domenica 3 febbraio 2013

Il vento sposta l'aereo. Fuori pista a Fiumicino

Sedici feriti. Tre codici rossi, due gravi, ma non in pericolo di vita. È questo il bilancio provvisorio dell'ennesimo incidente della Carpatair, compagnia romena che vola sotto le insegne di Alitalia. Ieri sera un aereo Atr 72 (volo Az 1670) proveniente da Pisa e in atterraggio verso lo scalo romano di Fiumicino è finito fuori pista per circa 100 metri. Sul posto si è subito recato un investigatore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha avviato un'inchiesta sul fatto. Ma sulla dinamica dell'incidente sta anche indagando la procura di Roma. L'uscito di pista ha provocato la rottura del carrello e l'inclinazione del mezzo da un lato.

Tre ambulanze e un elicottero del 118 sono intervenute per soccorrere i passeggeri. Due codici rossi (uno avrebbe riportato fratture al bacino) sono stati trasportati al San Camillo e al Gemelli, uno al Grassi di Ostia, meno grave. Gli altri sono stati trasportati agli ospedali San Camillo (3 codici verdi), Sant'Eugenio (un codice giallo e due verde), Aurelia Hospital (un codice giallo), San Filippo Neri (3 codici verdi), Grassi (2 codici gialli), Policlinico Tor Vergata (due codici verdi), con contusioni più o meno gravi. Altri passeggeri dell'aereo sono stati medicati sul posto. A bordo del velivolo ad elica c'erano 46 persone, comprese le 4 dell'equipaggio. L'aereo, che può portare fino a 72 passeggeri con due persone di equipaggio, era decollato da Pisa alle 19.15 ed è atterrato a Roma alle 20.15. L'incidente è stato provocato o da una manovra errata del pilota o, forse, dal forte vento che in quel momento soffiava sulla zona dello scalo e ha fatto uscire il velivolo dal corridoio d'asfalto. Ieri, del resto, il maltempo si è abbattuta sulla Capitale per tutta la giornata. E nella zona nord della città si è anche verificata una violenta tromba d'aria. Ma al di là delle condizioni meteo, la compagnia romena Carpatair con sede a Timisoara, che gestisce in sub-appalto alcune rotte per Alitalia, non è nuova a guasti sui propri velivoli. Anzi. 

A maggio 2012, all'aeroporto di Firenze, ci fu un allarme incendio a bordo e 4 passeggeri rimasero contusi. A dicembre, una perdita di carburante su un volo Pisa-Roma costrinse l'aereo a un rientro forzato. Il 4 gennaio scorso, una depressurizzazione nella cabina creò il panico a bordo sulla rotta Ancona-Roma. Il 7 gennaio il volo AZ1666, in partenza alle 7 da Pisa verso Roma, era appena decollato quando, per un guasto a bordo, il velivolo è stato riportato a terra. Il 17 gennaio, infine, un altro imprevisto tecnico si è verificato sull'Atr 72-500 Ancona-Roma. In tutto, nell'arco di di un mese, sarebbero stati 15 i problemi registrati dagli aerei della compagnia romena. «Siamo impressionati dal numero di avarie e problemi di questa compagnia tanto che io personalmente ho fatto una denuncia sia all'Enac sia all'Agenzia nazionale del volo, ma non ne ho saputo più nulla», ha detto il segretario nazionale Uil Trasporti, Marco Veneziani, commentando il fuoripista dell'Atr 72. «La compagnia lascia forti perplessità», ha proseguito, «Prima di lanciare allarmi però aspettiamo l'inchiesta». «Al momento è impossibile dire cosa sia accaduto. Le motivazioni potrebbero essere mille, non ultima le condizioni meteorologiche», ha detto il direttore Enac dell'aeroporto di Fiumicino, Vitaliano Turrà. Tanta, comunque, la paura. «Qualcuno di noi ha creduto di poter morire e tutti urlavano. Durante l'atterraggio l'aereo ha toccato due volte bruscamente a terra: ci è stato spiegato che la seconda volta si è piegato il carrello e l'aereo e' finito fuori pista», ha raccontato uno dei 46 passeggeri.
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