L'aumento di luglio si andrà ad aggiungere ai rincari già effettuati nei mesi scorsi. Il calcolo complessivo della stangata aggiuntiva su luce e gas da gennaio alla fine dell'anno, secondo le stime di Federconsumatori, potrebbe aggirarsi sui 200 euro a famiglia. Già adesso con gli aumenti scattati finora e con le nuove stime di Nomisma il conto da gennaio è aumentato di circa 72 Euro per l'elettricità e 78 Euro per il gas. «Cifre elevatissime, che risultano particolarmente gravi ed insostenibili per le famiglie», commentano i consumatori che chiedono un «intervento con operazioni determinate» nel settore dell'energia, per ridurre i pesanti oneri di sistema e aumentare la ancora scarsa competitività di mercato. L'Italia d'altra parte detiene già il «triste primato» delle bollette più care d'Europa considerato che le famiglie francesi per 100 kWh di energia elettrica, incluse le tasse, pagano il 32% in meno rispetto all'Italia e i cittadini inglesi il 24% in meno. Uno scenario che si replica per il gas: in Francia si paga il 26% in meno rispetto all'Italia e in Inghilterra ben il 41% in meno. «Per far diminuire i costi dell'energia anche nel nostro Paese occorre effettuare una sana pulizia delle bollette, depurandole di tutti gli oneri, contributi e tasse che hanno un discutibile legame con i beni acquistati», chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, per i quali è «indispensabile» ridurre almeno l'aliquota Iva al 10% per il metano ed al 5% per l'elettricità.
E a lanciare l'allarme sul caro-bollette è anche la Coldiretti, secondo cui per effetto degli aumenti in bolletta la spesa per energia elettrica, combustibili e trasporti delle famiglie italiane ha superato il 19% di quella totale, sorpassando addirittura nel 2012 quella per gli alimentari e le bevande.
L'aumento della spesa energetica in un momento di crisi, secondo Coldiretti, «ha un doppio effetto negativo». Da una parte riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, dall'altra aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare durante l'estate. Il che significa che alla fine della fiera le famiglie oltre a sborsare più denaro per luce e gas si troveranno anche a dover fare i conti con l'aumento dei prezzi sui banchi di mercati e supermercati.
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