La tassa sulla tassa. Non è un simpatico scioglilingua, ma l’ultima trovata del governo per spillare altri soldi ai cittadini. I contribuenti rischiano, infatti, di dover pagare l’Iva sull’aggio di Equitalia, ovvero sul compenso che spetta alla società di riscossione per il recupero dei tributi. La folle idea farebbe schizzare verso l’alto la percentuale che già viene caricata sulle cartelle esattoriali, che è del 4,65% delle somme iscritte a ruolo se il pagamento avviene entro 60 giorni e addirittura del 9% oltre quel termine.
Al principio fu creato l'universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa. (Douglas Adams)
mercoledì 31 ottobre 2012
martedì 30 ottobre 2012
SuperMario al Cav: se vuoi, buttami giù
Che fai, mi cacci? A differenza di alcuni suoi predecessori, Mario Monti non si è lasciato turbare più di tanto dalle minacce del Cavaliere. Anzi, di fronte all’ipotesi del ritiro della fiducia, ventilato da Silvio Berlusconi sabato scorso, il professore rilancia senza problemi la palla all’ex premier. «Minacce di ritiro della fiducia non possono essere fatte perché», spiega Monti da Madrid nella conferenza congiunta con il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, «noi non lo vivremmo come una minaccia» in quanto «siamo stati richiesti di dare un contributo in un momento difficile del Paese».
lunedì 29 ottobre 2012
Allarme imprese di Squinzi: «Stanno morendo di imposte»
Il quadro dell'economia è fosco. Come il cielo di Capri, che quest'anno non ha regalato ai giovani di Confindustria le solite due giornate di sole battente. Pioggia e raffiche di vento non hanno, però, impedito a Giorgio Squinzi di lanciare l'ennesimo affondo contro il governo delle tasse e della recessione. «Il governo», ha denunciato il numero uno di Viale dell'Astronomia nel corso della kermesse campana, «sta facendo delle cose, certamente non sta facendo tutto quello che sarebbe necessario per fare il salto di qualità».
sabato 27 ottobre 2012
I giovani industriali contro i Prof: «Tasse al 68%? È una confisca»
Se la prendono con i politici i giovani di Confindustria. In particolare con quei «ladri, ignoranti e incapaci» che utilizzano la «carica pubblica per arricchirsi». Con gli «strati parassitari» che vivono sulle palle di chi lavora. Alla fine, però, al di là dell'irrinunciabile affondo anti-casta, le bordate più dure e più applaudite dalla platea di imprenditori riuniti per la tradizionale kermesse di Capri sono quelle scagliate contro i tecnici di Palazzo Chigi. Contro un peso del fisco che è «cresciuto così tanto da diventare una confisca».
giovedì 25 ottobre 2012
Il piano del Pdl contro Imu e Irap
Il Pdl rilancia sulla legge di stabilità. «Non ci limitiamo», ha spiegato ieri il segretario del Pdl, Angelino Alfano, «solo ad eliminare alcuni aspetti critici, come la retroattività delle detrazioni fiscali e l’aumento di un punto percentuale dell'Iva, ma avanziamo anche altre proposte come la creazione di fatti nuovi: due fondi, uno a sostegno della famiglia, uno a sostegno delle imprese». Le due proposte sono state illustrate nel corso dell’incontro di martedì sera con Mario Monti e saranno messe sul tavolo durante l’esame parlamentare del provvedimento.
mercoledì 24 ottobre 2012
Indagato lo sceriffo delle assicurazioni
Alla fine, la mina Fonsai si è abbattuta pure sull’Isvap. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Torino ha perquisito ieri la sede dell’authority a Roma su mandato della procura del capoluogo piemontese che sta indagando sullo sgretolamento del gruppo fino a pochi mesi fa guidato dalla famiglia Ligresti. A quanto si apprende, i pm titolari dell’inchiesta, Vittorio Nessi e Marcio Gianoglio, hanno iscritto nel registro degli indagati, per concorso in falso in bilancio, anche il numero uno dell’Isvap, accusato di negligenza nei controlli svolti sulla compagnia di assicurazione. Dopo aver passato al setaccio gli uffici dell’autorità, le Fiamme Gialle si sono recate anche nella casa dello stesso presidente, per una perquisizioni finalizzata a recuperare riscontri relativi a presunti inadempimenti e ritardi.
