giovedì 16 aprile 2015

Via al 730 precompilato. Lo scaricano in 100mila

Superare i tre milioni di 730 precompilati riconsegnati senza integrazioni o modifiche. È questo l’obiettivo annunciato dall’Agenzia delle Entrate nel giorno del debutto del nuovo modello di dichiarazione dei redditi, da ieri mattina scaricabile online da 20 milioni di lavoratori e pensionati. Malgrado i problemi legati agli aspetti pratici per accedere al modulo, ai rischi di errore da parte del fisco, all’incremento dei costi per Caf e commercialisti e, infine, alla mancanza delle spese sanitaria, che secondo la Cgia vengono portate in detrazione da circa 16 milioni di contribuenti, Rosella Orlandi non è riesciuta a trattenere l’entusiasmo.

Si tratta, secondo il direttore delle Entrate, di una «rivoluzione», che costituisce una vera e propria «svolta culturale» nel rapporto con l’amministrazione. «C’è un cambio di filosofia», ha spiegato Orlandi nel corso di un forum all’Ansa, «si passa da un’amministrazione che dice “tu compila e portami, poi io controllo”, ad una che dice “io ti metto a disposizione tutte le informazioni che ho e sono io che mi prendo la responsabilita”».
La curiosità per il nuovo strumento, comunque, non è mancata: nel primo giorno di avvio gli accessi  sul sito dell’Agenzia sono stati circa 100 mila. Tutti contribuenti in possesso del pin delle Entrate o dell’Inps. In entrambi i casi per averlo bisogna effettuare una richiesta on line (con la seconda parte del codice viene poi spedita a casa) oppure nelle sedi degli enti (in questo caso la seconda parte si recupera on line). Quest’anno ad usufruire della dichiarazione così come messa a punto dalle Entrate, ovvero senza apportare modifiche, dovrebbero essere circa 2,5-3 milioni. Ma dall’anno prossimo il numero potrebbe aumentare, visto che dovrebbero entrare anche le spese registrate dalla tessera sanitaria (ovvero non tutte le spese per la salute). Secondo la Orlandi, comunque, già da ora l’introduzione del nuovo 730 permetterà di evitare molti errori «e quindi molte arrabbiature per i cittadini» che peraltro, se accetteranno la dichiarazione senza modificarla «non dovranno più conservare scontrini e ricevute».

Quest’ultimo punto, a dire il vero, resta tutto da verificare. Al di là del fatto che essendo ridotte all’osso, le detrazioni di chi presenterà il precompilato senza modifiche probabilmente non sono state controllate neanche negli anni passati, il fisco potrebbe bussare anche per altri motivi, come ad esempio il redditometro. E a quel punto gli scontrini serviranno eccome. Quanto agli errori, le prime avvisaglie non fanno ben sperare. «Il d-day del 730 precompilato ha dato un esito positivo. Si scarica facilmente e in meno di 24 ore si ha il riscontro», ha spiegato Valeriano Canepari, presidente Caf Cisl e coordinatore consulta Caf. Ma, ha avvertito, «abbiamo già rilevato l’imprecisione dei dati relativi ai fabbricati e ai terreni».

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