La Pa si procurerà i documenti da sola, i cittadini potranno ottenere i certificati on line, 333 leggi finiranno al macero. Il rischio di un altro provvedimento spot, dopo quello sulle liberalizzazioni, c’è. Molte delle misure contenute nel decreto sulle semplificazioni che finirà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri non sembrano infatti proprio nuove di zecca.
A sbandierare le principali novità del decreto è stato ieri lo stesso ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, il quale ha spiegato che lo scambio dei dati tra le amministrazioni per via telematica «consentirà di avere in tempo reale alcuni importanti atti: dal cambio di residenza alle trascrizioni degli atti di stato civile come il matrimonio e la nascita». Ben venga qualsiasi accelerazione su riforme che semplificano la nostra vita, ma va detto che le norme rientrano nel piano e-government dell’ex ministro Renato Brunetta, alcune delle quali già operative. Grazie alla Posta elettronica certificata (Pec) introdotta nel 2010, ad esempio, alcuni comuni già inviano tranquillamente una serie di atti. Il Comune di Roma, per dirne uno, spedisce per posta certificata di nascita e matrimonio. Quanto alla Pa che si trova da sola i documenti di cui è in possesso, il principio non solo è stabilito in due leggi (241/1990 e 445/2000), ma quando Brunetta provò, lo scorso ottobre, a chiederne l’effettiva applicazione fu sommerso dalle critiche per la questione dei certificati antimafia. Vedremo se Patroni Griffi sarà più fortunato. Di sicuro sarà difficile battere il record di leggi già tagliate dall’ex ministro Roberto Calderoli, che ha fatto scomparire dall’ordinamento italiano ben 375mila norme.
Il neo ministro della Funzione pubblica, comunque, promette rivoluzioni non solo sui rapporti con la Pa, su cui qualsiasi passo avanti sarà ben gradito, ma su tutta una serie di aspetti che dovrebbero rendere la vita più facile a famiglie, imprese e consumatori.
Spiccano, tra le novità più curiose, quelle relative al pane e alle discoteche. Nel primo caso, il decreto farà saltare l'obbligo di chiusura domenicale per i panificatori, che potranno dunque sfornare pizza e filoni anche nei giorni festivi. Per quanto riguarda il ballo, il testo prevede che le autorizzazioni di polizia durino 3 anni e che le feste danzanti, i circoli e le discoteche non dovranno più chiedere autorizzazioni al questore.
Ecco gli altri punti principali del provvedimento:
Social card. Torna con una dotazione di 50 milioni.
Bonus assunzioni al Sud. La misura viene prorogata al 2013.
Inps. La spesa per l’assistenza sociale verrà monitorata dall’Inps che invierà segnalazioni in caso di discordanza dei dati.
Gravidanza. Si semplifica la procedura per l’astensione anticipata dal lavoro in caso di gravidanze più complesse.
Carta d’identità.Le nuove scadranno il giorno del compleanno.
Tir. Viene eliminata la norma che prevedeva il divieto di circolazione nei giorni precedenti o successivi ai giorni festivi.
Titoli studio. Equiparazione dei titoli di studio per i concorsi pubblici.
Bollino blu. Il controllo sui gas di scarico dell’auto si farà solo con la revisione, non ogni anno.
Scuola. Arrivano per le scuole le reti territoriali. E l’iscrizione all’Università si farà solo via web così come le valutazioni per gli studenti.
PA. La pubblica amministrazione dovrà pareggiare gli oneri amministrativi: cioè il saldo tra oneri aggiunti e oneri eliminati dovrà essere pari a zero a fine anno. Le comunicazioni e le trasmissioni tra le amministrazioni di atti e documenti saranno effettuate solo in modalità telematica.
Burocrazia. Arriva un commissario ad hoc al quale il privato potrà rivolgersi in caso di lungaggini dell’amministrazione.
Disabili. Un’unica certificazione per attestare lo status di diversamente abile ed aver diritto a tutte le agevolazioni.
Imprese. Si prevede un periodo di un anno per attivare percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per gli impianti produttivi. Le amministrazioni dovranno pubblicare la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese.
Contratti pubblici. È istituita, presso l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici la 'Banca dati nazionale dei contratti pubblicì.
Appalti. Arriva la responsabilità solidale negli appalti tra datore di lavoro, appaltatore ed eventuali subappaltatori.
Pmi. Arriva la dichiarazione unica ambientale per le piccole e medie imprese.
Terreni. La vendita dei terreni agricoli pubblici non sarà una tantum, ma annuale.
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