sabato 25 giugno 2011

Bruxelles bacchetta Telecom e la banda ultralarga in Trentino

Una raffica di domande che potrebbero mettere al tappeto il cosiddetto modello Trentino per la banda ultralarga e ripercuotersi a livello nazionale. È una specie di bomba quella arrivata ieri dall’Antitrust della Commissione Ue all'Italia. Una lettera, che Libero ha potuto visionare, in cui Bruxelles chiede chiarimenti formali sulla natura del progetto siglato dalla Provincia di Trento e Telecom per la creazione di una società mista pubblico-privata con l'obiettivo di portare la fibra nel 60% delle case. Il caso ha voluto che il documento sia arrivato lo stesso giorno in cui l'ad, Franco Bernabé, proprio da Trento ha dichiarato che nell'ultimo incontro del tavolo Romani sulla Ngn «sono stati fatti dei passi in avanti rispetto alle posizioni precedenti». Le aperture del governo rischiano ora di essere rimesse in discussione. La Commissione si chiede anche per quale motivo Trento abbia deciso di prendere decisioni diverse da quelle del governo. Molte questioni sollevate dalla Ue sono proprio quelle su cui lo Sviluppo economico sta ancora cercando l'accordo con Telecom. «In cosa consistono», si chiede Bruxelles, i «diritti speciali» di Telecom menzionati nel memorandum? Se nel documento non ci fosse scritto Trentino Ngn, si potrebbe pensare che nel mirino ci sia FiberCo, la newco che dovrebbe nascere dal tavolo del governo.

© Libero