sabato 20 ottobre 2012
La Merkel paralizza l'Europa per non giocarsi la Germania
«Fra le cose non accadute» al summit «perché non le abbiamo fatte accadere», ha detto con orgoglio Mario Monti al termine del vertice Ue, c’è quella relativa al supercommissario. Resta da capire, al di là del tempo impegnato da alcuni Paesi a contrastare la pretesa della Germania di mettere sotto tutela tutti i bilanci dei singoli Stati, quali cose siano invece accadute al summit. Il premier, dopo aver ribadito l’apertura del governo a cambiare la legge si stabilità a saldi invariati, ha spiegato anche che nel vertice «non si è espressamente parlato di eurobond», ma «questo non significa che un giorno il tema non possa diventare operativo». Il mistero si infittisce.
Dai rubli a Unipol a Penati. Tutti gli affari della sinistra che ora tuona contro la finanza e le Cayman
Dall’oro di Mosca, alle coop rosse, dal compagno Greganti fino alle autostrade lombarde, passando per Mps, la Compagnia di San Paolo e la merchant bank di Palazzo Chigi. Ne ha fatta di strada il vecchio Pci da quando per maneggiare un po’ di soldi bisognava presentarsi con il cappello in mano agli agenti del Kgb in servizio presso le residenze diplomatiche in Italia dell’Unione Sovietica.
giovedì 18 ottobre 2012
Alitalia obbligata a mollare Linate
Dopo quattro anni il monopolio di Alitalia sulla Roma-Milano sembra avviarsi verso la conclusione. Il Tar del Lazio ha infatti respinto nel giudizio di merito il ricorso della compagnia aerea contro la decisione dell’Antitrust dello scorso aprile, che imponeva a Cai di aprire la tratta Linate-Fiumicino ad uno o più concorrenti. La decisione dei giudici amministrativi non lascia più spazi di manovra alla società di Roberto Colaninno.
Un'impresa su due resta senza credito. L'Abi si difende: non c'è richiesta
Se la situazione non è drammatica, poco ci manca. Meno di un’impresa industriale su due si rivolge al sistema bancario per avere credito. È quanto emerge da un’indagine di Unioncamere che il presidente, Ferruccio Dardanello, ha presentato ieri al convegno sui Confidi di Eurogroup ”Imprese e voglia di rilancio”. Il 53,7% degli imprenditori del settore manifatturiero, nel 2011, non si è affidato alle banche, erano il 46,5% nel 2010 e il 35,6% nel 2009.
Chi ha un mutuo si mangia tutte le detrazioni
Altro che spread. Se le banche, malgrado la diminuzione degli indici di riferimento a cui sono collegati i mutui, continuano ad alzare i tassi, la vera mazzata sui prestiti è quella che arriverà dalla legge di stabilità. Il calcolo complessivo del gettito che lo Stato, stando alla relazione tecnica del provvedimento, prevede di incassare è di 2 miliardi nel 2013 e 1,1 sia nel 2014 sia nel 2015. Ma le cifre non rendono giustizia delle bordate che potrebbero arrivare sulle singole famiglie dalla nuova stretta disposta dal governo Monti. Misure che potrebbero comportare effetti fiscali cumulati negli anni ben maggiori di quelli indicati dai tecnici di Palazzo Chigi.
mercoledì 17 ottobre 2012
Salvi i disabili, non le famiglie
Sulla sostanza, non è cambiato nulla. L'aumento dell'Iva di un punto partirà dalla seconda metà del 2013, il taglio degli sconti attraverso franchigie e tetti sarà rettroattivo sul 2012, mentre il calo dell'Irpef per le prime due aliquote di un punto (dal 23 al 22% la prima e dal 27 al 26% la seconda) scatterà solo dal primo gennaio 2013.
Telecom apre le danze sulla rete mobile 4G
Navigare a 100 mega senza rame, doppini, fibre ottiche e tutte le altre diavolerie su cui gli operatori di telefonia discutono da anni senza cavare un ragno dal buco. Sulla carta la banda ultralarga mobile (per gli esperti Long Term Evolution o, più semplicemente 4G) è l'uovo di Colombo. Niente fili, niente infrastrutture, niente diatribe infinite sull'architettura della rete, le modalità di accesso, l'unbundling e via dicendo. Basta mettere una chiavetta al proprio computer o accendere il proprio telefonino e la connessione è già lì, bella e pronta.
