lunedì 20 giugno 2011

Romani fa pace con Telecom sul web super-veloce

Tra Franco Bernabé e Paolo Romani sarebbe tornato il sereno. Così almeno assicura lo stesso ministro dello Sviluppo, che, stando a quanto risulta a Libero, dopo il duro botta e risposta sulle pagine del Corsera avrebbe avuto un colloquio chiarificatore con il presidente esecutivo di Telecom.

Durante l’incontro, avvenuto a margine della relazione annuale dell’Agcom, la scorsa settimana, Romani avrebbe tranquillizzato il manager, spiegandogli che nella società delle reti non c’è alcuna trappola per l’ex monopolista e ribadendogli che il compito della newco è solo quello di realizzare l’infrastruttura passiva. Il testo del memorandum firmato a novembre da tutti gli operatori di telefonia (Telecom compresa) in effetti è chiaro. Si parla di «infrastrutture passive per le NGN in aree da individuare (opere civili di posa, cavi in fibra spenta, canalizzazioni verticali negli edifici e locali per la terminazione delle fibre ottiche) con caratteristiche di neutralità, apertura, efficienza ed espandibilità». Andando avanti col business plan, però, sarebbero usciti dettagli che hanno fatto storcere il naso all’ex monopolista. A fronte dell’investimento, tanto per cominciare, la Cdp avrebbe preteso di non circoscrivere gli interventi solo alle aree meno profittevoli, che non porterebbero alcun ritorno per i soci. Sarebbero poi sorti problemi sulle centrali, che Telecom dovrebbe modificare per garantire l’apertura della rete, e sull’entità dell’indennizzo riconosciuto all’ex monopolista per il conferimento della rete in rame. E i punti di attrito non sarebbero finiti qui.

Il ministro resta però ottimista. È convinto che l’accelerazione sull’asta delle frequenze lasciate libere dalle tv locali e dal ministero della Difesa, con il governo che ha stabilito tempi e modalità per la gara, possano contribuire a sbloccare definitivamente l’impasse.
È chiaro però che in questo modo la trattativa andrebbe al di là degli aspetti strettamente legati alla Ngn. In ballo ci sono ad esempio anche le tariffe di terminazione mobile oltre che il prezzo delle frequenze messe all’asta. È per questi motivi che oltre al tavolo tecnico che si terrà martedì prossimo per proseguire la discussione sui dettagli del business plan di Infraco (la newco delle reti), Romani ha intenzione di convocare al più presto un incontro con gli ad per tentare di sciogliere i nodi principali prima della pausa estiva.

© Libero