mercoledì 22 dicembre 2010

Tremonti non tradisce. Spuntano i soldi per il 5 per mille. E sulla rivolta studentesca: «Da giovane mai sceso in piazza»

Passato il guado del voto di fiducia il viso è disteso e l’umore ottimo. Giulio Tremonti si concede un brindisi con la stampa a Via XX Settembre prima di portare a casa l’ultimo tassello di finanza pubblica con l’approvazione del milleproroghe, che dovrebbe arrivare oggi nel corso del Consiglio dei ministri. Delle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi il ministro dell’Economia conferma solo il rifinanziamento delle risorse per il terzo settore. «È Natale, vi dò una buona notizia», dice Tremonti ai cronisti, «c’è il 5 per mille». Si tratta dei 300 milioni promessi più volte dal governo dopo le vibranti proteste del mondo del volontariato che si aggiungeranno ai 100 stanziati in Finanziaria. Un atto dovuto, considerate le grandi manovre in corso della maggioranza verso l’area cattolica.

Per il resto, il titolare di Via XX Settembre, non vuole togliere la scena a Silvio Berlusconi, che domani terrà la consueta conferenza stampa di fine anno. Bocca cucita su Bruxelles, sugli eurobond, sui conti pubblici e sulla situazione politica. Preferisce parlare di montagna e dei suoi amati sci. Disciplina che «dal quarto ginnasio, per colpa di un ginocchio rotto, degli occhiali» e, ammette, «di tre materie ad ottobre, greco latino e matematica» è costretto a praticare soltanto a livello amatoriale. Anche sulla riforma Gelmini, che in queste ore sta faticosamente raggiungendo il traguardo, si limita a confermare: «L’ho votata anch’io, questo posso dirlo». Poi, incalzato sul tema caldo delle proteste degli studenti, rivela: «Da giovane non sono mai sceso in piazza».

Tornando al milleproroghe, il silenzio di Tremonti non impedisce alle notizie di trapelare comunque. nella bozza di 43 articoli che i tecnici stanno ancora limando si prevede lo slittamento al 31 dicembre 2011 il decreto dell Infrasttutture per la revisione dei diritti aeroportuali. Ci sono poi la proroga di altri due anni del divieto di incroci tra stampa e televisione e il prolungamento al 2012 della convenzione con Radio radicale. Ai commercianti viene concesso un altro anno di tempo per liberarsi delle scorte di sacchetti di plastica la cui messa al bando è prevista dal primo gennaio 2011. Anche gli Ato, gli ambienti territoriali ottimali, avranno altri 12 mesi prima della soppressione. Tre anni è invece il tempo concesso all’Inail per mettere in sicurezza le strutture scolastiche. Slitta di un anno l’introduzione della prova pratica per la guida dei ciclomotori, mentre i medici potranno esercitare la libera professione anche al di fuori degli spazi ad hoc allestiti (intramoenia allargata) fino al 31 gennaio 2012. Per le banche con quote troppo alte nelle Popolari, infine, ci sono altri 4 anni di tempo per mettersi in regola.

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