mercoledì 7 dicembre 2011

Sbloccati 5 miliardi e mezzo per finanziare le grandi opere

Arrivano i soldi. Oltre due miliardi e mezzo di euro per opere infrastrutturali strategiche in corso, 600 milioni all’Anas e altrettanti al Mose, 123 milioni per interventi medio-piccoli nel Mezzogiorno. Sono queste le principali risorse assegnate ieri dal primo Cipe del Governo Monti. Può sembrare un paradosso o peggio una presa in giro, visti i chiari di luna e i sacrifici chiesti ai cittadini per risanare il bilancio pubblico. In realtà, si tratta prevalentemente provenienti dai fondi strutturali, che erano già state contabilizzate dal precedente governo e che aspettavano solo di essere definitivamente liberate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica. Non è chiaro se i soldi erano congelati a causa di problemi burocratici o se l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, li teneva da parte per fronteggiare eventuali emergenze (com’era già successo per i fondi Fas). Sta di fatto che alcune voci, come il filobus di Verona, erano in attesa di ricevere i finanziamenti dalla fine degli anni ’90.

Il presidente del consiglio aveva annunciato lunedì che si sarebbe stato uno sblocco di 5,2 miliardi di euro di interventi. La cifra è stata addirittura superata. Si arriva infatti complessivamente a 5,5 miliardi, sommando i 4,8 miliardi confermati dal neo ministero dello Sviluppo economico, Corrado Passera, per il Programma infrastrutture strategiche con le altre decisioni prese ieri e che non rientrano in questo programma (598 milioni per l’Anas e 123 milioni per interventi medio-piccoli nel Mezzogiorno). Nell’ambito del Programma per le infrastrutture strategiche, il Comitato per la programmazione economica, preso atto del fatto che il ministero guidato da Passera «intende confermare» un importo complessivo di circa 4,8 miliardi di euro per la realizzazione delle opere, ha intanto assegnato oltre due miliardi e mezzo: 919,05 milioni per il secondo lotto della linea ad alta velocità/capacità Treviglio-Brescia; 1,1 miliardi per il secondo lotto della linea ad alta velocità/capacità Milano-Genova (Terzo valico); 600 milioni per la nona tranche del Mose, che arriva così ad un finanziamento complessivo di 4,2 miliardi di euro (ne mancano 1,2 per completare l’opera).
Il Cipe ha anche approvato l'assegnazione di 598 milioni di euro per il contratto di programma Anas 2010-11. Denaro che, ha precisato il presidente della società, Piero Ciucci, andranno a «finanziare il programma di manutenzione straordinaria con interventi importanti per la sicurezza stradale». In molti casi, ha aggiunto, «si tratta di opere già in corso e per questo avevamo bisogno di queste risorse per completarle».
Per quanto riguarda invece il contratto di programma di Rfi (la Rete ferroviaria italiana controllata dalle Fs), il Comitato ha «esaminato lo schema di aggiornamento 2010 e 2011 del contratto di programma 2007-11» con il ministero delle Infrastrutture. Tra le altre decisioni in materia di infrastrutture c'è poi l’assegnazione di 123,3 milioni, oltre all’utilizzo di economie di gara per 37,5 milioni, per interventi infrastrutturali medio-piccoli nel Mezzogiorno.

Tra i vari stanziamenti, come dicevamo, sono spuntati anche gli 86 milioni di euro per finanziare la tramvia di Verona. Si tratta di un adempimento che era fermo da tempo e di fatto aveva bloccato l’iter dell’opera tanto da provocare le ire del sindaco di Verona. Il leghista Flavio Tosi, malgrado la posizione molto critica del Carrocio verso il nuovo esecutivo, confidava proprio nel governo tecnico per vedere la fine della vicenda. «Era da tempo che aspettavamo questi provvedimenti e questi soldi», ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti, che era presente alla riunione del comitato. «Sarebbero stati sbloccati comunque», ha aggiunto, «bene che siano arrivati ora». Soddisfatto anche l’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso: «Il Mose è ormai completato per circa il 70% e il traguardo finale, l’operatività vera dell’opera, è sempre più vicina».
Per il Fondo per lo sviluppo e la coesione, infine, il Cipe ha «preso atto della proposta del Ministro dello sviluppo economico, infrastrutture e trasporti dell'assegnazione di 440 milioni di euro a valere sul Fondo».

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