Mentre Corrado Calabro si appresta a tornare al Senato (l’audizione è convocata oggi) per fornire ulteriori chiarimenti sugli aumenti unbundling (l’affitto della rete Telecom), gli operatori alternativi affilano le armi in vista della decisione di Bruxelles, che dovrebbe arrivare dopodomani. Per smentire le cifre dell’autorità per le Tlc - secondo cui i rincari costerebbero a Fastweb, Wind e Vodafone solo 70 milioni - i piccoli si sono fatti certificare la loro versione dei fatti da Copenhagen Economics, prestigioso studio internazionale consultato anche dalla Commissione Ue. Gli esperti hanno confermato che dal 2009 al 2015 l’impatto degli aumenti sarà di 1,1 miliardi. Soldi che saranno tolti agli investimenti in fibra ottica e dalle tasche dei consumatori.
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