Volete avere un po’ di soldi in tasca per qualche spesa imprevista? Pensateci due volte, perché l’operazione potrebbe non essere così semplice. Intanto, ci sono le nuove norme sull’accesso automatico del fisco ai dati relativi a tutti i movimenti bancari dei conti correnti. A questo, che si concretizza in un flusso di informazioni inviato periodicamente dagli intermediari finanziari all’Agenzia delle Entrate si aggiungono le segnalazioni specifiche che scattano, in base ai regolamenti interni di ciscuna banca e, a volte, di ciascuna filiale, sopra un determinato tetto di prelievo. Qualsiasi cifra, sulla base delle nuove norme per la tracciabilità del contante, dovrà poi essere giustificata. In altre parole, se volete utilizzare i quattrini per comprare una bambola gonfiabile o per frequentare qualche signora (o signore) a pagamento, dovrete scrivere che servono per comprare i libri di scuola a vostro figlio.
C’è poi la questione del limite di mille euro per i pagamenti cash. La disposizione sta creando molta confusione tra i cittadini. Molti pensano infatti che prelevando più di tale cifra allo sportello l’addetto della banca sia obbligato a comunicare al fisco l’avvenuta violazione della norma di legge. Nulla di tutto questo. Come ribadito dal ministero dell’Economia nella circolare del 4 novembre scorso, «le operazioni di prelievo o versamento di denaro contante richieste da un cliente non concretizzano automaticamente una violazione». La comunicazione alle autorità diventa obbligatoria solo qualora ci siano elementi che inducano la banca a pensare che quei movimenti di denaro costituiscano un illecito.
Il fatto che i soldi si possano prendere non significa che la banca li dia. Anzi. Facendo alcune verifiche in diversi istituti di credito e incrociando le informazioni con alcune segnalazioni dei lettori, abbiamo scoperto che prelevare è diventato sempre più difficile. La tracciabilità non c’entra. Il problema è piuttosto la crisi di liquidità dell’intero sistema bancario che constringe gli istituti a tentare di trattenere anche gli spiccioli. Il risultato è che per somme sopra i mille euro molte banche chiedono di essere avvertite in anticipo. In sostanza, il cliente deve prenotare il contante e passare a prelevarlo dopo 24 o, in caso di cifre più rilevanti, 48 ore. Non solo. Capita di rado, ma alcuni istituti sembra che in questi giorni stiano addirittura scoraggiando i prelievi, prospettando utilizzi più proficui per il cliente.
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