Con il #cambioverso di Matteo Renzi un’aria di rinnovamento spira nel Paese. A partire dalla Pubblica amministrazione, dove il pallino del premier è quello della trasparenza. Basta andare su www.revisionedellaspesa.gov per avere un’idea. Il sito predisposto dal governo per informare i cittadini sull’andamento della spending review è tutto un guizzare di documenti e rapporti. La pagina più attiva è senza dubbio il blog del commissario, con ben 7 (sette!) interventi dall’inizio dell’anno ad oggi. tutti concentrati tra gennaio-marzo e giugno-luglio. In mezzo non c’è nulla. Del resto, è il periodo in cui anche lo stesso Carlo Cottarelli era misteriosamente sparito dalla circolazione.
Al principio fu creato l'universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa. (Douglas Adams)
mercoledì 16 luglio 2014
Il governo nasconde il file con i tagli di Cottarelli
Lo Ior pubblica il bilancio sul web. Al presidente 200mila euro
Mentre il governo nasconde i file sulla spending review, a casa di Papa Francesco si procede a testa bassa sulla trasparenza. C’è chi assicura che sulle questioni veramente importanti la riservatezza all’interno delle mura vaticane sia ancora impenetrabile. Sta di fatto, però, che dopo l’esordio dello scorso ottobre, la prima volta in assoluto per l’istituto bancario della Santa Sede, ieri lo Ior ha pubblicato on line (www.ior.va) il suo secondo rendiconto della storia.
martedì 15 luglio 2014
Nuovo record per il debito. Ora i conti tornano a rischio
Il debito pubblico raggiunge nuovi livelli record, il governo studia la manovra correttiva di ferragosto e il Pd si prepara a fare melina sulla reintroduzione dell’anatocismo bancario. Malgrado le temperature ancora primaverili, si preannuncia l’ennesima estate caldissima per le tasche degli italiani.
Le notizie che continuano ad arrivare sul fronte dei conti pubblici sono prossime alla catastrofe. Ieri Bankitalia ha certificato che il debito ha sfondato una nuova soglia, arrivando a quota 2.166,3 miliardi. Nel solo mese di maggio, alla faccio di tagli e spending review, lo stock è aumentato di 20 miliardi, con una crescita che dall’inizio dell’anno segna il 4,7%.
Le notizie che continuano ad arrivare sul fronte dei conti pubblici sono prossime alla catastrofe. Ieri Bankitalia ha certificato che il debito ha sfondato una nuova soglia, arrivando a quota 2.166,3 miliardi. Nel solo mese di maggio, alla faccio di tagli e spending review, lo stock è aumentato di 20 miliardi, con una crescita che dall’inizio dell’anno segna il 4,7%.
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Finmeccanica si riorganizza: "Taglieremo i costi del 20%"
Entra al Salone dell’aerospazio di Londra a passo di carica, Mauro Moretti, annunciando un robusto taglio dei costi, un nuovo piano industriale e tempi rapidi per Ansaldo Breda. «Una missione possibile», ha spiegato il neo ad di Finmeccanica al suo primo appuntamento internazionale. «Renzi», ha raccontato l’ingegnere da Farnborough, «mi ha detto: c’è la più grande industria del Paese che deve essere riposizionata e rivitalizzata e anche per questo ho accettato l’incarico. Le cose che in coscienza non riesco a fare non le accetto. Penso di farcela».
mercoledì 9 luglio 2014
I tagli alle Camere di Commercio costano 2,5 miliardi di Pil
La riforma della Pa rischia di essere incompatibile con la legge di stabilità. Qualcuno ieri in commissione Affari costituzionali ha strabuzzato gli occhi quando il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha spiegato, numeri alla mano, che il taglio del 50% dei tributi camerali renderà impossibile finanziare il sistema dei Confidi con 70 milioni l’anno per il prossimo triennio, così come disposto dalla manovra di bilancio 2014.
Un effetto collaterale che ha colto si sorpresa gran parte dei parlamentari presenti all’audizione.
Un effetto collaterale che ha colto si sorpresa gran parte dei parlamentari presenti all’audizione.
Flop a Bruxelles di Padoan: arriva la manovra per far quadrare i conti
Sforzi aggiuntivi nel 2014 e nessuna flessibilità sugli investimenti fuori bilancio. Per essere una prima volta, non è andata male. L’Ecofin guidato dall’esordiente Pier Carlo Padoan poteva anche proporre l’apertura di una procedura d’infrazione contro il nostro Paese. E invece si è limitato a bocciare su tutta la linea le richieste italiane, chiedendo in aggiunta una ulteriore correzione dei conti entro la fine dell’anno.
martedì 8 luglio 2014
La Ue non si fida delle promesse di Renzi
Gli sconti si fanno sulle riforme, non sulle promesse. Alla prima uscita ufficiale dopo la presunta vittoria sulla flessibilità ottenuta da Matteo Renzi l’Italia ha incassato subito un bel due di picche. Pier Carlo Padoan, che oggi presiederà il primo Ecofin del semestre italiano dell’Unione Europea, ha aperto ieri il dibattito con i colleghi della zona euro e le istituzioni Ue sulla necessità di dare più enfasi alle riforme dopo mesi di predominanza dell'austerità.
sabato 5 luglio 2014
Tasse, rigore e flessibilità: le contraddizioni di Renzi e Padoan
Accordo pieno con il «rigorista» Wolfgang Schaeuble (messo addirittura nero su bianco in un intervento a quattro mani sul Wall Street Journal), rispetto totale di tutti i vincoli europei e perplessità sulla crescita italiana. Dopo la plateale smentita delle proposte sugli eurobond avanzate dal sottosegretario Graziano Delrio, Pier Carlo Padoan continua a tracciare i confini del doppio forno sulle politiche economiche.
venerdì 4 luglio 2014
Il piano della Madia per mettere le mani sui tesoretti delle Camere di Commercio
A chi convenga realmente ancora non è chiaro a nessuno. Neanche a chi sta studiando da settimane il dossier. Ma nei corridoi della Funzione pubblica e del ministero dello Sviluppo continuano a circolare bozze di provvedimenti che puntano a smantellare il sistema Camerale. Matteo Renzi aveva assicurato inizialmente che le Camere di Commercio, come le prefetture, non si riformano per decreto. Intanto, però, la prima bastonata è arrivata proprio nel dl sulla Pa ora in discussione alla Camera, dove si prevede un taglio secco del 50% dei cosiddetti diritti camerali, ovvero le quote che le imprese pagano alle Camere di Commercio per avere accesso ad una lista sterminata di servizi. Dal registro delle imprese alle certificazioni per il commercio estero, dalla tutela delle filiere al sistema dei confidi, dalle certificaioni agroalimentari alle analisi merceologiche, dalla metrologia ai protesti cambiari. Non c’è aspetto della vita di un’impresa che non rientri nel perimetro dei servizi offerti dalla rete delle Camere di Commercio disseminata sul territorio italiano.
martedì 1 luglio 2014
Il flop degli 80 euro, in calo pure la spesa alimentare
Malgrado gli 80 euro e l’ottimismo di Matteo Renzi l’economia non riparte. Nel mese di giugno, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti di giugno 2013, in forte rallentamento rispetto a maggio (+0,5%). Si tratta di una quota che non veniva toccata dal 2009 e che è dovuta principalmente all’accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli alimentari non lavorati. Contribuiscono in misura minore anche le decelerazioni della crescita su base annua dei prezzi degli alimentari lavorati, dei beni energetici e dei servizi relativi all’abitazione.
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