Nessuna polemica con i soci e, soprattutto, nessun attrito con Diego Della Valle, che è «un imprenditore che apprezzo moltissimo». Ma nei patti di sindacato delle partecipate continuerà a sedere lui, in barba alle deleghe “girate” all’ad Giovanni Perissinotto.
Al principio fu creato l'universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa. (Douglas Adams)
lunedì 28 febbraio 2011
Ora è Geronzi a sfidare Della Valle
sabato 26 febbraio 2011
L’epidemia delle Borse contagia anche Londra: mezza giornata di stop
Dopo piazza Affari e Parigi, oggi è toccato a Londra. Per assicurare uno svolgimento ordinato degli scambi, si legge in una nota del London Stock Exchange Group, «il mercato azionario del Regno Unito è stato messo in pausa alle 8.03, in seguito all’identificazione di un problema nella diffusione dei dati in tempo reale». Lo stop è terminato ufficialmente solo diverse ore dopo, alle 13.15. «Avendo identificato l’origine del problema e avendo certezze nei rimedi occorrenti a riavviare la connettività del mercato», hanno spiegato dalla City, «il London Stock Exchange Group ha ripreso gli scambi in continua nei suoi mercati azionari».
venerdì 25 febbraio 2011
Rimborsi e condoni. La casta non taglia i regali alla politica
Basta assalti alla diligenza? Stop agli aumenti di spesa? Napolitano o no, alla fine la casta vince sempre. Il nuovo milleproroghe riveduto e corretto sulla base dei rilievi sollevati dal capo dello Stato somiglia molto a quello vecchio. Almeno per quanto riguarda i regali ai partiti. I provvedimenti introdotti in Parlamento (e recepiti dai vari maxiemendamenti del governo) con una rara (ma puntuale) armonia bipartisan fra maggioranza e opposizione sono passati praticamente indenni al taglio chiesto dal Colle.
La rivolta libica ci è costata 4 miliardi soltanto in Borsa
L’elemosina arrivata da Bruxelles per fronteggiare l’emergenza immigrati fa quasi sorridere. Ancor prima dell’invasione annunciata di centinaia di migliaia (ma secondo qualcuno saranno milioni) di profughi e rifugiati, l’Italia sta già pagando un prezzo altissimo per la crisi libica. L’Eni, come ha ammesso ieri l’ad Paolo Scaroni cercando di rassicurare i mercati, ha più che dimezzato la produzione nel Paese nordafricano passando da 280mila barili equivalenti a 120mila. Ancora più concreto per le tasche degli italiani l’effetto Gheddafi sui prezzi della benzina, che ieri, in particolare nel Mezzogiorno, ha raggiunto picchi di 1,55 euro per la verde e 1,44 euro per il diesel.
giovedì 24 febbraio 2011
I beduini ci tagliano il gas. E il petrolio...
L’unica notizia positiva è che l’Eni ha chiuso la seduta a Piazza Affari, forse anche grazie al misterioso blackout della Borsa per “problemi tecnici” che ha tenuto i terminali spenti fino alle 15.30, limitando le perdite ad uno 0,86%. Per il resto, la situazione peggiora di ora in ora. E il rischio che il fuoco di Tripoli faccia passare all’Italia le ultime settimane d’inverno al freddo è un’ipotesi con cui il governo ha iniziato a fare i conti. A far scattare l’allarme è stata la tempestiva chiusura del maxi gasdotto dell’Eni Greenstream, che porta dalla Libia all’Italia un quantitivo di gas (9,4 miliardi di metri cubi) pari al 10% del nostro intero fabbisogno. Una decisione praticamente obbligata, quella del Cane a sei zampe, dopo l’intensificarsi delle tensioni, la mancanza di personale (i dipendenti della centrale di pompaggio di Mellitha non si sono presentati al lavoro) e, non ultime, le minacce arrivate dalla città di Nalut, nella zona dei monti occidentali libici dove l’infrastruttura comincia il suo cammino.
martedì 22 febbraio 2011
Le bombe di Tripoli colpiscono Piazza Affari
«Seguiamo con attenzione l’evolversi delle tensioni in Libia, però non siamo preoccupati per il gruppo». La tranquillità d’ordinanza ostentata dall’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, peraltro alla vigilia di un delicato cda, non cambia molto la sostanza dei fatti. E cioè che agli sviluppi della rivolta in Libia è legato il destino di partecipazioni societarie italiane di primo livello.
