giovedì 29 luglio 2010

Guarguaglini resta in sella. Il calo dell’utile non cambia i piani di Finmeccanica

Pierfrancesco Guarguaglini tranquillizza i mercati e i “gufi”. A quest’ultimi, in particolare, l’ad di Finmeccanica ha voluto annunciare che non sono previsti cambiamenti ai vertici. «Il cda», ha spiegato, «scadrà nel 2011 con gli attuali consiglieri». Quanto ai conti, il gruppo ha chiuso il semestre il linea con le attese. L’utile netto scende del 19,8% a 194 milioni, l’ebita adjusted del 3,1% a 586 milioni. I ricavi invece crescono dell’1,5% a 8,65 miliardi mentre gli ordini calano del 3,3% a 8,05 miliardi. L’indebitamento finanziario netto è di 4,62 miliardi, in linea con quello del primo semestre 2009. «Le principali voci che hanno contribuito» alla flessione dell’utile netto, si legge in una nota, sono riconducibili al peggioramento dell’ebit (32 milioni) e degli oneri finanziari (31 milioni), parzialmente assorbito dalla riduzione delle imposte (-15 milioni). I risultati sono comunque «in linea con le previsioni e consentono il rispetto delle guidance per l’anno 2010». Sulle notizie relative alle vicende giudiziarie coperte dal segreto ma pubblicate dai giornali, infine, la società ha deciso di mettere in campo gli avvocati per evitare «il ripetersi di episodi che hanno assunto una frequenza preoccupante».

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