martedì 31 maggio 2016

Entro l'anno fusione Fs-Anas. Poi al via la quotazione in Borsa

Fusione e quotazione viaggeranno insieme, seppure con tempi diversi. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha voluto precisare ieri che il progetto di integrazione tra Anas ed Fs non comporterà alcuna deviazione dal percorso di privatizzazione del gruppo. La velocità di marcia delle due operazioni, però, sarà sensibilmente diversa.

Come scoprire se l'Inps ti frega i soldi

Coefficienti di rivalutazione, indicizzazione Istat, contributi figurativi, indennità, congedi. Verificare la congruità di un assegno previdenziale non è come controllare lo scontrino della spesa. Spesso gli scostamenti tra l’importo erogato e quello realmente dovuto sono minimi e quasi mai il lavoratore, quand’anche avesse gli strumenti teorici per effettuare un controllo, è in possesso di tutta la documentazione tecnica su cui viene elaborato il calcolo.

lunedì 30 maggio 2016

Una pensione su tre è una fregatura

Altro che prescrizione lunga. Mentre in Parlamento si discute sulla necessità di estendere i termini dei processi, per evitare che qualche delinquente la faccia franca, migliaia di pensionati sono costretti ad una frenetica corsa contro il tempo per ottenere giustizia dall’Inps.


sabato 28 maggio 2016

La concorrenza sul canone Rai. Gara a offrire sconti in bolletta

I consumatori sono ancora troppo occupati a districarsi tra le cervellotiche istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per evitare di pagare balzelli non dovuti. Ma l’annuncio di Edison sullo sconto in bolletta del canone Rai non è passato inosservato ai concorrenti. A partire dal colosso dell’energia Enel, che pur essendo impegnato sul dossier Metroweb e sulla fibra ottica, non sta affatto trascurando la partita che si aprirà il prossimo luglio, quando gli italiani si vedranno addebitate nella fattura elettrica le prime rate del canone 2016.

I pasticci dell'Inps prima dei rogiti

Immaginate di firmare un preliminare per l’acquisto di un appartamento, poi, al momento del rogito, il venditore si presenta con un prezzo maggiorato del 30% e rivalutato sulla base dell’andamento del mercato. È esattamente quanto  accaduto alle famiglie dell’immobile situato a Milano in Corso di Porta Romana 51. Uno dei tanti stabili posseduti dall’Inps, che la dice lunga sulle difficoltà dell’ente nel gestire il suo sterminato patrimonio immobiliare.

venerdì 27 maggio 2016

Confindustria voterà sì, ma chiede più Iva

Un sì, seppure non esplicito, al referendum, un apprezzamento all’azione in Europa contro l’austerity e un suggerimento su dove trovare le risorse per il taglio del cuneo fiscale. Nella giornata di esordio da presidente di Confindustria, Vicenzo Boccia, ha cercato di non entrare troppo nel vivo del dibattito politico. Ma il segnale arrivato dall’Auditorium di Roma, dov’era presente anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, è comunque di una mano tesa al governo. Soprattutto sul fronte delle riforme, dove Boccia ha invitato l’esecutivo ad andare avanti «con forza», perché solo così «possiamo tornare ad essere un Paese autorevole».

Incubo cartelle pazze dell'Inps: 23 miliardi in 15 anni

Aziende fantasma, assunzioni fittizie, malattie inesistenti. Non passa settimana senza che qualche procura italiana non scopra una truffa ai danni dell’Inps, un raggiro per incassare prestazioni a sbafo o assegni previdenziali non dovuti. Anche l’Istituto guidato da Tito Boeri, però, di tanto in tanto inganna i contribuenti. Nessuna truffa, sia chiaro, e neanche illeciti. Ci mancherebbe. Ma di errori l’Inps ne fa. E tanti. Stando ai dati diffusi da Equitalia, che si occupa di emettere i ruoli per la riscossione dei contributi previdenziali non versati, dal 2000 al 2015 l’ente avrebbe mandato in circolazione cartelle pazze per la bellezza di 23,3 miliardi di euro.