Etichette:
borse,
energia,
Eni,
Finmeccanica,
Gheddafi,
imprese,
Piazza Affari
lunedì 21 febbraio 2011
La sfida del governatore del Friuli: «Senza aiuti dal governo faremo il porto di Trieste da soli»
«Se la situazione non si sblocca in fretta io vado avanti lo stesso su Monfalcone». Non lo dice apertamente il governatore Renzo Tondo, ma è facile capire che la pazienza sta per esaurirsi. I continui stop and go del governo sul maxiprogetto per i porti dell’Alto Adriatico rischiano non solo di far saltare l’investimento da quasi un miliardo messo sul piatto da Unicredit e dal colosso danese della logistica Maersk. Ma anche di far cambiare direzione a quei soldi verso altre rotte, come quella che porta alla vicina Capodistria, che risulterebbero assai dannose per le prospettive di business dell’intero piano.
sabato 19 febbraio 2011
L’industria dimezza la crisi. Nel 2010 recuperato il 50% delle perdite
Sarà pure sbagliato esagerare con l’ottimismo, ma fingere di non vedere i segnali positivi che continuano ad arrivare non è più così semplice. Qualche giorno fa l’Inps ha diffuso i dati sul crollo (-25%) della cassa integrazione a gennaio. Giovedì scorso Unioncamere ci ha spiegato che nel 2010 il saldo delle nuove imprese (+ 72mila) è tornato esattamente ai livelli pre-crisi. Ieri, infine, è arrivato il verdetto dell’Istat. Secondo l’Istituto nazionale di statistica nel 2010 il fatturato dell’industria è aumentato del 10,1% rispetto al 2009, mentre gli ordini sono balzati del 13,9%. In entrambi i casi si tratta del dato più alto dal 2001.
venerdì 18 febbraio 2011
Si torna a fare impresa come prima della crisi. E Roma batte Milano
La burocrazia, il fisco e la stretta congiunturale dell’economia si fanno ancora sentire, ma il mondo delle imprese sembra aver ingranato di nuovo la marcia. I registri di Unioncamere, secondo quanto emerge dalla rilevazione Movimprese effettuata da Infocamere, hanno chiuso il 2010 con un saldo positivo di 72.530 società. Non accadeva dal 2006, quando il risultato fra imprese chiuse e nuove attività si attestò a quota 73.333.
L’ultimo scoglio dell’atomo: solo un mese per fare la legge
La strada per il ritorno del nucleare resta disseminata da un groviglio di autorizzazioni, pareri, documenti e determinazioni. Lacci e lacciuoli che probabilmente non saranno del tutto sciolti neanche quando le nuove centrali inizieranno a sfornare i primi chilowatt di energia. Ma oggi il governo dovrebbe far partire il conto alla rovescia per superare l’ultimo scoglio legislativo che ancora ostacola la partenza dell’atomo. Sul tavolo del Consiglio dei ministri c’è di nuovo il decreto sui criteri per l’individuazione dei siti e la realizzazione degli impianti. Un provvedimento di fatto già varato e approvato l’anno scorso, ma reso carta straccia dalla sentenza con cui la Corte costituzionale ha ridisegnato il ruolo delle Regioni.
