sabato 29 novembre 2014

Lupi: "Non passerà mai la legge che blocca gli sgomberi"

«Chi occupa abusivamente deve andarsene», ha spiegato ieri il governatore leghista Roberto Maroni, annunciando che la giunta della Regione Lombardia «ha stanziato mezzo milione di euro da assegnare all’Aler di Milano per effettuare gli sgomberi e sostenere il principio di legalità».
Soldi che potrebbero essere inutili. Quella legalità di cui parla l’ex segretario del Carroccio è appesa al filo di un decreto attuativo che, come riferito ieri da Libero, spianerebbe la strada ai «ladri di case» e che il premier Matteo Renzi, se volesse, potrebbe approvare anche domani.


giovedì 27 novembre 2014

La Ue ci impone di assumere 250mila precari nella scuola

Da 250mila a un milione di ricorsi. Le proporzioni della slavina che potrebbe abbattersi sul governo dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue sono titaniche. La decisione dei giudici di Lussemburgo sui precari della scuola italiana ha aperto una breccia dentro la quale sono pronti ad infilarsi tutti i lavoratori della Pubblica amministrazione in attesa di un contratto a tempo determinato. Un esercito che secondo l’ultimo censimento dell’Aran si limiterebbe a 317mila unità, ma che la Cgia di Mestre quantifica in oltre 1,1 milioni, di cui 514mila nella scuola e nella sanità, 477mila nei servizi pubblici e sociali e 119 occupati direttamente nella Pa.

domenica 23 novembre 2014

Del Monaco: "Renzi spenda i 22 miliardi Ue"

«Perché chiedere prestiti quando abbiamo i nostri fondi?». Per Andrea Del Monaco, esperto di fondi strutturali europei, già consulente del secondo governo Prodi, c’è qualcosa che non quadra. «Renzi e Padoan», spiega, «vogliono chiedere 90 miliardi a Juncker all’interno del ventilato piano da 300 miliardi. Si tratterebbe di un finanziamento della Bei. Non sarebbe meglio spendere prima i 22 miliardi avanzati dal ciclo 2007-2013 entro il 2015 e programmare bene i futuri 80 miliardi del ciclo 2014-2020 (44 miliardi Ue più il cofinanziamento nazionale)? Sono soldi dell’Italia e non sono in prestito».

venerdì 21 novembre 2014

Nella Rc auto la tassa per le Province "abolite"

Abolite, sparite, cancellate. Qualcuno, lo scorso aprile, ci aveva detto che le Province non esistevano più. Che la severa ed impietosa legge Delrio le avrebbe svuotate e declassate in attesa della scomparsa definitiva con la riforma del titolo V della Costituzione. Invece, non solo sono ancora lì, con gli stessi poteri e con gli stessi presidenti di prima, ma continuano pure a succhiarci soldi.
E non si tratta di bruscolini, ma di diversi miliardi di euro che vengono sfilati sottobanco dalle tasche degli automobilisti. Nel 2014, stando ai calcoli effettuati dal portale Facile.it su dati Ania, il furto con destrezza porterà nelle casse degli enti fantasma circa 2,3 miliardi di euro.

giovedì 20 novembre 2014

I nuovi balzelli sul mattone rallentano la ripresa del mercato

Malgrado la valanga di tasse sulla casaa e la stretta delle banche sui mutui, il mercato immobiliare riesce ancora a dare qualche debole segnale di vita. A guardare con ottimismo all’andamento del settore è l’ufficio studi di Nomisma, secondo cui il 2014 dovrebbe rappresentare l’anno dell’inversione ciclica, con una timida ripresa delle quantità scambiate, anche se molto più contenuta delle aspettative. L’incremento degli scambi di abitazioni dovrebbe attestarsi al 3,7% a livello nazionale, un dato ben lontano dai livelli delle precedenti fasi di inversione ciclica di mercato (37% nel 1976, 17% nel 1985 e 9% nel 1997), ma comunque sufficiente ad alimentare un pizzico di speranza. Con riferimento, poi, ai mercati delle 13 principali città italiane il preconsuntivo Nomisma evidenzia un’inversione ancora più significativa, pari al 5,5% di compravendite di abitazioni su base annua.

Salasso fino a 2mila euro con la polizza anti-alluvione

Un’altra bella tassa sulla casa che può arrivare, per chi abita nella zone più a rischio, a sfiorare i 2mila euro l’anno. È questo il piano del governo per fronteggiare l’emergenza delle calamità naturali. Non riuscendo a prevenire le catastrofi, l’esecutivo sta pensando di risolvere a valle il problema dei danni provocati e dei costi della ricostruzione costringendo i cittadini ad assicurarsi contro alluvioni e terremoti.

martedì 4 novembre 2014

Moncler spiuma la Gabanelli

Non è bastata la replica ufficiale della Moncler a rassicurare gli operatori di Borsa. Il marchio di abbigliamento di lusso  di proprietà dell’imprenditore Remo Ruffini ha continuato a viaggiare in negativo a Piazza Affari  per tutta la giornata chiudendo a -4,8%.  Merito di Report.  Il programma di Milena Gabanelli domenica sera ha ricostruito le fasi della produzione dei giacconi, mettendo sotto accusa le tecniche utilizzate per procurarsi le piuma d’oca.


L'Istat boccia la manovra: non fa crescere il Pil. Allarme per le pensioni

Le previsioni  macroeconomiche, per quello che può valere, considerati gli errori di valutazione degli ultimi anni, questa volta coincidono  con quelle del governo. Il 2014, ha spiegato ieri l’Istat nella nota diffusa in mattinata e nell’audizione parlamentare del pomeriggio sulla legge di stabilità, si chiuderà a -0,3%, così come previsto nel Def. Nel 2015 ci sarà una lieve ripresina, che l’istituto di statistica quantifica nello 0,5% di pil e il governo nello 0,6, mentre nel 2016 la crescita, per entrambi, arriverà all’1%.

sabato 1 novembre 2014

Snam investe in Austria, tanto il gasdotto Tap è destinato al fallimento

Nell’Italia dei veti incrociati e delle infrastrutture fantasma, in barba al #cambioverso, anche il gasdotto Tap si avvia verso il fallimento. Sulla carta tutto procede a gonfie vele. Il governo l’ha inserito nelle opere strategiche, il ministero dell’Ambiente ha concesso l’autorizzazione Via (valutazione impatto ambientale) e quello dello Sviluppo giovedì scorso ha convocato per il 3 dicembre la conferenza dei servizi finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica.

La farsa del metrò automatico. Non va senza un macchinista

Dopo tre tentativi a vuoto le porte restano aperte e il convoglio si blocca. Doveva essere il fiore all’occhiello della metropolitana romana, il trionfo della tecnologia, uno sguardo sul futuro. E invece nella nuova metro C che collegherà Montecompatri al quartiere della Capitale Centocelle torneranno i vecchi e collaudati macchinisti. Peccato che l’Atac non abbia assunto macchinisti abilitati e che le carrozze attrezzate con il sistema driverless non prevedano alcuna cabina di guida, ma solo una piccola consolle per spostamenti di emergenza del treno.