giovedì 29 ottobre 2009

Aiuti e sgravi per parrucchieri e ortaggi. L’assalto alla diligenza non va in crisi

L’assalto, bisogna riconoscerlo, non è quello a cui eravamo abituati. I saldi bloccati e la finanziaria tabellare introdotta dalla manovra triennale legata al Dpef hanno in qualche modo scoraggiato gli interventi più assurdi e pittoreschi. Ma le abitudini sono dure a morire. Così, seppure ridotto, l’elenco degli emendamenti alla Finanziaria che prevedono piccole voci di spesa per il collegio o per la categoria di riferimento è ancora abbastanza robusto.
Tra i più stravaganti ci sono sicuramente quelli a favore di parrucchieri e finocchi (senza ovviamente alcun riferimento sessuale, che in questa stagione rischia di essere fatale).
Il primo è a firma Rosario Costa e prevede la «riduzione dell’aliquota IVA dal 20% al 10% applicabile alle prestazione di servizi di acconciatore o di carattere medico/sanitario/curativo per i capelli». Il secondo è stato presentato in commissione Bilancio da un gruppo di senatori del Sud (Esposito Bevilacqua, Gentili, Speziali, Caligiuli, Valentino) e prevede un doveroso stanziamento di «10 milioni di euro per il 2009 a favore delle imprese locali della Calabria produttrici di finocchi che hanno subito danni nel 2007 a causa dell’escursione termica invernale».
Ci sono poi gli emendamenti “sostenibili”. In particolare quello a doppia firma Alicata, Ferrara, che chiede la discreta sommetta di 90 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012 per il Fondo per la mobilità sostenibile. Gli stessi due senatori si occupano anche di sviluppo sostenibile. Per questo Fondo la richiesta è però soltanto di «25 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012». I due, evidentemente molto attenti all’ambiente, chiedono anche in un altro emendamento «20 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012 per programmi annuali di difesa del mare nonché per l’attuazione dei Protocolli addizionali della Convenzione di Barcellona per la protezione del mare.
Quanto agli emendamenti “geograficamente corretti”, c’è ne sono un po’ a firma Valditara, Colli, che partono con la richiesta di «28 milioni di euro per il 2010 a favore del Comune di Milano per la realizzazione e la gestione del Centro internazionale della fotografia». Poi ci sono «10 milioni di euro per l’anno 2010 a favore del Comune di Milano per la valorizzazione/creazione di aree boschive urbane» e «55 milioni di euro per il 2010 a favore del Comune di Milano per la realizzazione e la gestione del collegamento stradale V.le Zara e Area Expo».
Più ad ampio raggio l’emendamento di Alessio Butti, che prevede «incentivi alle emittenti radiofoniche locali». Gli aiuti verrebbero aumentati nella misura di 70 milioni per il 2010, 90 milioni per il 2011 e 55 milioni di euro per il 2012».
C’è poi il senatore Stefano De Lillo, che vorrebbe dare al Coni altri 2 milioni di euro, oltre alle ingenti risorse già stanziate dalla Legge Finanziaria 2007, «a copertura delle spese sostenute per i conclusi Campionati mondiali di nuoto». Una sorta di rimborso, insomma.
Sempre De Lillo, in accoppiata con la Germontani, chiede una «proroga della Convenzione del Ministero dello Sviluppo Economico con il Centro di Produzione SpA». La copertura prevista sarebbe di 10 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2010-2012.
Tutta dedicata al profondo Nord e all’alta quota l’attenzione del senatore Valter Zanetta. In prima istanza si chiede «l’aumento della sovvenzione annua di 600.000 euro a decorrere dal 2010 per la Società Subalpina di imprese ferroviarie Spa». In seconda istanza, senza mezzi termini, un «contributo di 2.800.000 euro per il 2010 per l’Ente italiano della Montagna». Poi, finalmente si arriva al sodo, con la proposta di agevolazioni sull’aliquota d’imposta «per le piccole distillerie di grappa (produzione annua tra i 50 litri e i 3 ettolitri di alcool)» allo scopo di incentivarne la produzione nei Comuni montani. Prosit.

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