giovedì 17 febbraio 2011
Oltre 6 miliardi di utili, un euro di dividendo. Eni fa felici pure i russi
Utili balzati del 44,7% ad oltre 6 miliardi e conferma del dividendo a quota un euro anche per il 2010. Ma anche rafforzamento del legame con i russi sull’asse Libia-Siberia. È stata una giornata intensa, quella di Paolo Scaroni. La mattina passata ad illustrare i conti dell’Eni che hanno sorpreso il mercato con risultati superiori alle stime. Il pomeriggio al vertice con il presidente Dimitri Medvedev per aggiungere un altro tassello alla strategia di espansione sul fronte russo.
mercoledì 16 febbraio 2011
Agli operai Fiat una fetta degli utili
La Fiat non lascia l’Italia, se tutto va bene. Ma se tutto va bene Sergio Marchionne è pronto anche ad aumentare i salari portandoli ai livelli di Germania e Francia e ad avviare una qualche forma di partecipazione dei lavoratori agli utili del gruppo. Più che con ricatti e minacce, ieri l’ad del Lingotto si è presentato alla Camera con sfide ed opportunità.
martedì 15 febbraio 2011
Tremonti vuole spedire Draghi alla Bce
Difficile leggere la sortita di Giulio Tremonti dalla giusta angolatura. Quella di Mario Draghi alla Bce «è un’ottima candidatura», ha detto ieri il ministro dell’Economia dopo mesi, se non anni, di schermaglie continue, e a volte anche dure, con il governatore di Bankitalia.
venerdì 11 febbraio 2011
Stretta sui mutui, non sui tassi. Per paura di nuove bolle le banche concedono meno prestiti e alzano gli interessi
I tassi aumentano, i paletti pure. Chi si prepara a sottoscrivere un finanziamento per l’acquisto della casa può mettersi l’anima in pace. L’impresa sarà complicata e costosa. Nel quarto trimestre del 2010, infatti, la percentuale di banche segnalanti un irrigidimento netto dei criteri per la concessione di prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è risalita all’11%, dai valori nulli raggiunti nel trimestre precedente.
«Stiamo lavorando per far correre il Trentino sul web»
I prossimi mesi saranno quelli decisivi. La Provincia autonoma di Trento dovrà approfondire e valutare la proposta di Telecom. Poi si potrà partire con la fase operativa. Con l’obiettivo di arrivare al 2018 con le 256mila abitazioni sparse sul territorio collegate alla rete di nuova generazione in fibra ottica. «Il progetto è ambizioso, ma siamo convinti di potercela fare», spiega Sergio Bettotti, dirigente all’Innovazione della Provincia nonché amministratore di Trentino Ngn, la società intorno a cui ruota il progetto.
Draghi resta in pole per Francoforte. Ma spuntano altri nomi
Poteva essere l’occasione del chiarimento per Axel Weber, il presidente della Bundesbank mercoledì al centro di un giallo sulle indiscrezioni, mai smentite del tutto, di un suo ritiro dalla corsa alla presidenza Bce. Invece ieri il banchiere tedesco non ha sciolto i dubbi sul prossimo vertice dell'Eurotower. «Ho parlato con il cancelliere Merkel. Le ho detto che non ho intenzione di commentare fino a quando non ci saremo incontrati di nuovo e non avremo raggiunto un accordo», si è limitato a dire Weber.
giovedì 10 febbraio 2011
S’indaga sulle telefonate via web. Agcom in campo sui blocchi degli operatori mobili alle chiamate low cost
otrà sembrare strano, vista la nostra difficoltà a stare al passo con gli altri sulle nuove tecnologie, ma sul Voip andiamo meglio dell’Europa. I vari software per telefonare attraverso internet (gratis se si contatta un utente Voip, a prezzi molto bassi per gli altri), secondo i dati diffusi qualche giorno fa da Eurostat, sono utilizzati dal 34% degli utenti più giovani rispetto ad una media Ue del 35%, dal 28% di quelli tra i 24 e i 54 anni (26% in Europa) e addirittura dal 22% di quelli tra 55 e 74 anni (20%).
