sabato 7 gennaio 2012

Capri, Versilia e Portofino. Gli ispettori del fisco scaldano i muscoli

Forse Attilio Befera è veramente convinto di fare del bene al turismo. Fatto sta che dopo il clamoroso blitz di Cortina, sembra che l’Agenzia delle Entrate non voglia affatto rinunciare ad altre vacanze. Nel mirino ci sono località di mare, come Capri e la Versilia, ma anche città d’arte, comunità montane, altri luoghi di villeggiatura. Nella caccia all’evasore vip tutto lo stivale, da Nord a Sud, sarà passato al setaccio. «Ci dobbiamo aspettare ulteriori attività di questo genere», ha detto chiaramente il direttore dell’Accertamento all’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, spiegando anche che «non ci sarà bisogno di aspettare quest’estate» visto che «la stagione invernale è ancora lunga». Insomma, se andate a fare la settimana bianca insieme a sci e scarponi mettete in valigia anche la dichiarazione dei redditi e un bell’estratto conto storico dei movimenti bancari degli ultimi anni, non si sa mai.

Difficile prevedere dove colpiranno la prossima volta gli ispettori. Dall’Agenzia delle Entrate, malgrado alcune associazioni sostengano che nel 2010 i controlli sul territorio per verificare scontrini e ricevute siano scesi addirittura del 700%, continuano a sostenere che tutto rientra nella normale routine. «A Cortina è stata condotta un’attività ordinaria, ne facciamo in continuazione», ha spiegato sempre Magistro, non escludendo che «in passato ci siano stati altri controlli». La realtà, sostengono dall’amministrazione centrale del fisco, è che i piani di intervento sono decisi dalle singole agenzie regionali e provinciali e solo loro, quindi, sanno quando e come colpiscono. Ci sono, però, direttive generali sulle attività stagionali. In altre parole, andare a ficcare il naso nei luoghi del lusso non è uno schiribizzo degli ispettori locali, ma un’indicazione dell’Agenzia delle Entrate.

Tra le località solitamente colpite, di cui gli uffici del fisco hanno dato notizia proprio per dimostrare la tesi dell’ordinarietà dei controlli, ci sarebbero la costa campana e le isole, la costa ligure, alcune zone della Puglia, Rimini e Riccione. Dovunque, sostengono dall’Agenzia delle entrate con dati difficilmente verificabili, si sarebbe verificato il miracoloso effetto Cortina, con gli incassi degli esercenti (o meglio gli scontrini) che “misteriosamente” lievitano grazie alla presenza degli 007. A Rovigo ad ottobre è bastata la presenza dei funzionari del Fisco presso gli esercizi commerciali per far registrare incassi superiori anche del 600%. In Molise la scorsa estate gli incassi delle attività balneari si sono impennati del 200%. Lo stesso sarebbe accaduto in Puglia dove gli scontrini battuti mentre i funzionari del Fisco presidiavano la cassa sono risultati pari anche a 5 volte quelli emessi nelle precedenti serate.
I sindaci, in ogni caso, si preparano. «Niente da temere». Così Giorgio D’Alia, primo cittadino di Portofino, ha commentato la possibilità di controlli nella sua città. «I controlli», ha detto D’Alia, «si possono fare in modo più o meno spettacolare ma è ovvio che si facciano. Per il resto, qui a Portofino non abbiamo niente da temere». Mettono le mani avanti anche a Capri. «Abbiamo un punto di servizio della guardia di finanza al porto, unità cinofile che controllano il porto commerciale e siamo noi a pagare da due anni gli alloggi per gli agenti che vanno ad aumentare l'organico della finanza presente sull’isola», ha spiegato il sindaco Ciro Lembo.

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