C'è aria di grandi manovre nel settore dell'aerospazio.
Con Finmeccanica che si dice pronta ad eventuali opportunità di
integrazione e il governo che invita il gruppo a valutare partnership
prima di vendere. L'ad Alessandro Pansa ha approfittato ieri del
tradizionale appuntamento del Salone di Parigi (dove Finmeccanica ha già
incassato 240 milioni di commesse) per fare il punto sulle prossime
mosse.
Pansa
ha poi spiegato che la posizione finanziaria, «non presenta alcun
motivo di tensione» e non espone Finmeccanica a rischi di scalata. Anzi,
ha detto l'ad, il piano ha l'obiettivo di «rafforzare il gruppo
affinché sia pronto a qualsivoglia opportunità di integrazione». E qui
il riferimento è a un'eventuale ripresa della trattativa per la mega
fusione tra i colossi Eads (Francia, Germania, Spagna) e Bae (Regno
Unito). Una partita stoppata lo scorso autunno da Angela Merkel e che
ora vedrebbe anche Finmeccanica pronta a scendere in campo. «Rispetto ad
un anno fa», ha detto Pansa, «oggi il gruppo è assai più consapevole
delle sue opportunità e degli obiettivi rispetto a qualsiasi iniziativa
strategica». L'idea a cui sta lavorando il nuovo ceo di Eads, Tom
Enders, è una versione soft di quella originaria e prevede di replicare
lo schema del consorzio che ha realizzato il caccia Eurofighter. Si
tratterebbe, dunque, di iniziare a collaborare sui singoli progetti.
Come, ad esempio, quello del drone europeo (aerei senza pilota).
In
qualche modo ci sarebbe anche il sostegno del governo. Ieri Pansa ha
ribadito che le dismissioni saranno strategiche e non per fare cassa,
non escludendo un interesse sulle quote di Avio. Chiara la replica del
governo, per bocca del ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, il
quale, sempre da Parigi, ha spiegato che «più che di dismissioni si
dovrebbe parlare di partnership». L'importante, ha proseguito, è che «le
produzioni restino in Italia».
Il problema resta
politico. Non è un caso che il ceo Enders voglia aspettare l'autunno
prima di muoversi. Un modo per conoscere l'esito delle elezioni tedesche
e capire se Angela Merkel bloccherà ancora il progetto. Per quanto
riguarda Finmeccanica sarà necessario, come ha detto lo stesso Pansa, il
sostegno del governo in sede europea. L'appuntamento è per dicembre,
quando si terrà il consiglio Ue dedicato alla difesa. Pansa, per ora, è
ottimista. «Sono convinto», ha detto, che «l'Italia si presenterà con
una posizione forte».
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