Banche a rapporto da Draghi in vista degli “esami” europei
Nuovo confronto fra Mario Draghi e i banchieri. Dopo la partecipazione straordinaria del governatore al comitato esecutivo dell’Abi della scorsa settimana, oggi saranno i sei big a varcare la soglia di Palazzo Koch per la consueta riunione con l’intero direttorio della Banca d’Italia.
Il Cav apre la «nuova era dell’economia». Ma Tremonti insiste sul rigore
Sarà pure «una fase nuova», come ha detto Silvio Berlusconi, lo spettacolo andato in scena ieri, però, è sembrato già visto. Con Giulio Tremonti che, dopo aver fermamente e, si racconta, duramente respinto in Consiglio dei ministri tutte le richieste dei colleghi, si è intrattenuto pochi minuti in conferenza stampa per ribadire che non è il governo che fa la politica economica del Paese, ma l’agenda europea che detta scadenze e impegni da rispettare.
Etichette:
Berlusconi,
crisi,
economia,
rivoluzione liberale,
Tremonti
Anche a Trento si duella sulla banda larga
Ci risiamo. Pure a Trento si duella sulla banda larga. Ieri il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, e l’ad di Telecom, Franco Bernabè, hanno firmato un memorandum di intesa che dovrebbe portare in tre mesi alla costituzione di una società a capitale misto per realizzare la rete in fibra di nuova generazione.
Incentivi, casa e Sud: si punta sull’economia
Qualcuno l’ha subito liquidata come l’ennesima trovata propagandistica. Annunci vuoti, manovre diversive per dribblare il Ruby gate. Si è detto è pensato tutto il male possibile della scossa all’economia annunciata da Silvio Berlusconi. Eppure, con il passare dei giorni e il susseguirsi dei vertici tra il premier e i ministri economici, il presunto pacchetto all’acqua di rose si è via via appesantito. Trasformandosi in una serie di misure che vanno al di là di un semplice miscuglio di chiacchiere e fumo. Certo, come ha ribadito più volte Giulio Tremonti, a nessuno sarà consentito mettere le mani nei delicati equilibri del bilancio dello Stato. Questo non significa, però, che le imprese resteranno a bocca asciutta.
martedì 8 febbraio 2011
Brunetta infuriato: "Ichino è come il dottor Jekyll e mister Hyde"
«Il dottor Jekyll e mister Hyde». Renato Brunetta non vuole commentare la stroncatura comparsa ieri sul Corriere della Sera a firma Pietro Ichino. Ha intenzione di affidare una replica al vetriolo alle stesse colonne scelte dal giuslavorista del Pd. Ma quelle affermazioni sulla “capitolazione del ministro” e “sull’azzeramento della riforma” anti-fannulloni non gli vanno davvero giù. E allora non si trattiene: «Proprio lui», tuona, «ma come si fa? Siamo di fronte al dottor Jekill e a mister Hyde».
Il governo chiama Marchionne. «I soldi qui, la sede dove vuoi»
Va via, resta. A sentire la Cgil, la Fiat avrebbe già iniziato a preparare le valigie. «Abbiamo già avuto segnali concreti, nelle scorse settimane e a fine 2010, di spostamenti per periodi non brevi di lavoratori degli enti centrali Fiat negli Stati Uniti», sostiene Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese. I fatti però sono altri. E sono gli stessi su cui si è discusso e polemizzato fino all’inverosimile negli ultimi mesi, a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali fino agli investimenti produttivi.
