mercoledì 12 settembre 2012

Adesso restituiteci i soldi dell'evasione

Destinare ogni anno quanto recuperato dal contrasto all’evasione fiscale per la riduzione delle tasse. Attilio Befera, gliene va dato atto, lo dice da sempre. Del resto, anche un bambino capirebbe che se il meccanismo fosse introdotto lui si trasformerebbe istantaneamente da diabolico ispettore delle tasse in angelo benefattore. E la lotta all’evasione fiscale diventerebbe uno sport più apprezzato del calcio. Il problema è che non è lui a decidere, ma il professor Mario Monti. Lo stesso che solo qualche giorno fa ha dichiarato la «guerra di civiltà» contro gli evasori. Ebbene, se di civiltà si tratta allora il premier ci dovrebbe spiegare per qualche motivo i soldi del sommerso, che per sua stessa ammissione provocano livelli di pressione fiscale inauditi su chi le tasse le paga regolarmente, non vengono restituiti ai contribuenti onesti. L’idea del resto è stata riconosciuta doverosa da tutti e persino annunciata più volte dal gennaio dello scorso anno da diversi esponenti di governo. Di quel bottino da circa 13 miliardi che Befera vanta di aver recuperato, però, continua a non vedersi un euro. «Non è il momento», ha detto anche recentemente Monti. Nell’attesa, e purtroppo non è uno scherzo, rischiate anche di ricevere l’ambito bollino del «contribuente onesto».

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