giovedì 6 maggio 2010

Segnali di ripresa: in frenata sussidi e cassaintegrazione

Anche nel 2010, com’era successo in autunno, è finalmente arrivata l’inversione di rotta. Ad aprile, dopo diversi mesi di preoccupante risalita, la cassa integrazione ha tirato il freno, passando dai 122,6 milioni di ore autorizzate a marzo a 115,6 milioni. Si tratta di una diminuzione del 5,7%. Il calo ha riguardato soprattutto la cassa ordinaria, con una flessione del 22,5%, che arriva al 27,3% per l’industria. «È la prima volta nel corso del 2010 che le ore diminuiscono mese su mese», ha commentato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, che ha voluto sottolineare l’andamento differenziato nelle regioni e nei comparti: «Nel Nord più industrializzato, ad esempio, il ricorso è stato più basso dello scorso anno».
La bufera, chiaramente, non è affatto passata. Come dimostra il confronto sul 2009. Rispetto allo scorso anno la cig è complessivamente aumentata del 52,9%. Un balzo attribuibile in gran parte alla cassa integrazione in deroga. In forte crescita anche la cassa integrazione straordinaria. Ad aprile sono state autorizzate 56,8 milioni di ore, con un incremento dell’8% rispetto a marzo e del 192% sul 2009.
Complessivamente, però, sembra che il peggio sia passato. Nei primi quattro mesi dell’anno, le ore autorizzate di cig (mettendo insieme l’ordinaria, la straordinaria e quella in deroga) sono state 415,7 milioni contro 204,8 milioni del primo quadrimestre 2009. L’incremento nel periodo è stato dell’103%. Sensibile, ma mai come quello visto nel 2009, dove le ore autorizzate di cassa integrazione rispetto al 2008 erano cresciute addirittura del 302%.
È ottimista Maurizio Sacconi. «La periodica rilevazione dell’Inps», ha spiegato il ministro del Welfare, «da un lato permette di rilevare la prima diminuzione del 2010 e, dall’altro, conferma l’attitudine delle imprese a mantenere il legame con i propri lavoratori anche in presenza del persistere di una bassa domanda».
Segnali di miglioramento arrivano anche sul fronte delle domande di disoccupazione, che a marzo sono state 2.500 in meno rispetto a febbraio e quasi 30mila in meno rispetto al 2009, con un calo del 27,3%. Complessivamente, calcola l’Inps, nel primo trimestre del 2010 le domande presentate sono state il 12,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2009. In flessione anche le richieste di mobilità: a marzo circa il 12% in meno sul 2009. I dati, secondo Mastrapasqua, segnalano «che il sistema di protezione sociale continua a funzionare a pieno regime».
Tutt’altra, inutile dirlo, la versione della Cgil, secondo la quale, «il 2010 si avvia ad essere il nuovo anno record per la cassa integrazione».

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