giovedì 26 maggio 2016

Padoan vuole l'aiutino anche nel 2017

Appena incassata la generosa flessibilità della Ue, il governo è già ripartito all’attacco del 2017. Solo la scorsa settimana, grazie ad un difficile lavoro di mediazione con i falchi della Commissione Ue, l’Italia è riuscita a far digerire una corposa deviazione dagli impegni presi nell’ambito del Patto di Sstabilità. Per l’esattezza, uno sconto di 13,5 miliardi, che equivale ad una mancata riduzione del rapporto deficit/pil dello 0,85%, un decimale in più del limite fissato dalle regole comunitarie anche per i Paesi più indisciplinati. Lo scambio accettato da Bruxelles era quello di un rigore assoluto sui conti pubblici del prossimo anno. Periodo in cui il governo dovrebbe non solo mantenere l’impegno messo nero su bianco nel Documento di economia e finanza di sforbiciare il deficit fino all’1,8% (dal 2,3 del 2016), ma dovrebbe anche aggiungere qualcosa sul piatto, visto che secondo le stime della Ue l’indebitamento sarà all’1,9%.

Sparito un miliardo per le famiglie

Un miliardo di euro  sparito nel nulla. Accade anche questo nei bilanci ultramiliardari dell’Inps, dove tra entrate e uscite i conti faticano sempre a tornare. A farne le spese, questa volta, sono le famiglie, che per colpa di qualche ingarbuglio contabile sono state alleggerite di una quota consistente delle risorse destinate al sostegno del reddito.

martedì 17 maggio 2016

L'ultima mancia: 300 milioni agli statali

Lo stile è quello già sperimentato dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale della mancata perequazione delle pensioni. Spacciare un rimborso parziale per un bonus aggiuntivo gentilmente donato dal governo. Questo è il senso del piano dell’esecutivo per il rinnovo del contratto degli statali illustrato ieri dal Messaggero. Che i soldi non fossero molti si sapeva già dallo scorso autunno, quando la legge di Stabilità, per ottemperare alla sentenza della Consulta del luglio 2015, ha deciso di stanziare solo 300 milioni per finanziare il rinnovo.

venerdì 13 maggio 2016

L'Europa ne fa una giusta: "La Cina è un regime"

La decisione, considerato il peso del Dragone sull’economia del Vecchio continente e la scarsa audacia degli euroburocrati, non era affatto scontata. Alla fine, però, l’Europarlamento ha trovato il coraggio per dire no alla Cina. Nella risoluzione non legislativa approvata ieri dall’aula a Strasburgo i deputati hanno stabilito che fintché il colosso asiatico non avrà soddisfatto i cinque criteri stabiliti dall’Ue per definire le economie di mercato, le sue esportazioni devono essere trattate con una metodologia «non standard», che serve a determinare se i prezzi sono di mercato o oggetto di sovvenzioni. Attualmente, infatti, «dato l’attuale livello di influenza dello Stato nell’economia cinese, le decisioni delle imprese su prezzi, costi, produzione e fattori di produzione non rispondono a segnali di mercato che rispecchiano l'offerta e la domanda».

Grazie alle nozze gay altro taglio alle pensioni

«Una bomba ad orologeria». Carlo Borghi Aquilini non sa con esattezza quanto ci costerà la legge sulle unioni civili in termini di maggiore spesa sociale legata all’estensione delle tutele alle coppie omosessuali. Ma è sicuro che l’impatto sarà devastante. E a pagare saranno, manco a dirlo, i soliti pensionati. «Bisogna sapere», spiega a Libero il responsabile economico della Lega Nord, «che gli attuali coefficienti su cui si calcola l’assegno previdenziale non sono basati sulla media dell’aspettativa di vita, ma sulla durata media della prestazione. E in questa media è compresa anche la pensione di reversibilità. Se si estende la reversibilità ai superstiti delle unioni civili si alza la media e, inevitabilmente, si dovranno diminuire i coefficienti. Per cui tutti prenderanno una pensione più bassa».

mercoledì 11 maggio 2016

Caos Rai sul canone in bolletta. Rischiano di saltare le esenzioni

Non bastavano le cervellotiche richieste dell’Agenzia delle entrate, che per l’invio cartaceo pretende un plico raccomandato senza busta e per quello telematico la registrazione al servizio Fisconline (o Entratel) oppure una Pec, purché sia dotata del software (a pagamento) per la firma digitale. Adesso il rischio è che le dichiarazioni sostitutive per chiedere l’esenzione dal canone Rai in bolletta saltino del tutto, travolte dal caos normativo.

