giovedì 16 settembre 2010

Per l’Istat l’inflazione rallenta. Ma è boom per i trasporti

I prezzi si sgonfiano. Anzi no. È un dato che va visto in controluce quello diffuso ieri dall’Istat, che ha sostanzialmente confermato le stime preliminari. Ad agosto l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,2% rispetto al mese di luglio e dell’1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo sguardo d’insieme è senz’altro positivo. Ha ragione Confcommercio quando sostiene che la riduzione all’1,6% rispetto all’1,7 del mese scorso dimostra l’assenza di «patologie inflazionistiche» nel nostro Paese e ci pone sostanzialmente in linea con l’Europa dove l’indice in media fermo sull’1,6%. D’altro canto, la stabilità dei prezzi è anche il segno di una difficoltà a ripartire. Tra i settori che hanno contribuito a rallentare il trend inflazionistico c’è ad esempio quello dell’agricoltura. Un fenomeno che alleggerisce le tasche dei cittadini ma pesa tutto sulle spalle degli operatori che vedono, come spiega la Cia, «prezzi sui campi in netta caduta (-16% negli ultimi due anni) e listini sugli scaffali in frenata (appena +0,1% in un anno)».
Detto questo, non tutto è così fermo come può sembrare. E la speculazione che a livello generale appare sotto controllo, lo è molto meno in alcuni settori specifici. Di sicuro sul rallentamento ha pesato la performance dei carburanti, con la benzina che registra addirittura un abbassamento delle quotazioni pari al -1% su base mensile, mentre a livello tendenziale ha segnato una brusca frenata, passando al +5,8% dal +8,9% di luglio. In ribasso anche il prezzo del gasolio per auto (-0,9% su mese, +9,1% su anno) e del Gpl (-0,6%,+ 20,6%). Ma all’interno del paniere ci sono voci schizzate alle stelle. E, guarda caso, si tratta proprio di quei settori che durante l’estate vanno a colpire di più il portafoglio degli italiani. Stiamo parlando di viaggi e vacanze. Secondo i dati dell’Istat i biglietti aerei hanno registrato un’impennata del 26,6% su luglio, mentre i prezzi sono cresciuti del 6,2% su agosto del 2009. Prezzi alle stelle anche per i traghetti, dove si è rilevato un rincaro del 7% su base congiunturale e del 41,1% su base tendenziale. Quanto ai treni, l’Istat ha registrato un rialzo dello 0,2% a livello mensile e del 9,8% a livello annuale.
La vera stangata arriverà in autunno, «quando le famiglie italiane si troveranno a pagare, su base annua, ben 902 euro in più, principalmente a causa di manovre speculative su prezzi e tariffe». Qualcuno è convinto che la corsa isolata di alcuni prodotti si allargherà presto a tutti gli altri settori.  Secondo Casper, il nuovo Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, formato da Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, la vera stangata arriverà in autunno. Le prime avvisaglie, secondo il Casper già con gli aumenti dell’acqua  (+8,5%) e dell’Rc auto (+7,3%) le famiglie italiane già ad agosto stanno pagando, rispetto allo scorso anno, 30 euro in più per ogni vettura assicurata e 23 euro in più per l’acqua potabile.

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