mercoledì 13 giugno 2012

Gli sceicchi fanno shopping a Roma

Dalla moda all'energia, passando per la farmaceutica, l'agroalimentare e i trasporti. Dopo la visita istituzionale a Roma dello scorso gennaio del ministro degli esteri, Abdullah Bin Zayed, quando si parlò di «prospettive di collaborazione industriale, finanziaria e possibilità di investimenti di grande significato» gli Emirati arabi sembrano ora intenzionati a passare ai fatti. Creare partnership imprenditoriali e accrescere gli scambi commerciali. Questo l'obiettivo della missione italiana partita ieri organizzata da Invitalia e dal ministero dello Sviluppo Economico. A guidare la delegazione di imprenditori, manager ed esponenti istituzionali è il ministro dell'Economia degli Emirati, Sultan Al Mansoori.

Invitalia, con il presidente Giancarlo Innocenzi Botti, affiancherà il ministro e le imprese emiratine nel corso di tutta la missione che si svolgerà, in particolare, nel Lazio e nelle Marche. Gli investitori arabi incontreranno, con visite negli stabilimenti, numerose aziende, tra le quali per il settore fashion, Renato Balestra, Sarli e Gattinoni; per il settore food Montebovi, Gentilini e Centro agroalimentare di Roma; per l'energia Enel Green Power e Ducati Energia; per il settore farmaceutico ABC Farmaceutici. La full immersion nelle eccellenze italiane prevede oggi due incontri importanti. Il primo, che si svolgerà nella sede di Invitalia, è dedicato all'agroalimentare e punta ad incrementare l'export negli Emirati di prodotti di qualità, proponendo al contempo il Lazio come piattaforma logistica per la distribuzione delle merci. Il secondo, ospitato dall'Università Tor Vergata, è dedicato allo sviluppo del settore biomedicale.

La speranza è quella di rafforzare il legame con gli Emirati, che rappresentano già adesso il principale mercato di sbocco del nostro export verso l'intero mondo arabo. Secondo le rilevazioni Istat riferite al periodo gen-nov 2011, le nostre esportazioni hanno registrato un aumento del 27,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un valore di 4,2 miliardi, con un incremento dell'import dell'88,4%, per 805,7 milioni.

Che le relazioni tra i due Paesi siano in forte crescita lo dimostra anche l'attenzione con cui Emirates continua ad investire in Italia. Con il terzo volo giornaliero da Milano Malpensa inaugurato il primo giugno la compagnia aerea araba ha portato a 49 il numero dei voli settimanali per Dubai. Che diventeranno 50 ad ottobre, quando verrà lanciata la terza partenza giornaliera da Roma Fiumicino. «Si tratta», ha spiegato Massimo Massini, area manager nel nostro Paese, «di un traguardo importante, che rende Emirates sempre più partner dell'Italia che lavora, viaggia ed esporta». E gli investimenti non si limitano agli aerei. Nel febbraio del 2010, Emirates ha firmato un accordo quinquennale da 59,5 milioni come sponsor di maglia del Milan, mentre da quest'anno è stata avviata la sponsorizzazione degli Internazionali Bnl di tennis fino al 2014. «La sponsorship rappresenta una ulteriore crescita della già miliardaria relazione commerciale fra Italia ed Emirati», ha detto Salem Obaidalla, senior vice president di Emirates per l'Europa & Federazione russa.

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