martedì 10 maggio 2016

C'era una regia in Etruria per vendere bond ai clienti

Non bastava la «commissione consiliare informale». Ora si scopre che in Banca Etruria esisteva anche una vera e propria «cabina di regia» con il compito di piazzare le obbligazioni subordinate ai piccoli risparmiatori. È questa la clamorosa novità emersa dall’ennesimo filone di indagine della procura di Arezzo a carico dell’istituto posto in liquidazione.

sabato 7 maggio 2016

Tedeschi indagati per il boom dello spread

Francoforte 2011: attacco all’Italia. La procura di Trani aggiunge un altro clamoroso tassello alla teoria del complotto internazionale che fece esplodere lo spread, mise all’angolo l’ex premier Silvio Berlusconi e portò il Paese sull’orlo del baratro. Dopo l’offensiva nei confronti delle agenzie di rating, attualmente sotto processo con l’accusa di aver deliberatamente minato la fiducia degli investitori verso l’Italia, i magistrati ora fanno rotta verso la Germania. Precisamente verso Deutsche Bank, accusata di aver messo in atto «condotte manipolative del mercato di tipo informativo-operativo».

venerdì 6 maggio 2016

Aeronautica ed elettronica. Vola l'utile di Finmeccanica

Risultati «incredibili». Mauro Moretti non usa giri di parole per descrivere i conti di Finmeccanica-Leonardo (il cambio di nome diventerà definitivo dal gennaio 2017). Il gruppo ha chiuso il primo trimestre con un risultato netto positivo per 64 milioni (includendo la plusvalenza sulla cessione di Fata), sei volte superiore rispetto agli 11 milioni del primo trimestre 2015. Ancora meglio l’utile netto ordinario (56 milioni), che balza di ben 14 volte rispetto ai 4 milioni dello scorso anno.

Via il bollo e più accise? Punito chi fa più di 20mila km l'anno

Un altro taglio delle tasse a spese dei contribuenti. È questa la sostanza dell’annuncio fatto mercoledì da Matteo Renzi sulla possibile abolizione del bollo auto. L’idea non sarebbe il semplice azzeramento del poco amato balzello, ma lo spostamento del gettito da una voce all’altra del comparto tributario, nel caso specifica sull’accisa che grava sui carburanti.  Come ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio, si tratta di «far pagare solo chi usa, consuma, inquina».

giovedì 5 maggio 2016

Pure il giudice beffa gli obbligazionisti. Non saranno parte civile contro Etruria

Non bastava il farraginoso decreto del governo. Ad ostacolare la possibilità per i risparmiatori di rientrare in possesso delle somme mandate in fumo dal salvataggio delle banche fallite ora ci si mettono pure i giudici. L’ennesima beffa arriva dal Tribunale di Arezzo, che ieri ha clamorosamente deciso di non accettare gli ex obbligazionisti e gli ex azionisti come parti lese nel processo a carico degli ex vertici di Banca Etruria. Il cavillo giuridico con cui il gup Anna Maria Loprete ha sbattuto la porta in faccia ad oltre 200 parti civili riguarda il capo d’imputazione nei confronti dell’ex presidente Giuseppe Fornasari, dell’ex ad Luca Bronchi e dell’ex direttore centrale Davide Canestri. L’accusa è di ostacolo all’autorità di vigilanza. Il che, secondo il giudice per l’udienza preliminare, implica che l’unica vittima legittimata a chiedere un risarcimento e dunque a costituirsi come parte civile sia Bankitalia.

martedì 3 maggio 2016

Anche il governo dà il tapiro d'oro al fisco

L’inchiesta sul fisco di Striscia la notizia gli è già costata due Tapiri d’oro. Ma Enrico Zanetti resta convinto che la querela annunciata dall’Agenzia delle entrate contro la creatura di Antonio Ricci sia un errore. «L’azione legale nei confronti della stampa», spiega il viceministro dell’Economia, «dovrebbe sempre essere considerata una estrema ratio, non può essere la prima risposta».