mercoledì 15 agosto 2012

Salta il piano Passera. Alitalia non compra e Windjet resta a terra

Per Windjet si cercano «altre vie». È questo il verdetto definitivo arrivato al termine di una giornata in cui si sono rincorse voci contrastanti. A dare la notizia, in serata, a conclusione del lungo incontro (dalle 14.30 alle 20.30) al ministero dello Sviluppo economico, è stato lo stesso ad della compagnia siciliana, Stefano Rantuccio: «Abbiamo rilevato l’indisponibilità di Alitalia ad andare avanti». Dichiarazioni confermate poco dopo anche da Corrado Passera: «La società, continua per la sua strada».

L’opinione del vettore di Roberto Colaninno era già chiara prima dell’apertura del tavolo. Entrando nel dicastero di Via Nazionale l’ad di Alitalia, Andrea Ragnetti, era stato categorico. «Il dossier con Windjet», aveva spiegato, «non si può riaprire». A poco è servito il tentativo di Passera. L’incontro, cui hanno partecipato, oltre a Ragnetti e Rantuccio, anche il sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta, il vicedirettore dell’Enac e il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, non ha prodotto i risultati sperati. Nel tardo pomeriggio era stato Stancanelli a lasciar intravedere qualche spiraglio. «Alitalia ha ancora un interesse strategico per Windjet», ha detto il primo cittadino di Catania. Il problema, come ha spiegato in serata Passera, è che malgrado l’interesse, la compagnia di Colaninno non è disposta ad andare avanti «alle attuali condizioni». Per Ragnetti, del resto, niente di tutto ciò che era stato richiesto «con l’accordo del 29 giugno si è avverato». Poi, ha proseguito, «faticosamente abbiamo trovato un nuovo accordo il 2 agosto che prevedeva garanzie che non sono state fornite». La realtà, ha tagliato corto l’ad di Alitalia, è che Windjet «è un’azienda che non esiste più. Non ha neanche più gli aerei». Durissima la replica di Rantuccio, che si è detto pronto a mettere in campo gli avvocati: «Wind Jet non tollererà ancora le falsità dichiarate da Alitalia, in questo momento che vede migliaia di passeggeri in difficoltà e in cui sono a rischio centinaia di posti di lavoro».

Resta da capire cosa succederà adesso. Per il sindaco Stancanelli l’esecutivo, anche senza mettere un euro, dovrà comunque fare la sua parte, «visto che in altre occasioni è intervenuto risolvendo situazioni ben più gravi». Sarebbe stata la stessa compagnia, però, a rifiutare l’intervento del governo. «Il ministero dello Sviluppo», ha spiegato Passera senza nascondere il suo scetticismo, ha offerto «massimo supporto per l’amministrazione straordinaria, ma Windjet ha deciso di continuare per conto suo, per valutare altre manifestazioni di interesse che dice di aver ricevuto». L’ex banchiere continuerà a seguire «passo passo» l’evoluzione della vicenda. Intanto, però, la compagnia, a fini cautelativi, ha chiesto la sospensione della licenza. Per i passeggeri resta la beffa dei biglietti inutilizzabili. L’Enac ha pubblicato sul suo sito internet l’elenco dei voli sostitutivi. Ma la riprotezione dei passeggeri sta costando alla sola Alitalia 80mila euro al giorno. Un esborso che la compagnia, che ha chiuso il semestre con risulti in pesante flessione, non può permettersi ancora a lungo.

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