sabato 28 maggio 2016

La concorrenza sul canone Rai. Gara a offrire sconti in bolletta

I consumatori sono ancora troppo occupati a districarsi tra le cervellotiche istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per evitare di pagare balzelli non dovuti. Ma l’annuncio di Edison sullo sconto in bolletta del canone Rai non è passato inosservato ai concorrenti. A partire dal colosso dell’energia Enel, che pur essendo impegnato sul dossier Metroweb e sulla fibra ottica, non sta affatto trascurando la partita che si aprirà il prossimo luglio, quando gli italiani si vedranno addebitate nella fattura elettrica le prime rate del canone 2016.

L’idea di ammortizzare l’imposta in bolletta lanciata dall’operatore francese, ha minimizzato Francesco Starace, «è il primo pensiero venuto a tutti i venditori circa un anno fa», nel momento in cui è stato presentato il provvedimento. «Noi invece», ha proseguito l’ad dell’Enel, «abbiamo valutato di fare un sconto, ma non riconducibile al canone Rai».
In effetti le nuove offerte del gruppo non fanno mai riferimento al balzello più odiato dagli italiani (secondo SWG è la spesa più insopportabile per oltre il 50% della popolazione). Un modo per distinguersi. Ma quel 70% di utenti a cui i sondaggisti attribuiscono un interesse particolare per gli operatori che rimborseranno il canone fa gola a tutti. E non è un caso che anche scegliendo la fornitura di Enel alla fine si risparmino 100 euro, esattamente il costo dell’abbonamento Rai. Lo sconto si può ottenere (per tutte le tipologie di utenze) sottoscrivendo entrambi i nuovi pacchetti proposti da Enel Energia dallo scorso aprile. Quello Speciale luce, che dà diritto ad un bonus di entrata di 50 euro, e quello Speciale gas, che offre un gettone di ingresso di uguale importo.

Sulle promozioni legate all’introduzione del canone in bolletta si stanno muovendo tutti gli operatori. Anche se per uscire allo scoperto molti preferiscono attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo (che doveva arrivare il 15 febbraio e forse comparirà il 31 maggio), che definirà una volta per tutte le modalità di gestione della nuova forma di riscossione e, soprattutto, la compensazione alle aziende per il servizio svolto, che stando alle bozze del provvedimento finora circolate dovrebbe attestarsi complessivamente a 14 milioni l’anno per il primo biennio.
A quel punto le aziende si faranno i loro conti. Secondo l’Aduc, che avrebbe gradito più chiarezza e meno regali, la fidelizzazione dei clienti alla fine ripagherà lo sconto. Ma sul piatto c’è anche un’altra partita, di cui abbiamo scritto più volte. Forzando il testo della legge di stabilità il governo ha infatti deciso di utilizzare l’utenza residenziale domestica (quella su cui si paga la tariffa scontata D2) come bussola per individuare i titolari dell’abbonamento. Questo comporterà che, per non pagare un doppio canone, molte famiglie (gli abbonati sono 16 milioni, le utenze residenziali 23 milioni) ammetteranno di avere la tariffa scontata senza la contestuale residenza. E le aziende non potranno non adeguare la bolletta alle nuove condizioni.

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