venerdì 30 novembre 2012

Ma il fisco si può battere sul tempo

Battere il fisco è difficile, ma non impossibile. Il tempo, ad esempio, scorre per tutti, anche per gli agenti dell’erario. E, prima o poi, pure l’ispettore più agguerrito sarà costretto a mollare la presa. Non è un caso che in queste settimane i funzionari dell’agenzia delle entrate stiano intensificando il lavoro.

Le pratiche arretrate sono tante e con la mezzanotte del 31 dicembre, in mancanza di un timbro postale che ne attesti la spedizione, molte dovranno finire per legge nel cestino, essendo decorsi i tempi previsti per la prescrizione. La scienza è esatta, considerato che ogni atto, ha una sua scadenza. Orientarsi nella giungla di deroghe ed eccezioni, a partire, ad esempio, da quella che prevede una proroga dei termini in caso di reati tributari, non è però così semplice.
Cerchiamo di vedere, grazie all’aiuto del sito Forexinfo.it, quali sono le casistiche più comuni che, in linea di massima, dovrebbero permettervi dal primo gennaio 2013 di tirare un sospiro di sollievo.
Dicembre è l’ultimo mese utile per la riscossione delle somme relative a notifiche di eventuali compensazioni indebite riferite al 2004.

La scadenza è invece relativa al 2007 per gli atti di contestazione o di irrogazione di sanzioni. Decadranno alla fine dell’anno anche gli avvisi di accertamento relativi a violazioni riscontrate nel 2007. Ma anche, nel caso in cui si siano riscontrate omissione, quelle relative al 2006. Sempre in riferimento alle dichiarazioni del 2007 il 31 dicembra sarà il termine entro il quale il fisco non potrà più riscuotere somme iscritte in cartelle relative a controlli formali.
Ugualmente non esigibili, ma l’anno di riferimento in questo caso è il 2008, saranno gli avvisi bonari conseguenti a controllo automatizzato. Tempo scaduto anche per le cartelle relativa al 2008 per redditi dei soggetti a tassazione separata conseguiti in tale anno che non abbiano già provveduto ad adempiere al pagamento delle somme in seguito alle precedenti comunicazioni. Prescrizione breve, infine, per le cartelle relative alle pretese di pagamento di accertamenti divenuti definitivi nel 2010 o passati in giudicato in tale data. Tale casisitica è infatti soggetta a un limite temporale di due anni, entro il quale il fisco può procedere alla riscossione delle somme, che altrimenti non potranno più essere pretese.

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