sabato 14 novembre 2009

Brunetta mette fine alle molestie degli statali

Per Renato Brunetta le imprese risparmieranno circa 5 miliardi. Per Roberto Calderoli soltanto uno. Ma al di là delle cifre, quella portata a casa dal ministro della Funzione pubblica è senz’altro una spallata al sistema. «Da oggi», ha detto Brunetta, «diciamo stop alle molestie della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini».
La nuova Pa è disegnata nel ddl approvato ieri mattina dal Consiglio dei ministri. Un provvedimento collegato alla Finanziaria composto da tre titoli e 35 articoli. Nel testo, che comprende anche la delega al governo per l’emanazione della Carta dei doveri della pubblica amministrazione, sono contenute norme concordate con i ministri della Giustizia, degli Esteri, della Gioventù e della Semplificazione. Tra le novità c’è il giuramento per i dipendenti neo assunti della pubblica amministrazione, a pena di licenziamento, di fedeltà alla Repubblica e di leale osservanza della Costituzione e delle leggi. Ci sono poi le sanzioni per la mancata comunicazione delle assenze per malattia da parte della Pa al Dipartimento della funzione pubblica. Le norme, ha detto il ministro, garantiscono maggiore «semplificazione e ammodermanento» oltre che «minor peso» della burocrazia e «più dignità». Per il cittadino ci sarà invece la possibilità di effettuare il cambio di residenza senza recarsi fisicamente allo sportello (sarà infatti possibile effettuarlo online), mentre la carta d’identità sarà rilasciata a partire dai dieci anni anziché gli attuali quindici. Tutte le prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, infine, saranno scritte su un supporto elettronico, fermo restando il diritto del cittadino ad ottenere copia cartacea del contenuto della prescrizione.
Per quanto riguarda le aziende sono invece in arrivo la semplificazione della tenuta dei libri sociali e del conferimento dei poteri di rappresentanza degli imprenditori, la comunicazione unica al registro delle imprese per gli artigiani, lo sportello unico per l’edilizia. L’insieme delle misure approvate dovrebbe tradursi, entro il 2012, in risparmi derivanti dalla riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese, pari a circa 5 miliardi. Secondo Brunetta il via libera al Ddl rappresenta «un buon giorno dal punto di vista della semplificazione, della trasparenza, dell’ammodernamento, della gentilezza, della cortesia, dell’effettività dei diritti dei cittadini». La nuova normativa punta tra l’altro alla definizione di un meccanismo più agile e snello per l’accesso al Fondo di sostegno per l’occupazione e l’imprenditoria giovanile. Tra le minori spese stimate dal ministero per la Pubblica amministrazione figurano anche i 30 milioni che, a regime, scuole e università potranno accumulare grazie alle pagelle e ai certificati elettronici.
Entra nel dettaglio dei risparmi, anche il ministro della Semplificazione. «Molte», ha sottolineato Calderoli, «le agevolazioni alle imprese: la tenuta dei libri sociali, il cui obbligo passerà da trimestrale ad annuale, con un risparmio complessivo di circa 750 milioni di euro l’anno; le gestioni delle strutture ricettive saranno informatizzate, per un risparmio di 49 milioni di euro». Inoltre, «saranno libere, ossia non più soggette a Dia, una serie di piccole attività edilizie, purchè», ha spiegato, «conformi agli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio igienico-sanitarie, nonchè di quelle ambientali». Per via telematica e senza spese in più per il cittadino, si potrà inoltre comunicare la cessione di fabbricati, «con un risparmio di oltre 93 milioni di euro». Importanti e dettagliati, ha concluso, «anche gli interventi che riguardano il welfare, dalla semplificazione della denuncia d’infortunio o malattia, così come ci sono buone notizie anche per i lavoratori dello spettacolo».
La prima rivoluzione, in vista del Natale, saranno gli auguri via mail. Brunetta ha infatti firmato una circolare con la quale invita le amministrazioni pubbliche a utilizzare la posta elettronica per lo scambio dei messaggi di buone feste. Le mail, si legge nel documento, «consentono di scambiare informazioni e contenuti istituzionali tra gli uffici con maggiore celerità e minori costi rispetto a quanto è, sino ad ora, avvenuto attraverso i mezzi basati sull’inoltro cartaceo di documenti». Nulla impedisce dunque che possano essere utilizzati i pc anche per i tradizionali auguri.

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