ore dai festeggiamenti del ministero dell’Economia per il grande successo dell’Ipo della società che controlla il traffico aereo (operazione che si è conclusa giovedì sera con domande di otto volte superiori all’offerta e un incasso per il Tesoro fino a 830 milioni) si è infatti ripetuto il copione di un mese fa.
venerdì 22 luglio 2016
Titoli Pop Vicenza azzerati. Fatturato della Zonin +21%
Mentre i 119mila azionisti della Popolare di Vicenza stanno ancora cercando di capire come sia stato possibile trasformare i titoli in carta straccia (da 62,5 euro a 10 centesimi) e mandare in fumo il 99,84% dei soldi investiti nell’arco di pochi mesi, il business dell’ex presidente Gianni Zonin procede a gonfie vele. Ieri l’azienda vitivinicola di famiglia, la Zonin 1821, ha chiuso il bilancio semestrale con un incremento dei ricavi del 21% sul 2015. Al 30 giugno 2016 il gruppo veneto ha registrato a livello consolidato un fatturato netto di 82,8 milioni rispetto ai 68,3 milioni conseguiti nei primi sei mesi dello scorso anno.
giovedì 21 luglio 2016
Vietato aumentare le bollette. Per ora
Non bastavano le piazze finanziarie. Ora gli speculatori imperversano anche nel mercato elettrico. Provocando innalzamenti dei costi che vengono poi scaricati sulle bollette degli utenti. I giochini dei grossisti per ottenere extra profitti sulla compravendita di energia sono finiti ieri nel mirino del Tar della Lombardia, che, accogliendo un ricorso del Codacons, ha sospeso in via cautelare l’aumento della luce scattato il primo luglio.
Tra fondi alle rinnovabili e tasse sull'energia ci sono più balzelli che sulla benzina
Tasse, oneri impropri, anomalie del mercato. Chi pensava che le maggiori insidie per le tasche dei cittadini si annidassero dietro le pompe della benzina dovrà ricredersi. La vicenda emersa nelle ultime settimane degli aumenti dei costi di dispacciamento dovuti a comportamenti scorretti di grossisti dell’energia chiude il cerchio sulle anomalie di una tariffa che continua a succhiare soldi agli italiani nel sostanziale mistero dei suoi meccanismi.
martedì 19 luglio 2016
Un talento nel salvarsi dai giudici
Dietro le sbarre, comunque vada, Carlo De Benedetti non finirà. Anche ammesso che la sentenza a 5 anni e due mesi venga confermata in Appello e poi in Cassazione, il che è tutto da vedere, l’ingegnere non farà un giorno di carcere. La pena è troppo elevata per chiedere la sospensione condizionale (2 anni) e anche per accedere all’affidamento in prova nella versione recentemente «allargata» (4 anni), ma gli anni di De Benedetti, 82 il prossimo novembre, gli consentiranno quasi sicuramente (anche se si tratta di una concessione e l’omicidio colposo non è un reato da poco) di scontare la pena nella sua abitazione, sotto forma di detenzione domiciliare.
sabato 16 luglio 2016
Ferrotramviaria nella morsa. Inquisiti presidente e direttore
Si allarga l’inchiesta della procura di Trani sul disastro ferroviario della Bari-Barletta. Come aveva già fatto intuire il procuratore Francesco Giannella, i magistrati vaglieranno tutte le ipotesi sul tavolo e tutte le responsabilità, comprese quelle relative ai ritardi per l’ammodernamento della rete. Attualmente sono sei gli indagati. Nel fascicolo risultano iscritti fin dall’inizio i due capistazione al momento dell’incidente, Vito Piccareta e Alessio Porcelli. A loro si è poi aggiunto Nicola Lorizzo, capotreno di uno dei due convogli, sopravvissuto allo scontro, seppure riportando gravi ferite.
venerdì 15 luglio 2016
Per i treni 26 miliardi in sei anni. Ma non si sa come li hanno spesi
Altro che fonogrammi e controlli a voce. Con i soldi che tutti gli anni l’Europa e il governo spendono per le infrastrutture, nel Mezzogiorno si dovrebbe viaggiare con treni a lievitazione magnetica oppure direttamente con il teletrasporto. Non bisogna lasciarsi ingannare dagli allarmi che di tanto in tanto vengono lanciati sul Sud lasciato a secco dagli investimenti pubblici. Certo, il governo stanzia ogni anno ingenti risorse per l’alta velocità (prevalentemente al Nord) e per la manutenzione della rete nazionale all’interno del contratto di programma con Rfi, ma il grosso delle opere ferroviarie disseminate per il Paese viene realizzato attraverso i grandi programmi infrastrutturali cofinanziati dalla Ue. Piani pluriennali di cui spesso il governo si intesta più volte lo sforzo economico, alimentando la confusione sulle provenienza e sull’entità delle risorse effettivamente erogate. Come il recente stanziamento aggiuntivo di 1,8 miliardi per i treni regionali appena annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che con tutta probabilità fa riferimento al nuovo programma europeo 2014-2020.
mercoledì 13 luglio 2016
Così funzionano le Ferrovie nel nostro Sud
Basta riavvolgere il nastro di qualche mese per capire l’assurdo scenario in cui si è verificata la tragedia sulla Bari-Barletta. L’11 febbraio scorso l’assessore ai Trasporti pugliese, Giovanni Giannini, e il presidente di Ferrotramviaria (che controlla le Ferrovie del Nord Barese), Gloria Pasquini, presentavano in pompa magna tre ETR 452 nuovi fiammanti. Elettrotreni di ultima generazione prodotti dalla spagnola Caf da mettere in servizio proprio sulla tratta Bari-Barletta, passando per l’aeroporto internazionale Karol Wojtyla, vetrina ed orgoglio dell’intera Regione.
domenica 10 luglio 2016
Bus, acqua e asili: tutto più caro nel 2016
Tra bollette, scuola e trasporti il salasso è servito pure quest’anno. Qualcuno, sulla scorta del blocco alle tasse locali imposto dal governo nella manovra di fine anno, si era probabilmente illuso di riuscire ad arrivare alla fine del mese con qualche quattrino di più in tasca. Ma se le imposte, e neanche tutte, sono rimaste ferme, le tariffe invece hanno continuato a correre, prosciugando come sempre i portafogli.
sabato 9 luglio 2016
Truffa al ministero. Il nipote di Berlinguer risarcirà 800mila euro
«Ideatore e filo conduttore di una vicenda illecita» sfociata «nella indebita erogazione di un finanziamento ministeriale». Solo un paio di giorni fa il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rievocava la figura di Enrico Berlinguer per denunciare «l’esistenza nel Paese di una irrisolta questione morale». Il riferimento era all’inchiesta sulla presunta cricca di Raffaele Pizza. Il caso, però, ha voluto che negli stessi giorni dalla Corte dei Conti della Toscana emergesse l’ennesima storia di malaffare dove i soggetti chiamati in causa, ironia della sorte, si chiamano Siena, Mps e persino Berlinguer. Non Enrico, ovviamente, ma il suo discendente Aldo (figlio del più noto Luigi, ex ministro della Pubblica istruzione).
mercoledì 6 luglio 2016
Superprelievo sulle pensioni. La Consulta legalizza la rapina
Circostanze eccezionali dovute alla crisi economica, rispetto del principio della progressività e natura non tributaria del prelievo. Queste le motivazioni con cui la Corte Costituzionale, questa volta, ha deciso che il contributo di solidarietà sulle pensioni più alte, nella versione riproposta dal governo Letta alla fine del 2013, non viola la Carta fondamentale.
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