venerdì 19 febbraio 2010

Parte il Palio dell’Abi

Il rito presidenziale è partito. Ieri il comitato esecutivo dell’Abi ha nominato i cinque saggi che dovranno selezionare la rosa di candidati tra cui pescare il prossimo capo dell’associazione. Tra i nomi spiccano quelli di Alessandro Profumo, ad di Unicredit, ed Enrico Salza, presidente del Consiglio di gestione di Intesa. Ma la vera notizia è che non c’è Corrado Faissola. Il che significa che l’attuale presidente è ufficialmente in corsa per agguantare il terzo mandato. Al suo posto ci sono Alessandro Azzi, presidente di Federcasse ed espressione del credito cooperativo, Giovanni Berneschi, presidente di Carige in rappresentanza delle casse di risparmio e Camillo Vanesio, presidente della Banca del Piemonte e portavoce dei piccoli del credito.
L’appuntamento è per luglio (il giorno preciso viene tradizionalmente concordato con Tesoro e Bankitalia). Ma le grandi manovre sono già partite da tempo. In particolare quelle che riguardano Giuseppe Mussari, che sembra destinato ad essere il grande sfidante. La candidatura del presidente di Mps circola con insistenza da qualche settimana. E sul suo nome, stando alle indiscrezioni, starebbero convergendo moltissimi consensi. Tra gli sponsor di Mussari c’è in prima fila il “saggio” Profumo. Un sostegno che ora diviene ancor più scontato, visto che sia nel 2006 che nel 2008 l’ad di Unicredit si oppose con decisione alla nomina di Faissola. Alla prima assemblea evitò addirittura di esprimere il suo voto, alla seconda si astenne. Da tempo il banchiere auspica un rinnovamento nell’associazione di cui quest’anno si farebbe portavoce Mussari. Ma il presidente di Mps può contare anche su altri appoggi eccellenti. Recentemente a suo favore si è espresso Giuseppe Guzzetti, potente ed autorevole presidente dell’Acri nonché della Fondazione Cariplo. Mentre è di qualche giorno fa il progetto lanciato da Francesco Gaetano Caltagirone, azionista di peso e vicepresidente di Mps, di lavorare al fianco di Mussari per far diventare la banca senese il primo istituto di credito a Roma e nel Centro Sud. Non solo, il placet dell’imprenditore romano potrebbe favorire anche quello di cesare Geronzi, di cui Caltagirone sarà alleato prezioso nella prossima battaglia per il rinnovo dei vertici delle Generali. Ma il via libera più importante potrebbe arrivare dal Tesoro. L’avvicinamento tra Mussari e Giulio Tremonti è in corso da tempo. Mps non solo ha raccolto l’appello del ministro dell’Economia su tutti i progetti di sostegno alle famiglie e alle Pmi, ma ha anche sottoscritto senza indugio quei Tremonti bond rifiutati con orgoglio da Intesa e Unicredit. Resta da vedere cosa succederà proprio in Intesa, presieduta dal grande sponsor di Intesa, Giovanni Bazoli. Anche qui le cose potrebbero non essere semplici. Sembra infatti che tra i sostenitori di uno svecchiamento dell’Abi ci sia anche un tale Corrado Passera.

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