martedì 31 marzo 2015

Dell'Utri indagato per ricettazione, gli sequestrano 20mila libri antichi

Per una volta invece di ascoltare noiosissime e incomprensibili telefonate gli ufficiali di polizia giudiziaria si sono dati alla lettura. Non si tratta di un corso di aggiornamento professionale, ma di una delicatissima inchiesta stile Dan Brown dove gli inquirenti sono a caccia di manoscritti rubati. Il ladro, manco a dirlo, risponderebbe al nome di Marcello Dell’Utri, che alla lunga lista di accuse (tra cui quella di concorso esterno in associazione mafiosa per cui è stato condannato in via definitiva a sette anni) stilata dai magistrati di mezza Italia da quando, nel 1994, decise di entrare in politica al fianco di Silvio Berlusconi, ora aggiunge anche la ricettazione e l’esportazione illecita all’estero di opere d’arte.

sabato 28 marzo 2015

I nuovi posti di lavoro sono i vecchi

Sui festeggiamenti in corso per la ripresa e per il jobs act, con la sortita del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sui presunti effetti miracolosi della riforma, è piovuto ieri il macigno dell’Istat, che ha certificato l’ennesima battuta d’arresto dell’economia italiana. A gennaio, dopo il risultato abbastanza positivo di fine 2014 (+1,4 su novembre e +0,9% sul 2013) il fatturato dell’industria è di nuovo diminuito dell’1,6% rispetto a dicembre e del 5,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Ancora peggio sono andati gli ordini che hanno accusato un calo del 3,6% congiunturale e del 5,5% sul 2015.

Un milione dalle auto blu, ma il buco è di 48 miliardi

Novecentomila euro in cassaforte. È questo, finora, l’incasso ottenuto dal governo dopo l’ultima tranche di auto blu vendute su eBay: 25 vetture, delle 33 messe all’asta, e tutte dal ministero della Difesa. Il percorso di razionamento delle auto blu da parte dell’esecutivo era iniziato con quel «venghino, signori, venghino» lanciato nel marzo 2014 dal premier Matteo Renzi. Ad un anno di distanza, si è conclusa la vendita di un’altra batteria di vetture, tutte provenienti dai parcheggi del ministero della Difesa.

venerdì 27 marzo 2015

Bankitalia sceriffo delle polizze. La Consob perde il primo pezzo

Si stringe l’assedio sulla Consob. Mentre il governo, a nove mesi dal ripristino del collegio a 5 membri, ha finalmente avviato la procedura per la selezione dei due posti vacanti che affiancheranno l’attuale presidente Giuseppe Vegas e i commissari Paolo Troiano e Anna Genovese, Bankitalia scende in campo per mettere un altro tassello nel progetto dell’authority unica già avviato sotto il governo Monti con il passaggio della vecchia Isvap (ora Ivass) sotto il controllo di Via Nazionale.
Terreno dello scontro è la bozza di decreto legislativo sul recepimento della direttiva Ue Solvency II.

martedì 24 marzo 2015

Col no alla cresta di Stato sull'Iva la Ue congela la legge di stabilità

Il dossier europeo su «split payment» e «reverse charge» è tutt’altro che archiviato. E i primi segnali che arrivano da Bruxelles non lasciano presagire nulla di buono per Palazzo Chigi, che nel nome della lotta all’evasione sta cercando di fare cassa rastrellando in anticipo l’Iva delle imprese. Il governo, per bocca del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, continua a sostenere che le novità fiscali sono già state promosse in blocco insieme al semaforo verde concesso dalla Ue sulla legge di Stabilità.

Anche Zapatero lo conferma: "Ci fu il golpe anti-Cav"

Nell’intervista alla Stampa di ieri Josè Luis Zapatero parla di molte cose. Dalla difficile situazione della Grecia («deve capire che l’euro non è il male») all’avanzata di Podemos («per me sono socialdemocratici, il paragone con M5S è sbagliato»).

sabato 14 marzo 2015

Renzi fa i selfie con gli operai, ma pensa alla guerra in Libia

La mattina nei cieli della Lombardia in elicottero, la sera a Sharm El Sheik. Più che una giornata di lavoro della più alta carica del governo sembra la trama di un cinepanettone. Ma Matteo Renzi è fatto così. Alla scenografia non vuole rinunciare. Malgrado le polemiche delle scorse settimane, dopo il guasto sulla rotta Firenze-Roma, sul pallino del premier per le trasvolate, anche ieri la visita ufficiale del presidente del Consiglio si è trasformata nel solito air show. Prima tappa, manco a dirlo allo stabilimento di Vergiate di AgustaWestland, la società di Finmeccanica che produce anche l’AW 139 con cui scorrazza Renzi.

domenica 8 marzo 2015

Il Pd ci fa pagare i cassintegrati Alitalia

Qualcuno, come i 36 piloti ex Alitalia e Meridiana pizzicati dalla Gdf, qualche settimana fa, aveva persino deciso di arrotondare la cassa integrazioni lavorando illegalmente all’estero. Un bel coraggio, considerato che grazie ai contribuenti italiani i dipendenti delle compagnie aeree in esubero possono intascare fino a 30mila euro lordi al mese.

sabato 7 marzo 2015

Giudici contro Mediaset. Inchiesta sull'Opa RaiWay

Ci voleva un’altra bella inchiesta giudiziaria a poche ore dalla decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano sul ravvedimento di Silvio Berlusconi. Il tassello che mancava era quello dell’Opas Mediaset su Rai Way e a colmare il vuoto ci ha pensato un provvidenziale esposto dell’ex senatore dell’Italia dei Valori, nonché presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti.

mercoledì 4 marzo 2015

La svolta sulla scuola di Renzi resta in ghiacciaia

Malgrado il «faticosissimo lavoro di cesello» fatto dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, fino a qualche minuto prima di apprendere la clamorosa inversione d marcia di Matteo Renzi, la riforma della scuola non prevede alcun decreto. E per ora non ci sarà neppure il ddl. Qualche ora dopo che il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi ha confermato lo stop del provvedimento d’urgenza (una decisione che ha lasciato «basita» la Giannini), da Palazzo Chigi, in serata, è arrivata anche la seconda fumata nera. Nessun disegno di legge, ma solo l’illustrazione delle linee guida di un provvedimento che sarà varato in un successivo Consiglio dei ministri. Probabilmente martedì prossimo. La mossa a sorpresa di Renzi, ha evidentemente creato una serie di intoppi tecnici che non hanno ancora trovato soluzione.

martedì 3 marzo 2015

Renzi trasforma i sindacati in agenzie di collocamento

Bastone e carota. Messi alla porta dal nuovo contratto flessibile a tutele crescenti, che ridimensiona gran parte delle garanzie previste dall’articolo 18, i sindacati si preparano a rientrare dalla finestra con le nuove norme sulle politiche attive per il lavoro. Potrebbero essere loro, infatti, a gestire il meccanismo di ricollocamento che costituirà la seconda gamba del jobs act. Il progetto, che dovrebbe vedere la luce in ulteriori decreti attesi per maggio, ruota intorno al  sistema di sussidi sul modello olandese già proposto un anno fa dal giuslavorista  rientrato nel Pd, Pietro Ichino. Il disoccupato viene preso in carico da un centro per l’impiego e, successivamente, da una agenzia per il lavoro. Quest’ultima può portare a termine il suo compito, e ricevere un cospicuo voucher che va dai mille fino ai 5-6mila euro, oppure ritirare l’assistenza se il disoccupato rifiuta le offerte.