Grande fratello in banca. Così il fisco-spia ci entra nel conto
Serpico sta già scaldando i muscoli. Il supercervellone posizionato nei sotterranei romani della Sogei è pronto a mangiarsi i dati di tutti i movimenti bancari dei contribuenti italiani per scatenare quella che Attilio Befera considera l'offensiva finale contro l'evasione fiscale. Il conto alla rovescia è già partito.
martedì 16 ottobre 2012
L'aumento dell'Iva punisce i più poveri
«Una speranza per gli italiani». Così il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha definito la legge di stabilità varata la scorsa settimana dal governo. Il riferimento, ovviamente, è al mini taglio di un punto di Irpef delle aliquote previste per gli scaglioni di reddito fino a 28mila euro l’anno. «A regime», ha spiegato, «con la nostra manovra rimettiamo 6 miliardi di euro nelle tasche degli italiani e ne riprendiamo 1,2 attraverso la riduzione delle detrazioni».
sabato 6 ottobre 2012
Imu ed esodati: altri colpi elettorali
Imu, fondo taglia-tasse, esodati, Iva. A pochi mesi dalla scadenza il governo ha deciso di mostrare il suo volto umano. La sensazione, considerati il clima da campagna elettorale e l’insistenza con cui si parla del Monti-bis, è che l’esecutivo voglia far credere agli italiani che il tempo dell’austerity stia per finire e che, se solo ce ne fosse il tempo, da qui in poi sarebbe tutto una sforbiciata di tasse e uno stanziamento di risorse.
Operai sulla torre Enel per sbloccare 11 anni di burocrazia
L’assalto al cielo, questa volta, è contro la burocrazia kafkiana. Non ci sono imprenditori furbetti che delocalizzano, manager senza cuore che licenziano o multinazionali spietate a caccia di extraprofitti. C’è solo l’ennesima centrale italiana bloccata per decenni dal solito iter autorizzativo in cui i decreti ministeriali, le delibere regionali, i ricorsi e i controricorsi si mescolano in un mostruoso e inestricabile ingarbuglio. Da un paio di giorni quattro operai dell’impianto a biomasse Enel del Mercure, a Laino Borgo (in provincia di Cosenza) sono saliti sulle ciminiere, a 65 metri di altezza, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo istituzionale in vista della Conferenza dei servizi organizzata dalla Regione Calabria per il 10 ottobre che potrebbe sbloccare la riapertura della centrale.
Sul tavolo ci sono circa 100 lavoratori dell’impianto e un migliaio di posti di lavoro della filiera del legno. Ma c’è, soprattutto, la credibilità dell’Italia e dello stesso governo, che da mesi va sbandierando l’introduzione di meccanismi di semplificazione decisionale che avrebbero impedito il ripetersi di episodi simili. La storia del Mercure è, infatti, identica a quella di tante altre centrali italiane ferme da anni per questioni burocratiche. La prima domanda di autorizzazione risale addirittura al 2001 e il primo via libera di tutti i soggetti interessati è datato 2 settembre 2002. È a quel punto che l’Enel, forse con una punta di ottimismo, ha investito 60 milioni di euro per realizzare la conversione della vecchia centrale ad olio combustibile. Ad investimento ultimato si è scatenata la qualunque. Sono scesi in campo, in ordine sparso, ministero dell’Ambiente, Regione Calabria, Regione Basilicata, Ente Parco, Corpo Forestale, Provincia di Cosenza, Tar Calabria, Asl di Castrovillari e di Cosenza, Arpacal, diversi comuni, il Consiglio di Stato. Risultato: la centrale è ancora chiusa.
