Quattro tecnici, quattro politici, un ministro e un ex presidente della Camera. Il primo aspetto che balza agli occhi scorrendo la lista dei saggi scelti da Napolitano è che non ci sono grillini, né né tantomeno, in barba alle quote rosa, donne. «Evviva», ha ironizato la Camusso. Nel gruppo che si occuperà della parte istituzionale ci sono l'ex presidente della Consulta Valerio Onida, il capogruppo di Scelta civica al Senato Mario Mauro, il senatore Pdl Gaetano Quagliariello, l'ex magistrato Luciano Violante. Nel gruppo di lavoro sui temi economico-sociali ci sono il presidente Istat Enrico Giovannini, il presidente Antitrust Giovanni Pitruzzella, il vice dg di Bankitalia Salvatore Rossi, i presidenti della commissione speciale di Camera e Senato, il leghista Giancarlo Giorgetti e l'esponente Pd Filippo Bubbico, e il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.
Professore ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Milano, Onida è stato nominato giudice costituzionale dal Parlamento nel gennaio 1996 in quota centrosinistra. Il giurista viene poi eletto presidente nel settembre 2004 fino al gennaio 2005. Onida è tornato in pista nel 2011 candidandosi alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano, quelle vinte da Giuliano Pisapia, dove ottiene il terzo posto con il 13,41% dei voti.
Professore di diritto, ex magistrato ed ex presidente della Camera in quota Pds, Violante è tra i pochi rappresentanti del partito dei giudici a essere gradito a Silvio Berlusconi. Eppure negli anni in cui lasciò la toga per sbarcare in Parlamento era considerato uno dei capofila della cosiddetta scuola di Torino, ovvero il gruppo di magistrati che, tra le altre cose, teorizzava l'uso della giustizia sostanziale.
Economista di fama, Enrico Giovannini è sbarcato alla presidenza dell'Istat nel 2009. Le cronache politiche raccontano che il suo nome uscì fuori come figura di prestigio in grado di favorire la mediazione tra le istanze di Giulio Tremonti, che aveva candidato Andrea Bollino, e quelle di Renato Brunetta, che avrebbe preferito Fiorella Kostoris Padoa Schioppa. Nessun attrito, però, è stato mai registrato in seguito. Al punto che Tremonti lo nominò anche alla guida di uno dei quattro tavoli tecnici per la riforma del fisco. Più recente l'incarico di Pitruzzella. Ordinario di diritto costituzionale all'Università di Palermo, autore, insieme al collega ferrarese Roberto Bin, del famoso testo di Costituzionale Bin-Pitruzzella, diffusissimo nelle università italiane, il presidente dell'Antitrust svolge l'attività forense presso tutte le Corti Superiori. Quando, però, i presidenti di Camera e Senato lo nominarono alla guida dell'authority, nel novembre 2011, qualcuno storse il naso, sottolineando la sua vicinanza all'ex numero uno di Palazzo Madama, Renato Schifani. Pitruzzella ha partecipato anche all'attività del think tank Magna Carta.
Membro del Direttorio e Vice Direttore Generale della Banca d'Italia dal 17 gennaio 2012, Salvatore Rossi è quello che si può definire un tecnico puro. Ha passato, infatti, gran parte della sua vita in Via Nazionale, dove tra il 1997 e il 2007 è stato prima vice e poi capo del Servizio Studi di Palazzo Koch.
Quanto ai politici, in quota scelta civica ci sono Mauro e Moavero Milanesi. Il primo, nato a San Giovanni Rotondo, è stato vicepresidente del Parlamento europeo, eletto con il Pdl. È entrato poi in Senato con il partito di Monti.Moavero Milanesi è invece l'unico ministro dell'attuale governo ad essersi candidato in Scelta Civica, ma non è stato eletto. È stato definito dal Sole 24 Ore il Gianni Letta di Monti.
Napoletano e nato nel 1960, Gaetano Quagliariello, ex vicecapogruppo del Pdl in Senato, ha cominciato la sua carriera politica con i Radicali Italiani. È entrato in Forza Italia nel 1994. È fondatore e presidente dell'associazione Magna Carta. Giancarlo Giorgetti è l'attuale capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati. È commercialista e laureato in economia e commercio. Senatore Pd eletto in Basilicata, Bubbico è stato presidente della Regione dal 2000 al 2005, a capo di una coalizione di centrosinistra. Eletto per la prima volta a Palazzo Madama nel 2006, è stato sottosegretario per lo Sviluppo nel governo Prodi II.
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