domenica 29 giugno 2014

Torna anche la tassa sugli interessi

Ci mancava solo l’anatocismo. Dopo anni di battaglie, leggi e sentenze, che si erano di fatto concluse solo qualche mese fa, l’odiosa pratica degli interessi sugli interessi con cui le banche spolpano i risparmiatori e le imprese rispunta a sorpresa in un provvedimento appena varato dal governo. La norma è contenuta nel decreto legge imprese che dalla prossima settimana sarà all’esame del Senato. Nella relazione tecnica del Mef (scritta dalla Ragioneria generale dello Stato) è scritto che la disposizione sostituisce la normativa introdotta nel 2013 con la legge di stabilità e riporta in vigore le regole previste nel testo unico bancario.

Padoan tace. Imbarazzo al ministero: "Solo una questione linguistica"

Una svista? Un bluff? Possibile che Matteo Renzi nel momento in cui ha firmato il documento finale del Consiglio europeo non si sia accorto che stava dando il via libera anche ad una versione più stringente delle raccomandazioni della Commissione per il nostro Paese?
Dal Via XX Settembre assicurano che nulla è cambiato nella sostanza rispetto al documento diffuso da Bruxelles lo scorso 2 giugno. E che le modifiche testuali inserite nel corso del vertice Ecofin del 16 giugno altro non sono che correzioni «tecnico-linguistiche» che lasciano inalterato il senso delle raccomandazioni per l’Italia.

Svelata la balla della flessibilità. Renzi ha firmato per più rigore

Altro che vittoria. Ieri il governo ha proseguito i festeggiamenti iniziati venerdì con la firma del documento finale del Consiglio europeo. Il premier Matteo Renzi ha spronato i suoi a rimboccarsi le maniche raccontando di «aver fatto capire all’Europa che l’Italia è un Paese forte, che non va con il cappello in mano, ma si fa rispettare». Stessa musica a Treia (Macerata), dove il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha partecipato alla presentazione del rapporto Symbola. Il vertice Ue, ha spiegato Graziano Delrio, «è una grande vittoria dell’Italia, che ha ritrovato credibilità con le riforme fatte e forza grazie al voto delle ultime elezioni europee». E proprio dall’europarlamento arriva la perentoria dichiarazione della neo eletta piddina Alessandra Moretti: «Siamo passati da una fase in cui i documenti li subivamo a una nuova in cui li scriviamo».

venerdì 13 giugno 2014

Draghi chiede a Renzi un'altra manovra

Mario Draghi ha voluto ribadire ieri che il bazooka è pronto. E che, se necessario, la Bce «interverrà con prontezza» non solo «attraverso un ulteriore allentamento della politica monetaria» ma anche con «strumenti non convenzionali». Quanto all’Italia, il presidente dell’Eurotower è voluto entrare ufficialmente nel «club dei gufi». Quelli che Matteo Renzi accusa di tifare contro l’Italia. Nel consueto bollettino mensile, infatti, la Bce è tornata a girare il coltello nella piaga dell’indebitamento e del mancato rispetto degli impegni da parte del nostro Paese, confermando quanto già detto lo scorso 2 giugno dalla Commissione UE. E chiedendo di fatto la necessità di  una manovra correttiva per il 2014.


I sindacati azzoppano lo sciopero Enav per aiutare il governo (e se stessi)

Che i sindacati possano tifare contro uno sciopero è difficile a credersi. Eppure, sono in molti a pensare che lo stop arrivato dal ministero delle Infrastrutture contro l’agitazione dei controllori di volo prevista per martedì scorso non sia affatto dispiaciuto a Cgil, Cisl e Uil. Sull’Enav da qualche mese i riflettori sono perennemente puntati. L’ente di assistenza al volo è da una parte al centro del piano di privatizzazioni del governo, che proprio in questi giorni deve scegliere la nuova squadra di comando che condurrà in porto l’operazione. Allo stesso tempo l’Enav è una pedina fondamentale per il nuovo contratto  del trasporto aereo. Lo scorso 27 giugno, infatti, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno siglato l’’intesa per l’ingresso della filiera dell’assistenza al volo nel perimetro del grande Ccnl di settore, che sulla carta riguarda 55mila addetti, ma che nei fatti, considerata la situazione delle principali compagnie italiane, a partire da Alitalia, per ora sarà applicato solo ai 1.500 dipendenti dell’Enav.


martedì 10 giugno 2014

Imu, Tari e Tasi. Renzi toglie gli sgravi sulla casa a malati, anziani e militari

I consulenti dei Caf hanno già indossato l’elmetto. Da qui al 16 giugno, quando ci sarà il lunedì nero del fisco con un ingorgo devastante di 8 scadenze, gli uffici saranno letteralmente presi d’assalto dai contribuenti. L’appuntamento di fuoco, inutile dirlo, è quello che riiguarda le imposte sugli immobili. Per tentare di arginare la marea i Centri di avviamento fiscale hanno già predisposto sportelli dedicati esclusivamente al pagamento del trittico Imu-Tari-Tasi. Ma il numero elevatissimo delle prenotazioni e la giungla di norme diverse con cui bisognerà fare i conti lasciano prevedere che gli accorgimenti non saranno sufficienti.

giovedì 5 giugno 2014

La Corte dei Conti silura Renzi: macché 80 euro, tagli le tasse.

Le tasse sono altissime e gli 80 euro «un surrogato» che avrà l’unico effetto di ritardare la  riforma del fisco. Da oggi Matteo Renzi sarà costretto ad inserire nel lungo elenco di «gufi», che a suo dire tifano contro l’Italia, anche la Corte dei Conti. Un atto dovuto, per il premier toscano, considerata la robusta lista di doglianze contenuta nel Rapporto 2014 sulla finanza pubblica presentato ieri dal presidente dei magistrati contabili Raffaele Squitieri.