venerdì 24 settembre 2010

I treni veloci di Bombardier valgono 7 miliardi

Sette miliardi di euro entro il 2012. È questo il bottino che Bombardier Transportation pensa di portare a casa attraverso contratti “ad alta velocità” sparsi in mezzo mondo. Una cifra enorme per un gruppo che ha chiuso il 2010 con 10 miliardi di ricavi. Si tratta di oltre 300 treni che il colosso canadese dei trasporti dovrebbe piazzare a partire da quest’anno. Nel secondo trimestre dell’esercizio 2011 gli ordini sono già a quota 4,3 miliardi, con 2 miliardi di ricavi. La commessa più consistente è proprio quella italiana, in collaborazione con AnsaldoBreda, per la fornitura di 50 treni V300Zefiro alle Ferrovie dello Stato. Contratto per ora appeso al ricorso della Alstom al Tar. Ma tra i vincitori della gara c’è grande ottimismo.
Ieri, presentando alla Fiera di Berlino Innotrans le strategie del gruppo, anche il presidente di Bombardier Transportation, André Navarri, si è detto “molto fiducioso” di una soluzione positiva. Anche perché, ha proseguito, “abbiamo presentato l'offerta migliore su tutti i punti richiesti”. Ma l'Italia non è l'unico mercato dell'alta velocità nel mirino dei canadesi. Oltre ai 50 in Italia, Bombardier ha in corso trattative per 12 treni in Cina, 120 in Germania, 30 in Inghilterra, 36 (più altri 65 possibili) in Francia, 20 in Brasile, 12 in Portogallo, 8 (più 12) in Spagna e 145 negli Stati Uniti. Tutte macchine in grado di andare da un minimo di 250 fino a sfiorare i 400 chilometri orari. Veri e propri siluri con cui Bombardier punta a conquistare un mercato che sembra avere ormai spiccato il volo. Le rilevazioni sul 2009 dimostrano che il settore è cresciuto del 135% rispetto alla crescita registrata nel triennio 2006/2008, più del doppio del dato medio dei sette anni precedenti.
Per i prossimi anni si prevede una crescita ad un tasso molto superiore, tanto da arrivare, rispetto ai 10mila chilometri di binari ad alta velocità nel 2009, addirittura a 70mila chilometri di linee veloci nel mondo entro il 2025. In particolare 17.500 chilometri dovrebbero svilupparsi soltanto in Europa, 2mila negli Stati Uniti e 500 in Brasile. Faraonico il progetto della Cina, che prevede entro il 2025 di arrivare a 50mila chilometri di linee ad alta velocità.
E sul mercato del Dragone Bombardier è in prima linea col suo Zefiro, treno della stessa famiglia di quello che, giudici permettendo, dovrebbe circolare in Italia sotto le insegne delle Fs. In Cina il gruppo canadese ha venduto i primi 40 Zefiro 250 nel 2007. E altri 40 sono stati ordinati quest'anno. Sono invece 80 gli Zefiro 380 superveloci venduti sempre al governo cinese. In tutto 160 treni, che potrebbero arrivare a 210 con la commessa italiana. Quest’ultima costituirà il biglietto da visita per l’Europa.  Il V300Zefiro è infatti flessibile sia dentro che fuori. Internamente, la struttra a tubo aperto consente di riconfigurare velocemente posti e spazi per adattarsi ad ogni esigenza. Esternamente, il treno è predisposto per il servizio transfrontaliero dall’Italia o direttamente sui corridoi europei ad alta velocità. Può infatti operare sotto i quattro differenti tipi di alimentazione europei ed è predisposto per l’installazione di  differenti sistemi di segnalamento.

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