mercoledì 16 dicembre 2009

Bolli e tariffe bloccati per un altro anno

Blocco degli aumenti tariffari della Pa per un altro anno, rinvio degli studi di settore per i liberi professionisti e gli autonomi e altri quattro mesi di tempo per le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo prima di iniziare a pagare le tasse. Sono queste le principali novità del decreto legge Milleproroghe che dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri di domani.
Nella bozza del provvedimento, che comprende una raffica di slittamenti delle scadenze su svariati argomenti, non rientrano al momento né la riapertura dei termini dello scudo fiscale (che dovrebbe però quasi certamente arrivare e concedere nuovo tempo fino ad aprile) né gli incentivi alla rottamazione auto e moto (che potrebbero trovare spazio in un decreto ad hoc annunciato dal ministro Claudio Scajola per gennaio).
Sulle tariffe, si darebbe un anno in più di efficacia a quanto stabilito dal decreto anti-crisi del 2008, che non riguarda luce, gas e autostrade, ma tutti gli altri balzelli previsti dalla Pa per adempimenti, pratiche, concessioni e autorizzazioni. All’articolo 3 si prevede infatti che «al fine di contenere gli oneri finanziari a carico dei cittadini e delle imprese è sospesa l’efficacia delle norme statali che, obbligano o autorizzano organi dello Stato ad emanare atti aventi ad oggetto l’adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici, fatta eccezione per i provvedimenti volti al recupero dei soli maggiori oneri effettivamente sostenuti e per le tariffe relative al servizio idrico».
Per quanto riguarda la revisione degli studi di settore (lo strumento con cui i lavoratori autonomi pagano il fisco) per gli anni 2009 e 2010 viene concesso più tempo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Arriva anche la proroga per le concessioni demaniali marittime con «finalità turistico ricreative», cioè gli stabilimenti balneari. Le concessioni che erano in scadenza a fine anno, si legge nella bozza, sono prorogate di 6 anni fino al 31 dicembre 2015. E sul fronte fiscale, nell’ambito dell’operazione scudo, si sposta al 30 aprile 2010 la scadenza per i transfrontalieri che devono regolarizzare le proprie dichiarazioni dei redditi.
Un anno in più, dal primo gennaio 2010 al 1 gennaio 2011, per la nuova carta di identità che contiene i dati biometrici personali (le impronte) e altri 12 mesi anche per la conclusione dei procedimenti di rilascio delle concessioni aeroportuali richieste prima dell’entrata in vigore del dlgs del 2005 di revisione della parte aeronautica del Codice di navigazione.
Proroga per il 2009 e il 2010 anche della deduzione forfetaria per i redditi di impresa dei gestori di impianti di carburanti. Si posticipa poi dal 31 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011 l’entrata in vigore degli adempimenti che consentono ai medici del Ssn di esercitare la libera professione intramuraria. Il decreto proroga anche a tutto il 2010 la richiesta alle Questure per aprire esercizi pubblici dotati di collegamenti internet. Ennesimo rinvio per il prelievo sui rifiuti da parte dei Comuni, congelato il passaggio dalla tassa alla tariffa. Infine, le norme per la sicurezza stradale, introdotte con il nuovo codice della strada, per evitare l’uso di vetture potenti ai neo-patentati slitteranno ulteriormente l primo gennaio 2011. I limiti fissati, che individuavano un rapporto tra potenza e peso delle vetture (pari a 50 kw/t), avrebbero infatti consentito di guidare alcune vetture troppo veloci ai neo patentati.

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