lunedì 18 giugno 2012

Decreto sviluppo senza soldi

Al di là degli annunci, già ampiamente sentiti negli anni passati, di 80 miliardi di euro di risorse messe in movimento, il pacchetto sviluppo messo a punto da Corrado Passera non ha una dote particolarmente ricca. Fisco, energia, lavoro, incentivi, trasporti. Sono tanti i settori toccati dal provvedimento licenziato ieri, «salvo intese» e quindi soggetto a ulteriori correzioni, dal Consiglio dei ministri. Ma a ben guardare sui 60 articoli di cui è composto il provvedimento solo 6 prevedono minori entrate o maggiori spese. E le cifre in fondo alla tabella della relazione tecnica non sono davvero tali da impressionare.

Per il 2012 si tratta di 104,7 milioni, che diventano 89,6 nel 2013 e 240,9 nel 2014. Solo dal 2015 si inizia a vedere qualcosa in più, con 427,3 milioni previsti, che dal 2016 andranno a regime con un impatto per gli anni successivi di 328,7 milioni di euro. Un po' poco per chi si aspettava una scossa in grado di far uscire il Paese dalle secche della recessione. Anche perché la maggior parte delle misure sembra capace di sprigionare i suoi effetti solo nel medio lungo periodo, quando forse non sarà più così vitale rimettere in moto la macchina. Ma vediamo nel dettaglio le principali novità.

Ristrutturazioni. Passa dal 36% al 50% fino al 30 giugno 2013 la quota di detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie e il tetto di spesa si alza a 96mila euro.

Occupazione. Arriva il credito d'imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200mila euro annui ad impresa per l'assunzione di personale qualificato.

Comuni. Gli enti locali potranno utilizzare i crediti d'imposta per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per migliorare i servizi pubblici.

Project bond. Arrivano le obbligazioni delle società per finanziare progetti infrastrutturali. I project bond saranno resi appetibili grazie ad una tassazione equiparata ai titoli di Stato al 12,5%.

Obbligazioni Pmi. Apertura al mercato dei capitali per le società non quotate, anche di media e piccola dimensione, mediante l'emissione di strumenti di debito a breve termine (cambiali finanziarie) e a medio lungo termine (obbligazioni e titoli similari.

Incentivi. Con le risorse attualmente non utilizzate da una serie di disposizioni di legge per gli aiuti alle imprese (che sono state abrogate) viene costituito un Fondo per la crescita da 2 miliardi.

Semplificazioni. La srl semplificata per gli under 35 viene estesa a tutti ma con paletti sul capitale.

Imu. Per le imprese edili sarebbe al momento saltata la norma per escludere per tre anni dall'Imu gli immobili invenduti. Resta però la compensazione Iva.

Crisi. Le aziende colpite dalla crisi con prospettive di ripresa non saranno obbligate a dichiarare il fallimento ma potranno ricorrere al concordato preventivo.

Sistri. Si proroga al 31 dicembre 2013 l'entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

Porti. Ai porti andrà, nel limite massimo di 70 milioni annui, parte dell'Iva e delle accise (1%) prodotte attraverso le operazioni portuali di import-export di merci.

Taxi. Prorogato a fine anno il decreto per impedire l'esercizio abusivo del servizio taxi.

Pa. Andranno sul web sovvenzioni e sussidi alle imprese e l'attribuzione di compensi pubblici a persone e imprese di importo superiore a 1.000 euro.

Appalti. Per l'affidamento dei lavori a terzi nelle concessioni, viene elevata dal 50% al 60% la quota dei lavori che i concessionari, titolari di concessioni assentite prima del 30 giugno 2002, sono tenuti ad affidare attraverso procedure di evidenza pubblica.

Digitale. Arriva l'Agenzia per l'Italia Digitale che accorperà le funzioni di diversi enti soppressi.

Idrocarburi. Si stabilisce una fascia di rispetto unica, per petrolio e per gas, e più rigida, passando dal minimo di 5 miglia alle 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, per qualunque nuova attività di prospezione, ricerca e coltivazione.

Processi d'appello. Filtro per le impugnazioni sia di merito che di legittimità. L'appello, se giudicato palesemente inammissibile, non verrà celebrato. Gli avvocati sono già sul piede di guerra.
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