sabato 7 aprile 2012

La Ferrari si libera della Fiom e dà 3.600 euro a dipendente

Sarà un caso, ma il premio di produttività più sostanzioso nella storia della Ferrari arriva con la Fiom fuori dalla rappresentanza sindacale. A strappare l’accordo sono state Fim e Uilm che ieri hanno sventolato con soddisfazione il risultato storico di un bonus aggiuntivo per i dipendenti di 3.654 euro, il cui saldo di 1.904 euro verrà versato nella busta paga di aprile.

La cifra è il frutto di una lunga trattativa condotta nell’ambito del rinnovo della contrattazione di secondo livello. La svolta è arrivata nel corso del settimo incontro. «L’azienda», spiegano le segreterie provinciali di Fim-uilm e le rsa Fim e Uilm, «già aveva esposto i coefficienti dai quali era scaturito un saldo pari al massimo possibile realizzabile sulla base del vecchio accordo». Coefficienti resi robusti dagli ottimi risultati raggiunti nel 2011, definito, alla faccia della crisi, il migliore di tutti i tempi, con un totale di 7.229 vetture consegnate alla rete, compresi i 202 esemplari della versione Challenga. Quantificando tali risultati l’azienda aveva offerto un totale di 3.354 euro. «Dopo un’estenuante trattativa», dicono i sindacati, «usufruendo di un bonus extra di 300 euro che premia tutti i lavoratori per il lavoro svolto, abbiamo ottenuto i 3.654 euro».
Se Cisl e Uil festeggiano, la Fiom non ci sta a restare fuori. Anzi, la replica del segretario di Modena, Giordano Fiorano, è al vetriolo. «Trovo scandaloso», tuona il responsabile delle tute blu della Cgil locale, «che Fim e Uilm attribuiscano alla loro attività di contrattazione» l’erogazione del premio. Secondo Fiorano il bonus «è frutto dell’applicazione del contratto aziendale del 2005 firmato unitariamente da Fim, Fiom e Uilm. Contratto che pur essendo scaduto ha sempre trovato applicazione anche negli anni successivi alla scadenza».
Il sindacato rosso ammette, però, annunciando ricorso per comportamento antisindacale della Ferrari, di non essere stato coinvolto nelle trattative sul saldo 2011. Quelle stesse da cui sono spuntati i 300 euro aggiuntivi.

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