venerdì 30 novembre 2012

Ma il fisco si può battere sul tempo

Battere il fisco è difficile, ma non impossibile. Il tempo, ad esempio, scorre per tutti, anche per gli agenti dell’erario. E, prima o poi, pure l’ispettore più agguerrito sarà costretto a mollare la presa. Non è un caso che in queste settimane i funzionari dell’agenzia delle entrate stiano intensificando il lavoro.

Il governo risuscita le cartelle pazze

«Libertà di non rispondere, licenza di vessare». Il presidente della commissione Finanze del Senato, Mario Baldassari, sintetizza così l’effetto della clamorosa entrata a gamba tesa del governo sul cosiddetto ddl anti cartelle pazze. Un provvedimento legislativo che, una volta tanto, avrebbe introdotto un principio di civiltà giuridica a difesa del contribuente.

giovedì 29 novembre 2012

Altro miracolo di Draghi: Bot sotto l'1%. E i Prof ringraziano

Alla fine, com'era prevedibile, a fare la differenza saranno le mosse di Mario Draghi. I dati diffusi martedì dall'Ocse hanno certificato per l'ennesima volta che l'Italia si è avvitata in una spirale depressiva da cui, forse, potrà iniziare ad uscire nel 2014. Il che, tradotto in indicatori macroecnomici, significa Pil a picco dell'1% nel 2013 rispetto al -0,2% stimato dal governo nella nota di aggiornamento al Def presentata a settembre. Uno scostamento che mette a rischio tutto l'impianto costruito da Vittorio Grilli e Mario Monti per acciuffare il pareggio di bilancio strutturale alla fine del prossimo anno.

Bluff della Fornero sui ricongiungimenti

Lo stratagemma tecnico non è ancora ben chiaro. Forse neanche alla stessa Elsa Fornero. L’obiettivo, però, è quello di aggirare il problema della copertura finanziaria attraverso una norma interpretativa della legge del 2010 sui ricongiungimenti onerosi. È questa l’ipotesi a cui sta lavorando il ministro del Welfare, secondo quanto emerso ieri pomeriggio al termine dell’incontro con il comitato ristretto della commissione Lavoro della Camera, che sta cercando di risolvere la questione dei maxi esborsi chiesti dall’Inps per unificare una precedente posizione previdenziale con un altro ente.

mercoledì 28 novembre 2012

Il prof Mapelli sull'Ilva: "I pm fanno un favore alla Merkel"

Tra un paio di settimane, se la situazione non si sblocca, dovremo iniziare a comprare acciaio fuori dall’Italia. E indovinate chi è pronto a vendere? Sembra che i tedeschi abbiano diverse tonnellate già pronte per la spedizione. Il professore Carlo Mapelli, ordinario di Meccanica al Politecnico di Milano ed esperto di metallurgia, non vuole ipotizzare collegamenti tra i pm e altri soggetti industriali. Ma non ha problemi ad ammettere che «a livello internazionale c’è sicuramente interesse a colpire il nostro sistema produttivo».
L’impianto dell’Ilva, spiega, «è una delle migliori realtà della siderurgia mondiale per efficienza, patrimonio tecnologico e capacità di produzione. A molti farebbe comodo togliere un concorrente così dal mercato».

martedì 27 novembre 2012

Goldman Sachs tira la volata a Monti

Se è vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, il soccorso di Goldman Sachs a Mario Monti non poteva mancare. A pochi mesi dalle elezioni la potente banca d’affari americana, che ieri ha aggiornato il suo già fitto scacchiere con la nomina di Mark Carney (13 annni in Goldman prima di approdare alla Banca centrale del Canada) alla guida della Banca centrale d’Inghilterra, ha messo in circolazione un report che definire generoso non è azzardato.

domenica 25 novembre 2012

Pensioni, nasce il partito anti-Fornero

I presupposti per una soluzione farsa in stile esodati ci sono tutti. Il tempo per risolvere la grana dei ricongiungimenti onerosi sta ormai per scadere e l'esecutivo dei prof non sa ancora dove mettere le mani. Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ha assicurato che il governo si farà carico del problema, ma la verità, come per chi è stato lasciato in mezzo al guado dalla riforma delle pensioni, è che nessuno sa con esattezza le dimensioni del fenomeno e i costi di un ipotetico intervento.

sabato 24 novembre 2012

Altro fallimento: niente intesa sul bilancio Ue

Per Mario Monti, che nei giorni scorsi aveva alzato la voce e ieri si è quasi vantato di aver fatto saltare il tavolo, «non aver raggiunto l’accordo non pregiudica nulla». Per il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, «non arrivare a un accordo nei tempi previsti avrebbe costi enormi in termini politici, economici e sociali».

