venerdì 10 dicembre 2010

Il Tar boccia il ricorso di Alstom. Sull’alta velocità nessun trucco di Fs contro i francesi

La telenovela non è ancora finita, perché i francesi sono infuriati e hanno immediatamente annunciato ricorso al Consiglio di Stato. Ma il verdetto arrivato ieri dal Tar sul duello tra Alstom e Ferrovie dello Stato per la fornitura dei treni ad alta velocità è netto e inequivocabile.

Dopo essersi, alcuni mesi fa, limitati a revocare la sospensiva con cui lo stesso tribunale in estate aveva congelato la gara, ieri i giudici amministrativi del Lazio hanno bocciato senza tentennamenti le richieste del gruppo d’Oltralpe, giudicando così poco robuste le accuse al punto da condannare i francesi a pagare anche le spese di giudizio. Al centro delle obiezioni sollevate da Alstom c’erano presunte scorrettezze relative all’aggiudicazione della fornitura da 1,56 miliardi per 50 treni Av da parte del consorzio italo-canadese formato da Ansaldo Breda (gruppo Finmeccanica) e Bombardier. In particolare, è l’accusa dei francesi, le Fs avrebbero deciso l’esito della gara non sulla base dei requisiti formali, ma di una decisione politica. La tesi, più o meno dichiarata esplicitamente dai vertici di Alstom, è che le Fs abbiano deliberatamente punito i francesi per la loro partnership con i concorrenti della Ntv di Luca Cordero di Montezemolo.

La decisione del Tar rimescola completamente le carte in tavola e dà corpo invece alle controaccuse dell’ad Mauro Moretti, secondo il quale il ricorso Alstom altro non è stato che uno stratagemma messo in atto dai francesi per ritardare la messa in opera dei treni ed offrire quindi un vantaggio competitivo ad Ntv, che a fine 2011 avvierà il servizio alternativo sull’alta velocità. Non solo. Sempre secondo il manager delle Fs, tra i motivi del braccio di ferro ci sarebbero anche le penali chieste da Trenitalia ad Alstom per i ritardi nella consegna di altri treni ordinati in passato.

Materiale più che sufficiente, a giudizio di Moretti, per avviare una causa nei confronti di Alstom. L’ad aveva già detto a settembre di essere pronto a chiedere un robusto risarcimento per i «danni gravi e irreparabili» dovuti ai ritardi che rischiano di «far mancare all’azienda l’appuntamento col mercato». Risarcimento a cui ora la decisione del Tar sembrerebbe spianare la strada.
Per adesso, alle Fs si godono la vittoria, che giunge all’indomani del via libera definitivo da parte di DeutscheBahn all’acquisizione della controllata Arriva Deutschland, che aprirà a Moretti il redditizio mercato del trasporto passeggeri regionale tedesco.
Successi che non sembrano scoraggiare i concorrenti di Ntv, che ieri, per bocca dell’ad Giuseppe Sciarrone, si sono detti pronti a competere con le Fs non solo sulla lunga percorrenza, ma anche sul mercato dei pendolari.

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