Sergio conquista gli States con Eminem e spot da 9 milioni
La prima volta di uno spot dalla lunghezza record (ben due minuti) al Super Bowl. La prima volta della superstar di Detroit, Eminem, come testimonial di uno spot pubblicitario e la prima volta di una sua canzone come colonna di uno spot. Sergio Marchionne si è presentato così agli americani. Con una mega pubblicità da circa 9 milioni di dollari nel bel mezzo dell’evento televisivo più seguito nel mondo, con oltre 100 milioni di telespettatori.
lunedì 7 febbraio 2011
La Merkel si lamenta: «Troppe 27 teste». Poteva pensarci prima
L’Europa a 27 non va più bene. Troppo farraginosa, troppo lenta nel decidere. E, soprattutto, troppo restia ad appoggiare le iniziative di Angela Merkel. Dopo aver favorito e sostenuto negli ultimi 6 anni in cui ha ricoperto la carica di cancelliere il processo di allargamento dell’Unione europea (nel gennaio 2007 aderiscono alla Ue Bulgaria e Romania, nel dicembre dello stesso anno gli accordi di Schengen vengono estesi a Estonia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, e negli stessi anni è stata vagliata la candidatura di Islanda, Croazia, Montenegro, Turchia e Macedonia) la signora Merkel si è accorta che nel Vecchio Continente ci sono troppe teste.
Tremonti prepara la "frustata"
Una frustata. È questo il termine utilizzato da Silvio Berlusconi per definire il pacchetto di interventi messo a punto con Giulio Tremonti che martedì sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. «La ripresa economica c’è in tutti i Paesi europei e anche in Italia, ma è ancora lenta», ha spiegato il Cavaliere in collegamento telefonico con una iniziativa organizzata da Domenico Scilipoti, coordinatore del gruppo dei responsabili, «presenteremo al prossimo Cdm un piano straordinario per dare, come si dice, una frustata al cavallo dell’economia. Abbiamo vissuto una crisi economica che ancora non è passata».
sabato 5 febbraio 2011
La cassaintegrazione cala del 25% per far spazio alla ripresa
Meno 25,5% rispetto al 2010 e meno 30,3% rispetto a dicembre. Anche i più scettici, questa volta, dovranno prendere atto che lo stato di salute delle imprese sta sensibilmente migliorando. Il calo della cassa integrazione registrato a gennaio dall’Inps è più che sensibile e riguarda tutte le tipologie. Da quella ordinaria (-14,6%) a quella in deroga (-16,8%) fino alla straordinaria (-44,9%).
Decolla il Superjet italo-russo. Già in cassa 170 ordini
In barba alla decisione di Alitalia, che ha preferito rimpolpare la flotta con i più costosi (circa il 25%) velivoli brasiliani Embraer, il nuovo Superjet100, il primo aereo passeggeri russo post sovietico creato dalla joint venture Alenia aeronautica (Finmeccanica) e Sukhoi è pronto al decollo. E agli ordini, che sono già a quota 170. Quest’anno, ha spiegato l’ad di Alenia, Giuseppe Giordo, «dovremmo consegnare dai 6 ai 12 aerei, nel 2012 14 e, a regime, una sessantina l’anno».
giovedì 3 febbraio 2011
Governo a tutto gas. Snam resta al guinzaglio del Cane a sei zampe
A Paolo Scaroni non è parso vero. Dopo anni di scontri e duelli con l’ormai ex presidente dell’authority per l’energia, Alessandro Ortis, l’ipotesi di un divorzio tra Eni e Snam rete gas si prepara ad uscire definitivamente di scena. L’ad del Cane a sei zampe si è affrettato ieri a dichiararsi favorevole alla separazione funzionale tra le due società, sostenendo che «il modello è stato già adottato da altri Paesi come Francia, Germania e Austria». Sul percorso, da sempre caldeggiato dal manager, non sembrano più esserci ostacoli.
martedì 1 febbraio 2011
Barile a 101 dollari. E non finirà qui
L’importante, durante le fasi di forte tensione economico-finanziaria, è la chiarezza. Alle 12 circa di ieri il commissario Ue all’energia, Gunther Oettinger, assicurava: «Non dovrebbero esserci ripercussioni sui prezzi del petrolio dalla situazione in Egitto». Solo poche ore più tardi, verso le 17, il Brent ha toccato i 100 dollari a Londra: è la prima volta da ottobre 2008 che il greggio di riferimento europeo raggiunge questa soglia.
Iscriviti a:
Post (Atom)