Ecco l'effetto Fornero: meno lavoro e più caro

Meno flessibilità in entrata, poche modifiche a quella in uscita e stallo normativo sugli ammortizzatori sociali. A circa cinque mesi dall’approvazione definitiva, gli effetti della riforma Fornero iniziano a farsi sentire. E i timori di chi prevedeva un impatto negativo sul mondo del lavoro si stanno purtroppo rivelando fondati.

giovedì 22 novembre 2012

I Prof riesumano il piano casa di Fanfani

«La situazione di emergenza abitativa che si va delineando sembra richiamare quella del Dopoguerra: perché allora non recuperare lo schema che ebbe a suo tempo successo per assicurare la casa ai cittadini e cioè il piano Fanfani?». Non è uno scherzo, ma la proposta lanciata ieri dal viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia. La buona notizia è che il governo si è finalmente accorto che la crisi ha riportato l'Italia indietro di 70 anni, la cattiva è che, pur di non prendere in considerazione l'ipotesi di abbassare le tasse per rilanciare il settore delle costruzioni, viene rispolverata un'idea del 1949. Il tormentone dell'edilizia popolare e dell'emergenza abitativa è stato del resto un chiodo fisso di tutti gli ultimi governi. E bisogna dare a atto a Ciaccia, quanto meno, di aver riconosciuto la sostanziale inefficacia delle misure messe finora in campo, anche dallo stesso governo Monti, per il social housing, considerato che le stime parlano di 600mila famiglie ancora in attesa di un alloggio pubblico.

mercoledì 21 novembre 2012

La bufala del redditest. Semaforo verde anche se spendi il doppio di quanto guadagni

Maneggiare con cura. Da ieri il tanto atteso Redditest è on line sul sito dell'Agenzia delle entrate. Basta andare su www.agenziaentrate.gov.it, scaricare il software e installarlo sul proprio computer. Come è stato spiegato durante la presentazione ufficiale il nuovo strumento è «facile e discreto». In effetti, il funzionamento del programma è semplice e intuitivo. Quanto alla privacy, il software non richiede alcun dato identificativo e tutto resta sul proprio pc.

Occhio, tra i presunti furbetti del fisco ci sono sordomuti e pensionati

Che i furbetti esistano e siano anche tanti è un dato di fatto. Basti pensare al contribuente pizzicato lo scorso marzo dal servizio recupero evasione fiscale di Firenze. Con zero redditi dichiarati è risultato poi proprietario di 175 autovetture le cui sole tasse di possesso ammontano a 42mila euro. C'era poi il ristoratore con più sedi di esercizio e attività e 14 dipendenti, anche lui dal 2007 ha dichiarato reddito zero (1.800 euro nel 2008), ma risulta aver acceso un mutuo. Oppure il pasticcere con 4 dipendenti che non presenta neanche la dichiarazione dei redditi dal 2003.

Ora chi non è in linea dovrà discolparsi da solo

Presunzione semplice e presunzione legale. È tutta qui la bomba pronta ad esplodere sulla testa dei contribuenti. Ieri Attilio Befera ha tenuto a precisare che il redditometro sarà utilizzato solo nei casi di scostamento tra spese e capacità contributiva più eclatanti. C'è da sperarlo. Nel caso contrario, infatti, il bagno di sangue è assicurato. Per quei 4,3 milioni di famiglie «incongrue» già finite nel mirino dell'Agenzia delle entrate sarà difficile uscirne senza le ossa rotte, considerato che basta perdersi uno scontrino per trasformarsi in pericolosi evasori.

martedì 20 novembre 2012

Ecco come difendersi dal nuovo redditometro

Scontrini, fatture, ricevute, rendiconti bancari, bollette, schede carburante, libretti degli assegni e anche, perché no, la letterina a Babbo Natale dei vostri figli. Da oggi, più documenti conservate per più tempo possibile e meglio è. Attilio Befera continua a parlare di prevenzione e di compliance, ovvero di strumenti per aiutare il cittadino ad assolvere correttamente e facilmente gli obblighi fiscali.

I beni e le proprietà determinano la ricchezza. Un'auto vale 50mila euro

Sulla carta sembra tutto molto semplice ed equilibrato. Il misuratore del reddito nella nuova versione valuterà la capacità di esborso per risalire ai ricavi, non ci saranno più i vecchi coefficienti, per esempio la barca non peserà più del camper, ma il sistema si baserà su 100 voci riconducibili a sette diversi gruppi (abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, investimenti mobiliari e immobiliari netti e altre spese significative). Non solo. Gli oltre 22 milioni di famiglie per 50 milioni di contribuenti saranno divisi su base territoriale in gruppi omogenei, in riferimento alla composizione del nucleo e dell'età anagrafica dei componenti.

domenica 11 novembre 2012

Batosta sulla casa: aumenti fino al 1000%

Dopo la fiducia posta dal governo alla Camera, la legge delega fiscale prosegue tranquillamente il suo iter al Senato nella convinzione più o meno diffusa che il testo sia sostanzialmente innocuo dal punto di vista tributario. In altre parole, che il provvedimento sposterà tasse da una parte all’altra, con l’obiettivo di migliorare il sistema senza aumentare però la pressione complessiva delle imposte su famiglie e imprese. In realtà, all’interno del provvedimento c’è una bomba pronta ad esplodere, con effetti devastanti per i contribuenti. Quando la riforma del catasto diventerà operativa, infatti, sugli italiani si potrebbe abbattere una delle stangate più violente che si sia mai vista.

