giovedì 30 aprile 2015

Confalonieri sfida Google: ora paghi

Tra la girandola di indiscrezioni sulle manovre di Sky e Vivendi, le ipotesi di sinergie con Telecom, le mosse future sul satellite, le polemiche per RaiWay e l’approvazione del bilancio, a Cologno Monzese c’è spazio anche per un inconsueto appello a Matteo Renzi. «Google, Facebook e Amazon, per non fare nomi, non pagano tasse in Italia: i Paesi europei stanno reagendo, è una sveglia anche per noi e il nostro governo», ha detto Fedele Confalonieri a margine dell’assemblea di Mediaset che ieri ha dato il via libera al suo settimo mandato.

martedì 28 aprile 2015

Renzi invoca il soccorso Onu, ma arrivano altri schiaffi

L’Italia, ha spiegato ieri Matteo Renzi dopo il vertice con Ban Ki-moon, «non è più sola». Ma l’unico modo che l’Onu ci offre per fronteggiare l’emergenza immigrazione è quello di «salvare vite umane».
È l’ennesimo magro bottino quello raccolto ieri dal premier, che dalla comunità internazionale continua a ricevere molte pacche sulle spalle, ma nessun sostegno concreto.

sabato 18 aprile 2015

Otto 730 precompilati su dieci sono sbagliati

Altro che rivoluzione. Il 730 precompilato rischia di diventare l’ennesimo Vietnam per i contribuenti. A un paio di giorni di distanza dal debutto del nuovo modello per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti, che nelle prime 24 ore avrebbe totalizzato oltre 206mila richieste, lo scenario che si va prefigurando è quello di un percorso tutt’altro che semplificato, bensì pieno di trappole e insidie. Il problema principale, al di là delle difficoltà relative alla conquista del pin per accedere al sistema informatico delle Entrate e alla mancanza delle spese sanitarie, riguarda proprio i dati prestampati nel modello, ovvero il nocciolo della riforma voluta da Renzi. La possibilità di errori, mancanze e incompletezze è elevatissima. Soprattutto sulle due tipologie di detrazioni che gli addetti ai lavori ritengono più difficili da certificare: interessi passivi sui mutui per la casa e premi delle polizze.

giovedì 16 aprile 2015

Via al 730 precompilato. Lo scaricano in 100mila

Superare i tre milioni di 730 precompilati riconsegnati senza integrazioni o modifiche. È questo l’obiettivo annunciato dall’Agenzia delle Entrate nel giorno del debutto del nuovo modello di dichiarazione dei redditi, da ieri mattina scaricabile online da 20 milioni di lavoratori e pensionati. Malgrado i problemi legati agli aspetti pratici per accedere al modulo, ai rischi di errore da parte del fisco, all’incremento dei costi per Caf e commercialisti e, infine, alla mancanza delle spese sanitaria, che secondo la Cgia vengono portate in detrazione da circa 16 milioni di contribuenti, Rosella Orlandi non è riesciuta a trattenere l’entusiasmo.

Khawatmi: "Stanno per invaderci in 200mila"

«Un vero e proprio serpente umano che parte dal cuore dell’Africa sta portando verso le coste libiche centinaia di migliaia di persone. Serve subito un blocco navale della Marina per scongiurare ulteriori drammi e risolvere a monte il problema degli sbarchi». Se qualcuno gli dà del leghista lui salta sulla sedia. Radwan Khawatmi si batte da anni per l’integrazione degli immigrati in Italia. Nel 2008 è addirittura sceso in politica con il movimento Nuovi italiani, con l’obiettivo di sostenere il diritto di voto per i cittadini stranieri.

domenica 12 aprile 2015

Cinque punti di Pil a rischio senza ripresa o tagli di spesa

«Non ci sono tasse nuove, anzi è finito il tempo delle tasse da aumentare». Questa la solenne promessa di Matteo Renzi durante la conferenza stampa di venerdi sul Documento di economia e finanza. In effetti, di nuove tasse nel Def non si parla. Ci sono, però, quelle vecchie. E il conto è salatissimo. Euro più euro meno si tratta di 76,7 miliardi di ulteriori balzelli che pioveranno sulla testa degli italiani da qui al 2018. Si tratta di imposte ancora da incassare, ma già contabilizzate nel bilancio dello Stato attraverso il meccanismo infernale delle clausole di salvaguardia.

venerdì 10 aprile 2015

Confonde l'Eni con l'Enel. De Vincenti promosso braccio destro di Renzi

Chi ha lavorato al suo fianco lo definisce serio, preparato e competente. Anche se il biglietto da visita più recente del successore di Graziano Delrio è legato ad una clamorosa gaffe sulle partecipate. «Il governo metterà sul mercato una quota di Eni seguendo la stessa procedura adottata per Enel», ha annunciato il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, lo scorso 17 marzo. Una dichiarazione al fulmicotone, che non ha intralciato una buona giornata di Borsa del Cane a sei zampe, ma ha costretto il ministero dell’Economia ad una repentina smentita. Poco dopo è tornato sui suoi passi pure De Vincenti. «Intendevo riferirmi alle quote Enel già messe sul mercato», si è giustificato, lasciando il dubbio che dietro lo scivolone ci fosse un’ipotesi di lavoro sfuggita più che una semplice confusione.

giovedì 9 aprile 2015

La sbandata a sinistra di Orfini: chiede la testa di De Gennaro

Solo qualche giorno fa aveva accusato Bersani di creare tensione nel Pd. Ieri, però, anche Matteo Orfini ha voluto dare il suo contributo, gettando una granata nel dibattito sulla sentenza della Corte Ue per il G8 di Genova. Forse travolto dall’indignazione di ritorno per i fatti della Diaz, complice anche un inconsueto commentino di Rizzo sul Corriere, all’ora di pranzo il presidente del Pd impugna il cellullare e twitta: «Lo dissi quando fu nominato e lo ripeto oggi dopo la sentenza. Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica».

mercoledì 1 aprile 2015

I francesi pronti a scendere da Italo

I francesi sarebbero pronti a gettare la spugna. È questa la voce che circola negli ambienti vicini ad Ntv all’indomani della rottura di una pace sociale che aveva finora accompagnato il cammino dell’operatore ferroviario privato.