giovedì 8 dicembre 2011

Nel mirino ora i baby pensionati

Capitali scudati, pensioni d’oro o baby. Sono questi i tre capitoli offertidalla commissione Lavoro al governo per recuperare le risorse necessarie ad allentare la presa sui trattamenti previdenziali più bassi. Tanto più che dal testo finale del decreto è arrivato anche il chiarimento che tutti aspettavano, e temevano. Ovvero che il congelamento della rivalutazione per le pensioni superiori a due volte il minimo è totale e non solo, come qualcuno aveva sperato, sulla parte eccedente i 935 euro mensili.

Per evitare che gli assegni subito sotto la soglia siano paradossalmente più alti (per effetto della rivalutazione) a quelli che rientrano nella stretta decisa dal governo, inoltre, il testo prevede che venga attribuito un aumento compensativo per il raggiungimento della soglia minima. L’ipotesi di alzare la soglia di esenzione dal blocco dell’adeguamento all’inflazione era già stato ventilato nei giorni scorsi da Elsa Fornero. La conferma è arrivata ieri dal viceministro Michel Martone. «Sta emergendo una proposta interessante sulla deindicizzazione delle pensioni. Il governo presterà attenzione, ma resta il problema dei saldi invariati». La proposta su cui si sta lavorando, contenuta nel parere della commissione Lavoro, è quella di di estendere la fascia di adeguamento ai trattamenti fino a tre volte il minimo. Ovvero circa 1.400 euro. Il governo, per bocca di Martone, si è impegnato a «ragionare» sulla questione. Anche perché sembra che sulle pensioni la super maggioranza che sostiene Monti abbia ritrovato compattezza. 

«C’è una convergenza su un tema che è molto delicato e rappresenta una buona parte della manovra», ha spiegato il vicepresidente della commissione Lavoro, Giuliano Cazzola, economista del Pdl e relatore del parere approvato ieri. Il tema è uno dei tre, accanto a minori disincentivi per le pensioni di anzianità e all’incremento della franchigia per l’Ici sulla prima casa, su cui Pdl, Pd e Terzo Polo marciano compatti. Il problema sono i saldi. La copertura proposta dalla Camera, si legge nel parere, dovrebbe arrivare «mediante un incremento del contributo di solidarietà a carico delle pensioni più elevate e/o mediante l’introduzione di un contributo di solidarietà sulle cosiddette baby pensioni limitato all’importo superiore al minimo, e/o incrementandola percentuale di interventi sui cosiddetti capitali scudati». L’ultima voce sarebbe quella meno consigliata, essendo una misura una tantum. Ma è chiaramente quella che piace di più ai partiti, perché andrebbe a colpire i ricchi evasori piuttosto che tartassare un altro po’ i pensionati, per quanto privilegiati. Restano in trincea sia i sindacati sia la Lega. Per quest’ultima, che ha votato contro in commissione, le proposte di correzione sono troppo «blande». Stesso discorso per i sindacati, che ritengono la soglia di 1.400 assolutamente troppo bassa. I tempi per trovare la quadra sono strettissimi. Il termine per gli emendamenti scade infatti domani sera.

© Libero