lunedì 21 giugno 2010

Roma fa la manovra Il biglietto del tram aumenterà del 50%

La colpa non è tutta di Gianni Alemanno. Quando l’ex ministro è salito al Campidoglio i conti già non tornavano da tempo. Ma è difficile pensare che per i romani possa essere di una qualche consolazione. Per risanare il debito della Capitale (9,5 miliardi) e riparare i guasti di decenni di gestioni finanziarie dissennate la giunta ha messo a punto una manovra che al confronto quella di Giulio Tremonti è all’acqua di rose. Trasporti, asili, mense scolastiche, rifiuti, bar, ristoranti, aerei: tutto sarà più caro. La cura da cavallo è stata concordata dal sindaco con il ministro dell’Economia per far uscire il Campidoglio dal pantano. L’impegno di Alemanno a cambiare marcia ha convinto Tremonti a ridurre la sforbiciata sui fondi per Roma Capitale e a rendere strutturale il sostegno del Tesoro al piano di rientro del Comune. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo.
Intanto, i finanziamenti concessi dal governo sono comunque inferiori di 200 milioni rispetto ai 500 stanziati fino allo scorso anno. Per recuperare la somma mancante Tremonti ha inserito in finanziaria la possibilità per il Campidoglio di incrementare l’addizionale Irpef comunale di un ulteriore 0,4% (Roma è già al tetto massimo dello 0,5%) - che tra l’altro si andrà a sommare all’aumento dall’1,4% all’1,7% di quella regionale - e di istituire un balzello di un euro sui diritti d’imbarco per tutti i passeggeri che transitano negli aeroporti di Roma.
Ma la vera stangata è quella che servirà a ripianare il bilancio ordinario, anche quello, manco a dirlo, in rosso. Per il 2010, tolte le partite straordinarie,  mancano la bellezza di 160 milioni. Ed ecco la soluzione. Il canone per l’occupazione del suolo pubblico salirà dal 12% al 125% in base alle zone. L’aumento delle entrate per il Comune è di 8,5 milioni nel 2010 e di 17 l’anno prossimo. I primi a strapparsi i capelli saranno i commercianti, ma è chiaro che il costo dei tavolini all’aperto di bar e ristoranti saranno facilmente e rapidamente scaricati sui clienti.
La tassa sui rifiuti per le utenze non domestiche salirà del 12,5%. Qui nelle casse del Campidoglio non entrerà nulla, si tratta di un balzello per mantenere operativo il servizio.
La vera mazzata è quella che riguarda la scuola e i trasporti. Per gli asili nido la tariffe aumentano da un minimo del 15,6% ad un massimo del 48%. Per avere un’idea del colpo inferto alle famiglie basti pensare che l’incremento della rata può raggiungere i 150 euro. Il gettito aggiuntivo per Alemanno sarà di 2,2 nel 2010 e di 6,2 milioni nel 2011. L’altra scherzetto è per le mense scolastiche, dove il Comune incasserà 3,6 milioni in più nel 2011 grazie ad aumenti schoc delle tariffe che arrivano fino al 93,6%.
E si arriva così al piatto forte: i mezzi pubblici. In una città già soffocata dal traffico privato la giunta ha pensato bene (anche se la decisione è ancora oggetto di discussione) di aumentare i biglietti del bus del 50% in un colpo solo. L’aumento sarà limitato (del 4,7%) per chi sottoscrive un abbonamento annuale. Ma per chi vuole acquistare il normale biglietto a tempo il prezzo passerà da 1 euro a 1 euro e mezzo. Roma diventerà così la città con i bus più costosi d’Italia.  A questo si aggiungerà, infine, la maggiorazione, fino al 3 per mille, dell’Ici su seconde e terze case.
Il tutto dovrebbe consentire  di ottenere 52 milioni di maggiori entrate. Il resto, grazie al cielo, sarà recuperato con tagli alle spese (57,9 milioni) ed entrate straordinarie (43 milioni)

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