venerdì 22 ottobre 2010

Emma in visita privata da Silvio. Scoppia la pace in nome delle riforme

Un caffé della pace a Palazzo Grazioli. È durato poco meno di un’ora il faccia a faccia tra Silvio Berlusconi ed Emma Marcegaglia. I due si erano incontrati anche mercoledì a Via XX Settembre, in occasione del primo incontro convocato da Giulio Tremonti per discutere di riforma del fisco con le parti sociali. Ma ieri è stato il primo incontro privato dopo la bufera mediatico-giudiziaria che ha portato all’uscita di scena del portavoce Rinaldo Arpisella. Incontro partito da una telefonata del premier al numero uno di Viale dell’Astronomia.
Sul tavolo, ufficialmente, tutti i principali dossier economici del momento. Le strategie per la ripresa, la competitività, il Mezzogiorno, le dinamiche sindacali, la riforma del fisco, il nucleare. Ma è chiaro che nel vertice a due si è parlato anche, e molto, di altri dossier. Quelli, per intendersi, legati alla disfida con Il Giornale e alla copertina di Panorama. 

Un chiarimento, quello di ieri, reso necessario dal livello di tensione raggiunto nelle scorse settimane. Una esasperazione dei toni che, ad un certo punto, aveva addirittura fatto parlare di una rottura ufficiale tra la Confindustria e il governo. Conclusioni affrettate, forse, ma ben supportate da dichiarazioni infuocate come quelle in cui il comitato di presidenza di Viale dell’Astronomia  denunciava «l’imbarbarimento del clima politico che oltre a creare sentimenti di disaffezione e disistima nei cittadini, non incoraggia le imprese a continuare a lottare per difendere ed accrescere il benessere che abbiamo conquistato». Solo qualche giorno fa la guardia era ancora alta. In un’intervista al Foglio, il presidente degli industriali esprimeva il suo «disincanto» nei confronti del governo, aggiungendo l’invito a «mettete da parte le beghe e i problemi di partito» e a governare, «per favore».
Ieri, però, assicura chi ha assistito all’incontro, il clima è stato cordiale. Nella linea di indipendenza e autonomia rivendicata qualche giorno fa al forum delle Pmi a Prato,  la Marcegaglia ha ribadito al presidente del Consiglio che la sua associazione lavora per il bene del paese, delle imprese e dei lavoratori. E che, pertanto, nella dialettica con il governo vuole svolgere una funzione di stimolo e pungolo.
Difficile capire con esattezza quali ferite abbia lasciato la vicenda del Giornale e se e come i rapporti tra Emma e il Cavaliere siano cambiati. Di sicuro, nella difficile congiuntura sia politica sia economica che sta attraversando il Paese a nessuno dei due conviene guerreggiare. A favorire il dialogo c’è l’agenda delle riforme, su cui Berlusconi vuole premere l’acceleratore per ritrovare lo slancio dell’azione di governo e di cui la Marcegaglia, basta guardare la prima pagina del Sole24Ore di ieri tutta dedicata al fisco, ha bisogno per traghettare le imprese fuori dalla crisi. I segnali di tregua, del resto, erano già ben visibili mercoledì. Con il numero uno di Viale dell’Astronomia che dopo essersi detta «contenta e soddisfatta» per la mossa di Tremonti ha spiegato di «condividere completamente l’idea di affrontare una riforma complessiva e non selettiva». Apprezzamenti anche per la presenza al vertice con le parti sociali del presidente del Consiglio. «Una presenza», ha spiegato la Marcegaglia, «che evidenzia la strategicità che il governo intende assegnare al tema del fisco».

Prove di pace sono andate in scena anche ieri sul piano per il Mezzogiorno. La Marcegaglia ha infatti aperto il tavolo di lavoro tra gli imprenditori e i governatori del Sud con l’obiettivo di arrivare ad una vera e propria cabina di regia per individuare gli investimenti necessari per far ripartire l’economia nel Sud, utilizzando i fondi europei. Una necessità non più rinviabile, visto che negli ultimi due anni, secondo Via dell’Astronomia, nelle Regioni del Sud il valore aggiunto del settore industriale è sceso del 20%, generando 100 mila disoccupati in più. L’iniziativa ha ricevuto l’applauso a scena aperta del ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, che in una nota ufficiale ha spiegato di considerare «molto positivo l’incontro» che «testimonia l’importanza che gli imprenditori italiani assegnano alla crescita del Sud come motore di crescita del Paese».

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