martedì 5 dicembre 2017

Omissioni su papà Boschi indagato. La Boschi sbrocca: querelo tutti

«Vi terro informati, passo dopo passo. Buona serata». Si conclude così, con augurio a denti stretti, il lungo posto su Facebook a cui la sottosegretaria Maria Elena Boschi ha affidato tutta la rabbia tenuta compressa negli ultimi due anni di accuse, polemiche e insinuazioni sulla presenza del papà Pierluigi ai vertici di Banca Etruria. Presenza diventata da qualche giorno ancora più scomoda con la notizia di una nuova indagine a carico dell’ex vicepresidente dell’istituto finito poi in bancarotta.

Di qui il duro sfogo su internet in cui la Boschi, tra le altre cose, annuncia la querela a Ferruccio De Bortoli per la ricostruzione nel libro “Poteri forti (o quasi)” di una telefonata fatta dall’allora ministro delle Riforme all’allora ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, per valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. Una mossa annunciata da mesi e attesa anche da molti ambienti Dem, ma finora misteriosamente rinviata. Dopo aver difeso l’azione di Palazzo Chigi («il fatto che mio padre sia stato per qualche mese vicepresidente della Banca non ha impedito al nostro governo di commissariarlo, come avremmo fatto con chiunque altro si fosse trovato in analoga situazione»), la Boschi ha ricordato che «qualcuno usa questa vicenda da due anni per attaccare me e il Pd». Passi per il Pd, ma basta attacchi personali. «Ho firmato oggi», si legge su Facebook, «il mandato per l’azione civile di risarcimento danni nei confronti del dottor De Bortoli. A breve procederò anche nei confronti di altri giornalisti. Credo che sia ormai necessario farlo perché sulla verità dei fatti si pronunci un tribunale in nome della legge. Perché la legge è uguale per tutti». Sarcastica la risposta del giornalista: «Mi aspettavo l’annunciata querela per diffamazione. Dopo quasi sette mesi apprendo che l’onorevole Boschi mi farà causa civile per danni. Grazie».

Ma i riflettori ora sono tutti per il pm Roberto Rossi, nei giorni scorsi acclamato dal Pd per le sue accuse a Bankitalia e adesso travolto dalle polemiche per aver “dimenticato” di dire alla commissione banche che papà Boschi fosse indagato in un filone d’inchiesta sull’Etruria. «Non ho nascosto nulla circa la posizione del consigliere Boschi in relazione alle domande che mi venivano poste», ha scritto ieri il magistrato in una lettera inviata al presidente della bicamerale d’inchiesta Pier Ferdinando Casini. «Le domande hanno riguardato i fatti in oggetto e non, in alcun modo, le persone iscritte nel registro degli indagati», si legge nel documento anticipato da Repubblica. Rossi ha poi rivendicato di aver risposto sempre «senza alcuna reticenza né omissione», dicendo, per questo, di ritenere le accuse «gravemente offensive».

Andando nel dettaglio, però, il magistrato si è incartato in una spiegazione dalla dubbia efficacia. «Ho chiarito», ha precisato, «che l’esclusione di Boschi riguardava il processo per bancarotta attualmente in corso mentre per gli altri procedimenti ho precisato che non essere imputati non significava non essere indagati. Null’altro mi è stato chiesto in merito». Un giochino di parole per dire che il fatto è stato sì nascosto, ma del tutto legittimamente.
Arzigogoli lessicali che hanno convinto pochissimo le opposizioni, pronte a scatenare un inferno in commissione banche. Renato Brunetta, di Forza Italia, vuole chiedere una nuova audizione di Rossi. La Lega, per bocca del leader Matteo Salvini, propone direttamente «un’ispezione in procura ad Arezzo», ritenendo anche «incredibile» che la Boschi sia ancora al governo. Convinti che «l’omissione sia molto grave» e si debba affrontare seriamente la questione sono anche i componenti di Articolo1-Mdp. Ma i pià scatenati sono i pentastellati, che chiedono l’immediata desecretazione di tutta l’audizione del pm Rossi. «In questi giorni», si legge sul blog di Beppe Grillo, « si è cercato di far credere (come se gli italiani fossero scemi) che Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena Boschi, fosse quasi un passante dalle parti della banchetta del giglio tragico. Oggi, alla luce delle notizie che abbiamo, gli starnazzamenti festanti del Pd appaiono addirittura grotteschi».

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