© Libero
Sul tavolo ci sono circa 100 lavoratori dell’impianto e un migliaio di posti di lavoro della filiera del legno. Ma c’è, soprattutto, la credibilità dell’Italia e dello stesso governo, che da mesi va sbandierando l’introduzione di meccanismi di semplificazione decisionale che avrebbero impedito il ripetersi di episodi simili. La storia del Mercure è, infatti, identica a quella di tante altre centrali italiane ferme da anni per questioni burocratiche. La prima domanda di autorizzazione risale addirittura al 2001 e il primo via libera di tutti i soggetti interessati è datato 2 settembre 2002. È a quel punto che l’Enel, forse con una punta di ottimismo, ha investito 60 milioni di euro per realizzare la conversione della vecchia centrale ad olio combustibile. Ad investimento ultimato si è scatenata la qualunque. Sono scesi in campo, in ordine sparso, ministero dell’Ambiente, Regione Calabria, Regione Basilicata, Ente Parco, Corpo Forestale, Provincia di Cosenza, Tar Calabria, Asl di Castrovillari e di Cosenza, Arpacal, diversi comuni, il Consiglio di Stato. Risultato: la centrale è ancora chiusa.
© Libero
venerdì 5 ottobre 2012
Monti fa il Silvio: tagliamo le tasse
Molti stanno ancora strabuzzando gli occhi, ma la notizia è vera. Per la prima volta da quando siede sulla poltrona di Palazzo Chigi, interrogato sul tema della riduzione delle tasse, il professor Mario Monti non ha risposto il solito categorico «non ora», ma un ben più rotondo «non lo escludo».
giovedì 4 ottobre 2012
Doppio schiaffo del governo alle imprese sui debiti della Pa
Oltre al danno la beffa. Sul nodo caldissimo dei debiti della Pa nei confronti delle imprese ieri dal governo è arrivata una doppia doccia gelata. La prima firmata da Corrado Passera. Dopo aver passato mesi ad assicurare che il recepimento della direttiva Ue che fissa tempi certi per i pagamenti delle imprese sarebbe avvenuto in anticipo sulla scadenza, ieri il ministro dello Sviluppo, in un messaggio inviato alla giornata del credito, ha annunciato che il provvedimento arriverà solo entro la fine dell’anno.
Bollette più salate per salvare l'Alcoa
Altri tre anni di energia a prezzi scontati. Altri tre anni di bollette più salate per i contribuenti. A pochi giorni dalla rottura della trattativa con gli svizzeri di Glencore, la Commissione europea interviene sulla vicenda Alcoa, sbloccando il nodo delle tariffe. Bruxelles ha infatti accolto la richiesta del governo di prorogare fino al 2015 il regime attuato dall’Italia per alleggerire il costo dell’elettricità delle imprese in Sardegna e in Sicilia. Le agevolazioni, che sarebbero scadute a dicembre, erano state introdotte con la cosiddetta legge salva Alcoa del 2010 e avevano già allora ricevuto un via libera triennale della Ue. La Commissione ha ieri ribadito che il regime non costituisce aiuto di Stato ai sensi delle norme comunitarie poiché tali servizi sono ancora necessari, considerata la difficoltà di approvvigionamento nelle isole, e vengono remunerati al valore di mercato.
Il piano della Ue per trasformarci in colonia
Altro che fiscal compact. Tutti i Paesi dell’Unione saranno costretti a subire gli stessi controlli e gli stessi vincoli ora imposti solo a chi è finito in default ed è stato costretto a chiedere i soldi della Ue. In altre parole, il commissariamento diventerebbe la regola e non l’eccezione.
mercoledì 3 ottobre 2012
Con il Monti-bis il pil non salirà. Corte Conti boccia la cura dei professori a colpi di tasse e austerity
Una doccia gelata per i tifosi del Monti-bis e per tutti coloro che da settimane ascoltano il premier assicurare che l’Italia, testuali parole, «è già ripartita». La verità, ha spiegato ieri con drammatico realismo la Corte dei Conti, è che la cura dei professori a colpi di austerity e tasse sta uccidendo il Paese. E che il pareggio di bilancio promesso non solo poggia su «un equilibrio precario», ma potrà essere raggiunto solo grazie ad una operazione contabile ai limiti del consentito. Non è un caso che anche Bankitalia abbia chiesto «un attento controllo dei conti nei prossimi mesi, per impedire che sia messo a rischio il risultato importante» del calo del disavanzo, invitando l’esecutivo ad intervenire con decisione sui tagli di spesa e sulla riduzione delle tasse per «riavviare la crescita».
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