martedì 11 dicembre 2012

La sfida al Cav di Monti parte da UnoMattina


I cittadini italiani «sono maturi e non tanto disposti» a credere a facili promesse, «non sono schiocchi». La campagna elettorale è iniziata ufficialmente ieri a Oslo, dove il dimissionario Mario Monti si è recato per partecipare alla cerimonia di consegna del Nobel all’Unione europea.

Il Prof, sfruttando anche la diretta di SkyTg24, non ha perso occasione per cominciare a menare fendenti contro i suoi probabili futuri avversari nella corsa verso la riconquista di Palazzo Chigi. Il «rischio populismo va ben tenuto presente, anche per evitarlo il più possibile, nella imminente campagna elettorale in Italia», ha detto il premier, aggiungendo che «il rischio può essere superato se, come credo faccia responsabilmente chiunque governi o si proponga di governare, ci si impegna non ad assecondare gli istinti dei cittadini, degli elettori».

E oggi, sempre per scongiurare il populismo, si replica ad UnoMattina, punta di diamante dell’intrattenimento nazionalpopolare della Rai, seguita ogni giorno da una milionata buona di casalinghe e pensionati. Il presidente del Consiglio interviene alle 9, intervistato da Franco Di Mare, ufficialmente per parlare dell’importanza del Premio Nobel e dei valori fondanti dell'Unione Europea. Ma è facile immaginare che il Prof troverà il modo di lanciare qualche macigno su chi pensa di governare il Paese senza il suo contributo. Ma l’appuntamento clou sarà con tutta probabilità quello del prossimo 20 dicembre, quando a Roma si terrà la manifestazione “Rimontiamo l’Italia 2013”, dove l’obiettivo dichiarato sin dal titolo è quello di chiamare a raccolta tutti coloro che non vogliono archiviare Monti e l’agenda Monti. L’evento, la cui location è ancora in via di definizione è organizzato senza alcuna sigla, ma l’aspirazione dei promotori Benedetto Della Vedova, Gianluca Galletti e Linda Lanzillotta è quella di far sedere allo stesso tavolo Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo (ma c’è chi spera di coinvolgere anche Corrado Passera, dopo la professione di antiberlusconismo arrivata di qualche giorno fa) per lanciare, insieme, una lista unitaria che molti hanno già bollato come l’ennesima riedizione della vecchia Dc. Non è detto che Monti faccia fisicamente capolino alla kermesse. I ben informati assicurano, però, che il professore non farà mancare il suo sostegno, molto probabilmente con un videomessaggio.

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