giovedì 10 novembre 2011

I commissari Ue insistono con le riforme. Ma il governo le ha già scritte

Non ci crederete, ma gli ispettori della Ue e della Bce hanno praticamente appreso ieri che molte delle misure su cui l’Europa ci sta pressando dallo scorso agosto sono state già messe in cantiere o addirittura approvate. Dopo una riunione tecnica con Bankitalia, gli esperti guidati dal vice direttore generale per gli Affari economici della Commissione Ue, Servaas Deroose, sono piombati negli uffici del ministero della Pubblica amministrazione con il piglio del professore che ha pizzicato lo studente impreparato.

E sulla lettera in 39 punti spedita da Bruxelles, in effetti, Renato Brunetta non aveva tutte le carte in regola. Non tanto perché non aveva studiato, quanto perché, come ha denunciato lui stesso in una missiva a Berlusconi, «soltanto ieri (martedì, ndr) pomeriggio abbiamo avuto notizia dell’incontro» e «la documentazione e i quesiti sottoposti dall’Europa, pur essendo stati inviati al ministero dell’Economia il 4 novembre, ci sono stati trasmessi solo l’8 novembre alle ore 20,47, per un incontro che si sarebbe svolto il giorno successivo alle 9». Malgrado il poco tempo, comunque, il ministro è riuscito a mettere insieme un corposo dossier. E quando ha iniziato a snocciolare dati e tabelle, che non hanno riguardato solo la situazione della Pa, ma lo stato dell’arte di tutte le misure economiche messe in campo dal governo, gli ispettori hanno strabuzzato gli occhi. Tanto per avere un’idea, su 10 punti contenuti sia nella lettera della Bce di agosto che nel carteggio governo-Ue dei giorni scorsi - ossia crescita, pensioni, finanze pubbliche, sostenibilità del bilancio, contrattazione salariale, servizi pubblici locali, liberalizzazioni delle professioni, ridisegno dei sistemi regolatori e fiscali, rafforzamento della crescita, riforma ed efficientamento della pubblica amministrazione - 6 sono già contenuti nelle manovre estive e in alcuni provvedimenti anti-crisi approvati in precedenza, mentre per i restanti 4 ci sono interventi legislativi il cui iter è stato già avviato. La documentazione fornita da Brunetta, che si è comunque riservato di fornire ulteriori dettagli e risposte, ha colpito positivamente la delegazione di ispettori, che ora passerà al setaccio tutti i dicasteri economici. Nel pomeriggio di ieri c’è stata una lunga riunione al ministero dell’Economia e un incontro a quello del Lavoro. Poi, sarà il turno dello Sviluppo economico.

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