sabato 18 settembre 2010

I treni di Moretti restano in utile. Costi in discesa

Nove milioni di utili rispetto a un buco di 141 milioni. Prosegue la corsa di Mauro Moretti verso il riassestamento dei conti. Dopo aver chiuso nel 2009 il primo bilancio in utile del gruppo dopo anni di perdite vorticose, l’ad delle Ferrovie dello Stato ha fatto il bis nei sei mesi, portando a casa la prima semestrale in attivo con profitti schizzati del 106%. E le previsioni positive, si legge in una nota, «sono confermate anche per la fine del 2010». Il manager riconfermato la scorsa primavera alla guida delle Fs è riuscito a mantenere in crescita tutti gli indicatori. Il margine operativo lordo  al 30 giugno è stato di 658 milioni, in aumento del 44% rispetto ai 458 milioni del 2009.
La performance è stata favorita dalla crescita di volumi e ricavi nel trasporto viaggiatori, ma anche dal miglioramento gestionale, su cui Moretti insiste da quando ha messo piede ai piani alti di Piazza della Croce Rossa. Basti pensare che la razionalizzazione dei costi operativi ha portato in 4 anni a risparmi per oltre 1,1 miliardi su un totale di 7,3 miliardi del 2006. Balza alle stelle il risultato operativo del gruppo, che a giugno 2010 raggiunge i 115 milioni di euro, in crescita del 542% rispetto ai -26 milioni di euro del primo semestre 2009. Buone notizie anche sul fronte delle controllate. Trenitalia ha segnato un margine operativo lordo di 558 milioni (+25%) e un risultato netto che si avvicina al pareggio con un passivo di 13 milioni. Un dato che non può essere compreso senza ricordare che nel 2006 la società delle Fs chiudeva l’esercizio con un risultato negativo di 1,9 miliardi. Rfi ha invece segnato un utile netto semestrale di 19 milioni  rispetto al rosso di 61 milioni del primo semestre 2009.
Numeri che permettono a Moretti di togliersi l’amaro di bocca dopo il clamoroso stop del Tar del Lazio alla maxi gara da 1,54 miliardi per la fornitura di 50 treni superveloci. Una commessa vinta dal consorzio italo-canadese AnsaldoBreda-Bombardier, ma congelata da un ricorso dei francesi di Alstom (che casualmente fornisce i treni alla concorrente Ntv di Montezemolo).

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