martedì 1 novembre 2011

Tremonti punta sul G20 per uscire dall'angolo. Nell'attesa va alla sagra della zucca

Prima il dl sviluppo affidato a Paolo Romani, poi la regia del piano europeo di riforme trasferita a Palazzo Chigi, addirittura sotto la supervisione di Renato Brunetta. Le legnate contro Giulio Tremonti ormai non si contano più. Al di là delle polemiche e delle varie versioni circolate sul contributo (e la condivisione) del ministro dell’Economia al documento presentato alla Ue, l’assedio della maggioranza nei confronti del titolare di Via XX Settembre si fa sempre più serrato.

Malgrado una settimana che si preannuncia infuocata, ieri sera il ministro si è concesso una pausa, presenziando alla consegna del premio Controcorrente nell’ambito della tradizionale Festa della Zucca di Pecorara, in provincia di Piacenza. Appuntamento tutto leghista, dove non manca mai (e c’era ovviamente anche ieri sera) Umberto Bossi, a dimostrazione che il legame con il Carroccio è tutt’altro che sfilacciato. «Sta venendo il tempo di mettere la ragione e il cuore al posto del saggio interesse, di mettere il pane al posto delle pietre e l’uomo al posto dei lupi», ha detto Tremonti. Mentre il Senatur ha sottolineato il momento di difficoltà. «Non siamo ancora salvi dal fallimento. Troppe tasse, così il Paese non può durare», ha affermato il leader della Lega. Secondo cui occorrerebbe ricorrere alle «gabbie previdenziali perché al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più».
Oltre alla sponda leghista, il ministro potrebbe avere altre carte da giocare. Paradossalmente, essere restato dietro le quinte nelle giornate dell’accordo europeo e degli impegni presi dal governo gli ha permesso di osservare con un certo distacco l’ennesimo ciclone che si è abbattuto sui mercati finanziari e sui nostri titoli di Stato. Anzi, è proprio qui che il ministro potrebbe tornare in gioco. La Borsa a picco e gli spread schizzati ieri di nuovo sopra i 400 punti, malgrado gli acquisti di bond da parte della Bce, stanno convincendo anche i più ottimisti dentro al governo che la bomba non sia affatto disinnescata. E che sul fronte internazionale ci sia ancora molto lavoro da fare. In quest’ottica, sarà determinante il G20 che si terrà a Cannes dopodomani e venerdì. Domani, alla vigilia del vertice, Berlusconi riunirà un ufficio di presidenza dove si riproporranno i soliti malumori verso Via XX Settembre. Alcuni ministri pensano addirittura ad un documento contro il responsabile dell’Economia. Ma sulla Costa Azzurra il Cavaliere si presenterà comunque al fianco di Tremonti. E non è escluso che il ministro riesca a tirare fuori dal cilindro qualche idea in grado di riportare l’Italia (e lui stesso) al centro della scena. A questo sta lavorando Tremonti, che ha tutta l’intenzione di utilizzare il summit per uscire dall’angolo e recuperare spazi di manovra.

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