venerdì 15 dicembre 2017

Vegas riapre la bufera sul caso Boschi-Etruria

Si pensava che il terreno minato fosse l’audizione dell’ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, prevista per la settimana prossima. È lui, del resto, secondo l’ex direttore del Corriere, Ferruccio De Bortoli, il supertestimone del conflitto di interessi di Maria Elena Boschi, che avrebbe chiesto al manager di valutare il salvataggio di Banca Etruria, allora vicepresieduta dal papà Pierluigi. A sorpresa, invece, è arrivato il colpo di teatro di Giuseppe Vegas. Anche lui aveva qualche ricordo «scottante» nella memoria. E ieri, durante l’audizione, ha deciso di gettarlo in pasto ai parlamentari seduti nell’aula di Palazzo San Macuto. A domanda diretta il presidente della Consob ha risposto: «Sì, ho parlato con l’allora ministro Boschi, mi venne prospettato un quadro di preoccupazione perchè Etruria poteva essere incorporata da Bpvi e questo sarebbe stato di nocumento per la principale industria di Arezzo che è l’oro».

Il tema è rovente. L’Opa di Bpvi che fu poi respinta dalla popolare toscana è infatti l’operazione su cui si sono concentrati anche molti sospetti su Bankitalia, da più parti accusata di aver spinto per la fusione, pur sapendo delle condizioni di dificcoltà dei suoi istituti. Ma questa volta sul banco degli imputati c’è la Boschi, che Vegas dice di aver «incontrato due o tre volte» nella primavera del 2014. Maria Elena è ministro delle Riforme da una manciata di giorni e l’Opa della Banca popolare di Vicenza era appena partita. «La prima volta», ha riferito Vegas, «ha chiesto lei un incontro, forse una volta l’ho chiesto io. Parliamo di incontri “person to person”». E qui iniziano ulteriori dettagli. «Nel 2014 prima a Milano ci siamo visti al ristorante, poi è venuta alla Consob. Il tutto è durato un paio d’ore», ha raccontato il presidente della Consob. Ma non è finita. «Una volta venne a cena a casa mia ma c’era altra gente, una volta ho chiesto un incontro e ci siamo visti al ministero», ha aggiunto Vegas, lasciando intendere che forse gli appuntamenti sono stati più di due o tre.
Comunque sia, Vegas ha assicurato che non c’è stata mai alcuna «pressione su Etruria» e quando l’argomento  veniva tirato in ballo, la risposta era sempre la stessa: «Le dissi che Consob non era competente sulle aggregazioni». E di fronte agli attacchi dei parlamentari, in particolare di quelli grillini, Vegas ha voluto ricordare che «non è stato il ministro Boschi a mandare per strada 130mila persone».

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