Per pagare le tasse spendiamo 9 miliardi

In barba alle semplificazioni. gli adempimenti fiscali aumentano. E non si tratta solo di una scocciatura. Pagare le tasse, infatti, costa. E anche caro. Ne sanno qualcosa le piccole e medie imprese, che ogni anno devono sborsare circa 3 miliardi solo per sbrigare le pratiche fiscali. Lo ha calcolato ieri la Cgia di Mestre, rivelando che gli obblighi fiscali annui per le imprese sono arrivati a 134, con un aumento di oltre un terzo negli ultimi 10 anni. Solo a gennaio di quest’anno si sono addensate 14 scadenze di pagamento, ha spiegato il presidente dell’associazione, Giuseppe Bortolussi, mentre a febbraio è stato toccato il record di 15.

venerdì 9 novembre 2012

Il ricatto delle Province: scuole al gelo

Potrebbero tagliare i 20 milioni che spendono ogni anno per farsi rimborsare anche i biglietti di auguri, oppure i 111 milioni degli stipendi del personale politico o i 94,7 milioni delle indennità degli amministratori. Ad Agrigento potrebbero restituire qualcuna delle 40 palme da 150 euro l’una acquistate, sembra, per abbellire il giardino di casa del presidente, a Reggio Calabria il pianoforte a coda da 120mila euro, mentre a Bolzano, forse, potrebbero evitare di fare una nuova edizione del torneo di beach volley costato 2.400 euro.
Invece no. A saltare, se i soldi per finanziare gli 11 miliardi di euro spesi ogni anno scarseggeranno, saranno i riscaldamenti delle scuole. È questa la singolare minaccia, soprattutto dopo le vicende emerse nelle scorse settimane sui costi della politica, lanciata dalle province italiane per protestare contro i tagli del governo.


I pm rovinano la festa a Finmeccanica

Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ieri mattina ha spiegato che «l’Italia ha bisogno di una Finmeccanica forte» e che questo è l’impegno del governo. Nessuno, però, deve averlo detto ai magistrati. Nel giorno in cui il gruppo dell’elettronica e dell’aerospazio, per una volta, poteva far parlare i numeri del bilancio al posto dei verbali di polizia giudiziaria, i pm di tre procure della Repubblica hanno deciso di fare un supervertice per spartirsi i filoni d’inchiesta.

giovedì 8 novembre 2012

Allarme europeo sull'Italia: zero crescita, altri sacrifici

Come dice Barack Obama, il meglio deve ancora venire. E per l’Italia saranno dolori. Con la disoccupazione alle stelle fino al 2014, i consumi in contrazione per tutto il prossimo anno, una «tiepida» ripresina verso la fine del 2013, un debito che scende a passo di lumaca e nuove manovre correttive all’orizzonte. Dopo mesi di segnali ottimstici e rassicuranti lanciati dal governo, ieri la Commissione Ue ha riportato tutti bruscamente con i piedi per terra.

Monti si rimangia la bozza Giavazzi

Il paragone è impietoso, soprattutto per la tempistica. Solo due giorni fa l’ex capo del gigante aerospaziale Eads, Louis Gallois, ha consegnato al presidente Francois Hollande le conclusioni di un rapporto commissionato dal governo francese sostenendo che per rilanciare la competitività serve un taglio del cuneo fiscale di 30 miliardi. Il giorno dopo, seppure con alcune varianti che hanno fatto storcere il naso alle imprese, l’esecutivo di Parigi ha annunciato un piano di agevolazioni sulle imposte di 20 miliardi.

mercoledì 7 novembre 2012

Esodati e umiliati Dopo quasi un anno mancano dati e soldi

Renato Brunetta assicura che lunedi prossimo arriverà in aula una legge di stabilità «riscritta con equilibrio». Nell'attesa, ieri in commissione Bilancio è andata in scena l'ennesima puntata dell'interminabile telenovela sugli esodati. La tagliola dell'inammissibilità ha infatti colpito anche l'emendamento approvato all'unanimità (non presente Giuliano Cazzola) dalla commissione Lavoro per estendere la salvaguardia dei lavoratori rimasti in mezzo al guado a causa della riforma delle pensioni messa a punto dal ministro Elsa Fornero.